capitolo 19

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Nota autore:
Non ho riletto questo capitolo quindi molto probabilmente sarà un casino ma in questo momento non me la sento. Ho scritto la prima parte due giorni fa, per questo è più pimpante. Ho deciso di dedicare questo capitolo alla mia amata nonna che mi ha lasciata questa notte. Non sarà un granché ma sono riuscita a scrivere solo questo. Più avanti lo revisionerò... Ti vorrò sempre bene angelo mio💙👼🏼




L'acqua calda della doccia solletica la mia pelle creandomi un piacere stratosferico. Mi insapono per poi risciacquare, spengo il getto ed esco attenta a non scivolare. Prendo un asciugamano dell'alberbo e lo avvolgo intorno al mio corpo nudo, subito mi accorto che questo pezzo di stoffa è troppo corto per me ma almeno riesce a coprire quello che va coperto. Tampono i capelli per poi applicare uno spray. Dopo averli spazzolati mi guardo intorno e per sfortuna mi rendo conto che non ho preso un cambio. Giro la chiave e apro la porta, velocemente mi incammino verso la valigia ma sento qualcuno tossire. Mi giro mentre mi maledico mentalmente e vedo Harry guardarmi divertito
L: "NON MI GUARDARE SONO PRATICAMENTE NUDA"
H: "Beh non mi dispiace questa vista"
L: "HARRY. EDWARD.STYLES.SEI.UN.COGLIONE"
H: "Dimmi qualcosa che non so"
L: "Girati"
H: "eh va bene capo, mi arrendo"
Appena si gira riprendo il mio cammino e cerco una felpa che mi faccia da vestito... Faccio cadere l'asciugamano e mi infilo l'intimo e la Felpa.... Raccolgo il povero pezzo di stoffa e mi butto sul letto
L: "Puoi guardare"
H: "Wow che velocità"
Sto per ribattere quando qualcuno inizia a bussare insistentemente alla porta. Sbuffo infastidita per poi alzarmi
L: "NIALL TI GIURO CHE SE SEI QUI PER FARTI PRESTARE DI NUOVO LO SHAMPO TI SBATTO LA PORTA IN FACCIA"
Apro la porta ma non trovo l'irlandese, davanti a me ci sono mio padre e mia madre. La rabbia prende il sopravvento e subito chiudo le mani in due pugni per controllare le mie emozioni
L: "Andatevene"
Mio padre, anzi, Robert, mi rivolge un sguardo severo ma non mi scompongo minimamente
A: "Vogliamo solo parlare"
Sento qualcuno afferrarmi il fianco e subito capisco che è Harry. Mi giro lentamente e noto il suo sguardo preoccupato
L: "Harry puoi andare un attimo dai ragazzi? Farò presto"
H; "Sei sicura"
Annuisco per poi rivolgergli un sorriso sincero. Dopo aver guardato male mio padre e poi mia madre scompare nel lungo corridoio
L: "Come avete fatto a sapere dove dormo?"
A: "La mia amica lavora qui, fa la receptionist"
L: "Bene la farò licenziare"
La privacy non esiste più?
R: "Possiamo entrare?"
L: "Non mi sembra di poter rifiutare quindi..."
Mi sposto leggermente così da farli passare e li seguo guidandoli verso i divanetti neri
R: "Quello è il tuo ragazzo?"
L: "Se vi foste interessati minimamente a vostra figlia lo sapreste"
A: "Non parlarci così signorina"
L: "Mhh e cosa mi vorreste fare? Levarmi la paghetta? Non regalarmi la bambola che mi piace? Le cose sono cambiate"
R: "Siamo sempre i tuoi genitori"
L: "Forse lei lo è ma per me tu sei un estraneo da evitare"
A: "Ieri non abbiamo potuto incontrarti"
L: "Se volevate vedermi allora dovevate comprare i badge per il dietro le quinte"
R: "Ora ti sei montata la testa?"
L: "Penso di avere tutte le motivazioni per farlo"
A: "Tu non ami fare nuove amicizie, perché con loro è diverso?"
L: "Perché a loro importa di me"
R: "Beh neanche tu ti sei interessata a noi, neanche una chiamata. Te ne sei andata senza avvisare"
L: "Lo rifarei miliardi di volte e tutto per
colpa vostra"
A: "Ti prego rimani qui, siamo cambiati e vogliamo dimostrartelo"
L: "Come potete chiedermi questo? Ho trovato quello che mi fa stare bene cioè la musica. I fan mi amano e il tour mi ha cambiata, non mollerò tutto per voi"
R: "Ti stai comportando proprio come quel
giorno"
Spero di aver capito male altrimenti non risponderò delle mie azioni
L: "Che giorno?"
R: "Il giorno in cui tuo fratello è morto per colpa tua"
La vista annebbiata dalla rabbia, il respiro irregolare, le mani chiuse in due pugni mentre le unghie entravano nella mia pelle. Ero arrivata al limite di nuovo
L: "NON TI AZZARDARE MAI PIÙ!! TU LO HAI UCCISO perché sei un ubriacone di merda! Sono STUFA di prendermi la colpa, non sei mai stato un padre decente ma ora ti stai proprio superando! Mi avete fatto sentire in colpa per anni ma ora sono stanca, la sua morte è successa per causa vostra e lo sapete bene! Eh tu mamma, se vuoi rovinarti la vita stando con quest'essere fai pure ma non tirarmi in mezzo...ORA FUORI DA QUI! SPARITE DALLA MIA VISTA!!"
Sono stata dura ma se lo sono meritati, la donna fa per parlare ma io la blocco con un semplice gesto
A: "DEVI ASCOLTARMI"
Mia madre è sempre stata una tipa calma, quando urla vuol dire che la cosa è seria
A: "Non siamo qui per litigare ma per dirti una cosa che devi assolutamente sapere"
L: "Parla"
A: "Stanotte... La nonna..."
L: "N-no"
A: "Stava male giá da un po', non ha sofferto"
La vista si annebbia, il battito rallenta, le mani iniziano a sudare, la testa gira mentre le forze abbandonano il mio corpo
L: "L-lasciatemi sola"
A: "Stiamo andando al funerale, se ti va vieni alla chiesetta vicino casa"
Appena escono scoppio a piangere, in questi anni ho sempre avuto il rimorso di essermene andata da cada proprio per la mia nonna... Mi ha trattata come una regina quando i miei genitori non lo facevano e io l'ho abbandonata. Rifletto un po' sul da farsi e poi decido, devo andare a salutarla o me ne pentirò. Indosso un vestito nero semplice e decoroso con una giacchetta di pelle da lasciare aperta. Prendo gli occhiali, lascio il cellulare sul comodino ed esco dall'albergo. Cammino verso il mio quartiere e dopo 10 minuti arrivo a destinazione. Piano piano mi avvicino all'entrata e dopo aver riposto gli occhiali nella tasca entro nella chiesa. Tutti si girarono di me e mi guardano stupiti, all'inizio non capisco il perché poi realizzo, non torno qua da anni...
Mi siedo su una panca nelle ultime file e ignoro gli sguardi delle pettegole. La cerimonia inizia e poco dopo arriva la parte dei discorsi. Il prete annuncia il mio nome e subito inizio a camminare verso il leggio. Faccio un bel respiro prima di parlare
L: Nonna sai ne che sei stata una parte fondamentale della mia vita e lo sarai sempre... Sai anche che non sono brava con i discorsi quindi mi limito a dirti di nuovo quanto ti voglio bene. Fai buon viaggio angelo mio"
Mi risiedo al mio posto e comincio a pensare così da non dover ascoltare i discorsi delle persone che prima la disprezzavano e ora sono qui solo per trovare nuovi gossip.
I nonni sono una parte importante della nostra vita, ci amano per come siamo... Come tutte le cose belle se ne vanno troppo presto... Ci fanno ridere e ci viziano.... non ti dimenticherò mai, sarai sempre la mia stella, anche da lassù

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