Capitolo 1

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Emily

Buongiorno a tutti mondo, beh in realtà buongiorno un cazzo.

Oggi non ho voglia di far niente, voglio restare qui con il mio amore.
Perché si anche io ho un amore ed il suo nome è letto.
Noi due abbiamo una storia che ormai dura da tutta la mia vita, siamo così affiatati e almeno lui mi è fedele, so che ama solo me come io amo solo lui.
Mh pensandoci bene chissà perché non ancora mi ha chiesto di sposarlo...forse è timido!

«Ancora a letto? Alzati è tardi»
Ed ecco che i miei pensieri sul mio grande amore vengono interrotti dalla furia Michelle, ovvero mia madre che entra sempre senza bussare!!

«Si bussa quando si entra mamma e poi buongiorno anche a te»
Rispondo con la voce ancora assonnata.

Io e mia madre abbiamo un rapporto un po' particolare.
Abbiamo lo stesso carattere irascibile quindi tendiamo a scontrarci molto spesso anche se lei ha una grande fissa per la pulizia e l'ordine, deve essere tutto perfetto e come decide lei. Nulla che gli sfugga è tutto sotto al suo controllo.
Fisicamente è più bassa di me di qualche centimetro, ha occhi marroni e capelli dello stesso colore. Nella sua vita dice di aver amato un solo uomo che è mio padre Francisco che a sua detta era un gran Playboy ed ha lasciato tutte solo per lei...già, abbastanza smielata come cosa! Ma contenti  loro contenti tutti.

«Emily alzati!»
Risponde ancora mia madre che vedo avvicinarsi sempre più, pronta a togliermi le coperte ma io la precedo con uno balzo in avanti e controvoglia decido di alzarmi.

Oggi devo andare all'Univeristà.
Si vado all'Univeristà, cosa che nemmeno io credevo possibile ma è cosi. Sono al secondo anno di economia e management ed oggi devo andare, mi tocca.

Mi giro guardo la sveglia che ho sul comodino color rosa cipria notando che in effetti è tardi, molto tardi.
Mi avvicino all'armadio e prendo le prime cose che mi capitano a tiro, un pantalone nero con una felpa bianca abbinate alle scarpe bianche Nike air force 1, le mie preferite. Faccio anche una coda alta e metto un po' di maschera ed un rossetto nude, tanto per rendermi presentabile.

Mentre sto per uscire dalla stanza mi arriva un messaggio di Felice che mi avvisa che tra cinque minuti è qui.
Felice è mio cugino, abbiamo la stessa età e frequentiamo la stessa univeristà con stessi corsi quindi capita che andiamo insieme.

Arrivata in cucina vedo mamma indaffarata con i piatti, mentre papà è già seduto a tavola con il suo giornale aperto sulla sezione finanza con accanto mia sorella  intenta a rispondere ai messaggi con il fidanzato Gabriel.
Mia sorella Angelica è anche lei più bassa di me di qualche centimetro ma più grande di qualche anno. Ha grandi occhi azzurri ed è fidanzata ormai da una vita con Gabriel. Si sono conosciuto non so dove è da li non si sono mai più lasciati.

«Emily buongiorno, cosa fai li impalata? viene a fare colazione»
A risvegliarmi dai miei pensieri è mio padre Francisco che alza lo sguardo dal suo giornale è mi sorride.
Sto per rispondere che in effetti ho abbastanza fame ma sento il mio telefono vibrare è noto un altro messaggio di Felix che mi avvisa che è di sotto quindi prendo le ultime cose saluto tutti è vado via.

Uscita di casa un venticello freddo mi accarezza il viso costringendomi a stringermi ancora di più nel mio cappotto. Alzo lo sguardo e vedo, al lato opposto alla strada, la macchina grigia parcheggiata di Felix.

Mentre sto per incamminarmi una strana sensazione inizia a farsi strada dentro me, non so cosa sia ma so solo che sento la presenza di qualcuno così mi giro ma non vedo nessuno. Che strano.

Arrivo alla macchina accompagnata ancora da quella stessa sensazione, mi rigiro ma ancora una volta non vedo nessuno. Decido così di non pensarci ed entrare.

Ed ecco che una ventata di profumo maschile mi invade, mi giro è come sempre mi perdo a fissare Felix. Si so che è mio cugino ma è un vero schianto questo devo ammetterlo. Con il suo maglione bordeaux che mette in risalto i suoi occhi nocciola e un pantalone nero che le calza a pennello. A risvegliarmi è la sua voce che mi chiede se va tutto bene. Rispondo con un accenno del capo e lui parte sgommando.

Il tragitto in macchina è continuato come sempre con me che canto a squarcia gola e lui che puntualmente cambia canzone per non farmi cantare ma vabbè..

*-*

#Mineself

Amami come solo tu sai fareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora