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ℂ𝕒𝕡𝕚𝕥𝕠𝕝𝕠 𝕥𝕣𝕖- 𝕗𝕝𝕒𝕤𝕙𝕓𝕒𝕔𝕜, 𝟙𝟜 𝕒𝕟𝕟𝕚

Jisung strinse le cinghie dello zaino camminando per la scuola. Entrando nei corridoi, e poi arrivando al suo armadietto, proprio davanti alla caffetteria.

Mentre stava mettendo i libri al loro posto poi sentì un paio di braccia abbracciarlo da dietro. Spaventato, Jisung saltò colpendo la persona sul naso con il gomito.

Rendendosi conto che fosse Felix, Jisung iniziò subito ad impanicarsi, buttando per terra lo zaino prima di dare un abbraccio a Felix, scusandosi costantemente. Felix ridacchiò, per poi sorridere al più grande.

"È tutto ok Jisung, non sto sanguinando o altro."

Jisung guardò su, facendo una faccia ancora più impanicata vedendo il sangue che stava uscendo dal naso del biondo.

"Sì invece!"

Felix aggrottò le sopracciglia per poi mettere un dito sotto al naso prima di guardarlo. "Oh...Vero, sto sanguinando."

Jisung prese il suo zaino, prima di buttarlo nell'armadietto, per poi chiuderlo e prendere Felix per mano "Dai andiamo a prendere dei fazzoletti dall'infermeria."

Prima che Felix potesse dire qualcosa, Jisung lo stava già trascinando per i corridoi verso l'infermeria. Poi aprì la porta, ma vide che non c'era nessuno.

C'era un foglietto sulla porta che diceva che l'infermiera non ci sarebbe stata quel giorno.

'e va bene, allora lo farò da solo.' pensò Jisung prima di tirare Felix nell'infermeria e facendolo sedere su uno dei lettini.

Jisung prese dei fazzolettini per poi darglieli prima di sedersi per terra davanti a lui. "Non so che altro fare quindi ecco dei fazzoletti."

Felix alzò gli occhi al cielo, predendo i fazzoletti.
La campanella suonò, informando gli studenti che si dovevano dirigere nelle proprie aule.

"Non andremo in classe finché non smetterà di uscirti il sangue dal naso" disse Jisung, mettendo la testa sulla gamba destra di Felix. "Ma così faremo tardi-" "Non mi importa."

Felix sorrise, prima di arruffargli i capelli.

Una volta che il sangue si fermò, Felix si tolse il fazzoletto dal naso. "Penso abbia smesso"

Jisung tolse il fazzoletto dalle mani di Felix, andando verso il cestino, davanti alla porta, per poi buttarlo, lavarsi le mani, asciugarsele e ritornare da Felix.
"Non dovremmo andare a lezione?" chiese Felix, e Jisung in risposta si sedette in grembo a lui, circondandolo con le braccia e le gambe.

"Non voglio." mormorò Jisung.

"E se qualcuno entra-"

"L'infermiera oggi non c'è e in più ho chiuso la porta a chiave quando sono andato a buttare il fazzoletto"

Felix scosse la testa sorridendo. Mise le mani sulla vita di Jisung avvicinandolo. "Sei davvero incredibile Han Jisung."

Jisung ridacchiò, mettendo la testa nell'incavo del collo di Felix. "Lo so."

"Potrei mettermi nei guai dopo questo. E se succede, mi arrabbio con te." disse Felix stringendo la vita di Jisung.

"Promettimi che non lo farai. E che se lo farai allora non sarai arrabbiato con me per troppo tempo, perché mi ami troppo."

Felix alzò gli occhi al cielo mettendo la testa sulla spalla di Jisung. "Si va bene, come dici tu."

'hai ragione però. ti amo troppo.'

closer. #𝗃𝗂𝗅𝗂𝗑Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora