SHIFTING: quando le realtà si incontrano

2. Il buongiorno si vede dal mattino

10:37 am

Esiste un detto che dice "Il buongiorno si vede dal mattino".
Beh questo è proprio il mio caso.
Oggi mi sono svegliata in super ritardo perdendo l'autobus e quindi, automaticamente, sono arrivata in ritardo all'università.

Come se non bastasse il professore non smette di spiegare pagine su pagine che io non riesco a comprendere minimamente.

Fortunatamente però, non sono l'unica a essere confusa:

"Se questo non smette di parlare gli tiro una scarpa in faccia"

"Non esagerare Fè" rispondo divertita alla mia amica.

"Non sto assolutamente esagerando, guarda mi sto già slacciando i lacci"

"Sei sempre la solita".

E infatti è sempre così, Federica.
L'ho conosciuta a scuola ad un corso per aspiranti scrittori e da lì non ci siamo più separate.
Mi piace molto stare in sua compagnia anche se siamo praticamente agli antipodi:
lei è alta e bionda, occhi verdi e lucenti, e ha un sorriso che ucciderei per avere.

È la classica ragazza con la quale, non si sa perché, ti ritrovi a fare amicizia.
Nonostante le differenze estetiche e caratteriali, però, risultiamo estremamente compatibili tra di noi:
forse è per questo che non ci stanchiamo mai di stare insieme.

"Bene ragazzi, grazie per l'ascolto.
Ci vediamo alla prossima lezione" dice il professore.

"Ti ringrazio anche io per aver finito di parlare" parla Federica alzando improvvisamente il tono della sua voce.
Fortunatamente il caos provocato dallo spostamento delle sedie degli altri studenti ha evitato che quelle parole potessero raggiungere il diretto interessato,
che intanto sembrava concentrato a mettere a posto le sue cose.

"Sei pazza?" le domando colpendole la spalla, "Avrebbe potuto sentirti"

"E quindi? Almeno avrebbe saputo la verità".

Insieme ci dirigiamo all'esterno dell'aula e immediatamente veniamo approcciate da Emanuele, un ragazzo conosciuto qualche anno fa durante lo stesso corso frequentato da me e Fede.

"Buongiorno ragazze, verrete alla festa di domani sera?"

"Io non-"
"Si, assolutamente" parla Fede prima di me.

Io intanto la guardo preoccupata.
"Che ti viene in mente" le sussurro all'orecchio.
"Sta zitta e guarda".

"Fantastico, allora ecco a voi i biglietti.
Ricordate di portarli o non potrete entrare,
a domani!"

"A domani Manu!" parla Fede mentre il ragazzo alto e dagli occhi verdi si allontana verso la parte opposta.

Certe volte il suo comportamento è estremamente irritante, soprattutto perché sa perfettamente che io non sarei potuta andare alla festa.

"Non posso venire, lo sai molto bene"

"Ma come? Ancora con la storia del libro?
Avrai un sacco di tempo per occupartene"

"No, non è quello.
Sta mattina mia madre mi ha chiesto di sistemare dei vecchi scatoloni che ha portato a casa"

"E quindi? Fallo oggi"

"Non posso, devo studiare"

"Non mi importa, e sai perché?
Perché dovrai studiare anche domani!
Quindi alza quel bel sedere e sistema quel mucchio di scatole oggi pomeriggio o sennó domani verrò a prenderti con la forza".

Una delle qualità di Federica è quella di riuscire a persuadere le persone a suo piacimento: e io sono una di quelle che ci casca.

Quando mi "comanda" qualcosa mi sento come costretta a farla, quindi non riesco a dirle di no.