Capitolo 3

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Erano ormai sei mesi che Hermione e Draco si frequentavano ma fino a quel momento non si erano spinti oltre ai baci; carichi di passione, è vero, ma comunque solo baci.

Ne avevano comunque parlato, dato che entrambi volevano che la loro storia funzionasse nonostante tutto, e Draco aveva detto chiaramente che avrebbe aspettato per dare modo alla ragazza di procedere ad un passo così importante quando si fosse sentita pronta.

In realtà, Hermione avrebbe già voluto fare quel passo ma la frenava la sua maledetta insicurezza; credeva ancora di non essere abbastanza per Draco, di non meritarsi un ragazzo del genere, eppure lui stesso le aveva spiegato quanto fossero infondati tutti i suoi dubbi e le sue paure.

Ora la ragazza si trovava seduta sul tavolo della sua cucina, con una tazza fumante di tè tra le mani, con il pensiero rivolto alla serata che l'aspettava.

Aveva finalmente deciso di buttarsi e dare a Draco quello che meritava, quello che finora non aveva concesso a nessun altro.

Tutta se stessa.

Non era più vergine, questo è chiaro; era stata per così tanti anni con Ronald che sarebbe stato praticamente impossibile ma anche con Weasley non si era mai lasciata completamente andare. Persino per il rosso aveva avuto dei segreti, nonostante tutto quello che avevano passato nella caccia agli Horcrux di Voldemort; del trio tanto famoso, solo Harry la conosceva fin nel profondo e, finora, solo a lui non aveva nascosto nulla.

Stava ancora cercando di calmarsi quando la pendola nell'ingresso suonò le 19:00 facendola sobbalzare violentemente.

Draco sarebbe arrivato alle 20:30 e lei gli aveva promesso una cenetta deliziosa con le ricette che tempo prima aveva comunque imparato da mamma Weasley.

Scese dal tavolo, controllò che le gambe la sorreggessero nonostante il nervosismo e si diresse verso i fornelli, sfoderando nel frattempo la bacchetta, per iniziare a preparare le pietanze.

Sperava che il cenare insieme le avrebbe dato la tranquillità necessaria per lasciarsi andare, aiutata magari da un buon bicchiere di vino.

Fortunatamente la cena andò bene, Draco fu impeccabile e si comportò come al solito e dopo la cena entrambi si spostarono sul divano per continuare a chiacchierare.

Hermione sentì nuovamente l'ansia assalirla ma si fece forza e la respinse con violenza nell'angolo più buio della sua mente; Draco però si accorse di tutta questa lotta interiore della sua ragazza e, prendendole delicatamente le mani, le disse:

"Hermione, amore mio, che succede? Sei tesa come una corda di violino. È sempre per quel discorso? Ne abbiamo già parlato e sai che posso aspettarti. Non voglio certo passare per un ninfomane..", l'ultima frase la disse accompagnandola con una leggera risatina, cercando di stemperare un po' la tensione che si avvertiva nell'aria, ma osservando meglio il viso della ragazza tornò serio: "Ehy! Davvero ma che ti prende? Ti prego parla... non hai idea dei pensieri che mi stanno girando per la testa in questo momento a causa del tuo silenzio. Ho sbagliato qualcosa?"

Rendendosi conto che con la sua ansia stava mettendo in difficoltà entrambi Hermione si riscosse e, ricambiando la stretta di Draco, lo guardò nei suoi occhi cerulei e rispose:

"No, no! Tu non hai sbagliato niente! È che per me si tratta di un passo importante... non mi sono mai legata così tanto a qualcuno, nemmeno a Weasley, e ammetto di essere leggermente spaventata dall'ondata di emozioni che mi sta travolgendo... ma non intendo tirarmi indietro, non adesso."

Draco la fissò, leggermente basito di fronte a quello sfogo così intenso, ma non disse niente in attesa che la ragazza proseguisse nella sua spiegazione perché era evidente che vi era un seguito nel discorso iniziato da Hermione; quando questo non avvenne decise di schiarirsi la voce e provare ad aiutarla ad esprimere i suoi pensieri.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 18, 2023 ⏰

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