A quell'ora del mattino la piazza del Duomo è quasi deserta e Ambra lo adora. Poggiata con il fondo della schiena alle transenne di grigio metallo che circondano il monumento a Vittorio Emanuele II, tiene i piedi un poco accavallati e stringe tra le dita il meraviglioso bicchiere di cartoncino, fumante.
Lo porta al naso, allunga le sottili labbra rosee in un sorriso e chiude le palpebre, inebriata dall'aroma del caffè.
Alcune ciocche dei lisci capelli castani le circondano il viso, bloccate davanti alle orecchie dal cappellino azzurro col pon pon che le piace tanto. Stringe le braccia al petto, accoccolandosi nella giacca mentre gode del sapore della bevanda bollente che le scende lungo la gola, riempiendole l'anima di una gioia indescrivibile.
Ama fare colazione in quel punto preciso, ogni mattina: Milano è una città stupenda, ma è davvero caotica. Lì, però, con alle spalle Vittorio Emanuele a cavallo impegnato nella sua perpetua stasi fiera ed elegante, Ambra si sente in pace. Come lui, fissa con gli occhi scuri il Duomo, perdendosi nel bianco del marmo, osservando i portoni, le statue, e seguendo ogni guglia verso l'alto, verso il cielo che oggi è terso, nonostante faccia freddo.
La madonnina è bellissima e i primi raggi del sole la colpiscono come se fosse l'unica cosa che valga la pena illuminare nel mondo. È piccola, distante, ma Ambra la vede lo stesso e l'oro di cui è composta sembra come richiamarla, invitarla a salire in alto, assieme a lei.
Mentre sorseggia il suo caffè, cominciano a camminarle davanti i passanti, ma lei è troppo presa a osservare la cattedrale, per porgervi attenzione. Persino i piccioni le stanno alla larga, forse perché sanno che non darà loro nulla, visto che va in quel preciso luogo ogni mattina da ormai sei anni e non li ha mai sfamati.
«Amore!»
Ambra si volta verso le vicine scale della metropolitana. Sorride, entusiasta, nel vedere che Enea sta camminando a passo spedito verso di lei, salutandola con una mano guantata di nero.
Eccolo, finalmente, puntuale come sempre, nella sua giacca di pelle e coi jeans che paiono appena stirati.
Forse non sarà l'uomo più attraente del mondo, ma Ambra lo ama più di qualsiasi cosa possa esistere. Ha i capelli biondi, ma sembrano più scuri perché li porta davvero corti, tutti della stessa lunghezza.
Non ha voglia di andare dal parrucchiere, quindi li taglia da solo, con la macchinetta.
Da solo si fa anche la barba perché dice che non gli piace sentire qualcosa che punge sotto i polpastrelli, quando si gratta. Ha la mascella squadrata e un naso importante quindi ad Ambra un filo di barba sul volto non dispiacerebbe, ma se lui è felice così, allora è felice anche lei.
Enea la raggiunge e l'abbraccia, portandole una mano dietro alla schiena e carezzandole lieve una guancia, mentre la bacia.
I baci, con Enea, non sono mai soltanto baci.
È poco più alto di lei e ad Ambra va bene così, perché non le è mai andata a genio l'idea di alzarsi in punta di piedi, per possedere le labbra del suo uomo.
Come ogni mattina, tiene in una mano il bicchiere e porta l'altra a circondarlo, soffermandosi sul sedere. Non è particolarmente alto o sodo, però ad Ambra piace: lo conosce così bene che potrebbe disegnarlo.
Enea sposta la mano alla sua nuca, passando le dita tra le ciocche proprio sotto al cappellino e spingendola verso di sé. È meraviglioso respirare il suo respiro, giocare a chi affonda la lingua per primo e sentire quel profondo sapore di menta fresca: il suo dentifricio.
Enea non ama il caffè, però dice che lo beve ogni mattina, baciando lei.
Sono attimi meravigliosi e Ambra si imbroncia un pochettino quando lui decide di lasciarla libera e allontana il viso dal suo. La guarda con espressione trasognata e Ambra sente il cuore scaldarsi nel seguire ogni venatura delle sue iridi verdi: a separarle dalla sclera bianchissima c'è un anello scuro, ma all'interno sembrano zolle dell'erba della sua vecchia casa in campagna, quando, d'estate, veniva colpita dal sole.
Brillano, le iridi di Enea, brillano sempre di una luce magnetica.
Le intreccia le dita tra le sue e ondeggia il braccio, allontanandosi di un passo. Non ha un grande fisico: ha le braccia magre e l'età lo ha portato a sviluppare un poco di pancetta, però ad Ambra non interessa, perché lei è molto minuta e sa che non sarebbe a suo agio con un uomo muscoloso.
Avrebbe troppa paura di essere ferita.
«Amore, hai dormito bene?»
Ambra annuisce, mentre osserva la nuvoletta di condensa che esce dalla bocca del suo fidanzato e ne è come rapita. Non gli risponde, preferisce che sia lui a parlare ancora.
Il suono profondo e penetrante della sua voce la fa impazzire.
«Sei pronta per oggi?»
Senza smettere di tenerle la mano, la conduce a girare intorno alla statua per uscire dalla piazza e Ambra sbatte le corte ciglia più di una volta, perplessa. È un giorno come un altro, perché quella domanda?
«Tra poco comincia la mia lezione.»
Lui smette di camminare proprio prima di attraversare la strada e inclina il capo, guardandola con un'espressione buffa. Ambra porta il bicchiere a nascondersi le labbra per evitare che lui veda che l'ha fatta ridere, ma i grandi occhi parlano per lei ed Enea fa schioccare la lingua sul palato.
«Non dirmi che l'hai dimenticato.»
Lei si esprime in un verso basso, alzando gli occhi nel tentativo di ricordare di cosa sta parlando Enea, ma lui ha poca pazienza e le rivela subito il segreto.
«Oggi sono da un cliente vicino alla palestra, possiamo pranzare insieme.»
Il viso di Ambra si illumina di consapevolezza e stacca la mano da quella di lui per schiacciarsi un palmo in fronte. «Giusto!»
Enea scuote la testa ed emette una risata bassa, prima che i suoi lineamenti si induriscano di colpo.
Abbassa la voce e le avvicina le labbra all'orecchio, tornando a stringerle la mano.
«Ambra, lo hai fatto anche oggi?»
Lei si irrigidisce appena e aggrotta la fronte. «Cosa?»
Ha soffiato quella piccola parola in un bisbiglio e lui sospira, facendola sciogliere.
È bellissimo, Enea, quando le sopracciglia gli si avvicinano e la guarda in quel modo complice e comprensivo.
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Il segreto di Ambra
RomanceAmbra ha un segreto, ma fatica a ricordarlo. Insegna yoga nella palestra di Vittorio, che è anche il suo vicino di casa. Si è trasferita a Milano sei anni fa ed è stato proprio lui a proporle il lavoro. Ambra ne è molto felice. Il suo fidanzato Ene...