Ambra è su una seggiolina davvero scomoda, però almeno non è la sola.
Ha sempre odiato le assemblee condominiali e quel giorno non fa eccezione. Sono soliti riunirsi in una stanzetta con le pareti verde pastello e l'assenza di finestre le mette un po' d'angoscia: sembra di essere in uno scantinato, anche se Ambra sa che non è così. Le squadrate luci al neon attaccate sul soffitto sono fredde, ma almeno illuminano tutto senza creare ombre.
Non c'è niente, assolutamente niente, a parte quella quindicina di sedie posizionate a formare un cerchio perfetto. L'amministratore è l'unico uomo e la cosa la fa sorridere: possibile che solo le donne si interessino dei problemi della palazzina?
In effetti, lei è lì solo per non fare brutta figura e non sta davvero ascoltando ciò che lui sta dicendo. Si diverte di più a osservare le espressioni annoiate o sprezzanti delle altre condomine e spera che nessuna si scaldi troppo.
Ad Ambra non piacciono i litigi.
Sono due le donne che attirano la sua attenzione più delle altre: una è Benedetta, è la più in carne ed è buffo vedere come, nonostante tutto, non le interessi affatto il giudizio delle altre persone. Ha i corti capelli ricci ordinati e puliti e i piccoli occhi scuri osservano il mondo con spiccata intelligenza.
L'altra è Penelope, ed è tutto il contrario di Benedetta, poiché è alta e quasi scheletrica. Ha un portamento elegante, tiene le spalle dritte e non si appoggia allo schienale della sedia. I suoi capelli corvini devono essere molto lunghi, ma Ambra l'ha sempre vista tenerli legati in un'acconciatura stretta, sopra alla testa.
Ciò che la colpisce di Penelope è la sua determinazione: è sicura di sé, una donna che di certo ha ottenuto ciò che voleva, dalla vita.
Sì, Benedetta e Penelope sono le sue vicine di casa preferite.
L'amministratore tiene in mano un portablocchi nero con una clip metallica a tenere il foglio con l'ordine del giorno e ogni tanto ci scrive qualcosa sopra, annotando ciò che dicono le condomine.
È davvero noioso, perché Ambra ci è andata?
Appoggia i gomiti sulle ginocchia e si mantiene la testa dritta posando il mento su un palmo, trattenendosi per non sbadigliare. In quel momento, però, la porta della stanza, davanti a lei, si apre ed entra Vittorio.
«Scusate il ritardo.»
Anche le donne nel cerchio che non lo possono vedere si girano per guardarlo e Ambra sorride, quasi compiaciuta, notando come la maggior parte di quei volti si sia appena rilassato.
Eh, sì, Vittorio è proprio un bel vedere.
Indossa un completo scuro e ha i primi bottoni della camicia aperti; deve essere appena tornato dalla palestra, perché pare trafelato e stanco. Si avvicina all'amministratore, che gli sorride e fa per alzarsi.
«Non c'è problema, vuole unirsi a noi?»
Vittorio scaccia una mosca invisibile con una mano, scuotendo la testa. «No, state pure. Oggi osservo e basta.»
Ogni suo gesto è ipnotico.
Resta in piedi con le mani dietro alla schiena e passa gli occhi blu un po' su tutte le partecipanti, mantenendosi serio e pacato, come suo solito.
Ambra deve proprio invitarlo a quella festa.
Nemmeno si accorge di avere le labbra tese e allungate verso l'alto, socchiuse a mostrare un poco i denti, mentre non riesce a smettere di fissarlo, trasognata.
Quell'uomo è magnetico, Ambra non può farci niente. Continua a tenergli le pupille puntate addosso anche quando lui se ne accorge e ricambia il suo sguardo; inclina la testa e pare turbato, ma è difficile intuire quello che pensa da quello sguardo corrucciato.
La porta è rimasta aperta e Ambra ha un tuffo al cuore, quando vede che c'è Enea mezzo nascosto dietro alla parete.
Sbircia all'interno e lei sa, oh sì, lei sa che è furioso.
Questo non è il suo condominio, quindi non può entrare, però Ambra percepisce anche dalla distanza quanto sia teso.
Lui l'ha vista mentre spogliava con gli occhi Vittorio e sarà difficile fargli capire che si tratta solo di questo.
Insomma... perché gli uomini possono sbavare dietro alle belle ragazze, ma se a farlo è una donna allora non va bene?
Il suo capo è un bell'uomo ed è più che normale sentirsi in qualche modo attratta da lui, no?
Ambra porta per istinto la mano al collo e libera dalla camicetta il ciondolo con la farfalla intrappolata nella brillante resina fossile; stringe le dita intorno al piccolo oggetto e un poco si calma nel carezzarne la superficie liscia.
Può vedere solo metà della faccia di Enea mentre finge di nascondersi dietro allo stipite, ma quell'occhio con le palpebre assottigliate e la mascella contratta continuano a tormentarla.
Ambra non vuole che Enea sia arrabbiato.
Lui ne ha passate tante... non merita di essere trattato male.
«Ambra?»
L'amministratore richiama la sua attenzione e lei torna lucida. Perché l'ha chiamata? Forse stanno votando per qualcosa e lei se l'è perso?
L'uomo si volta verso la porta e lo fa anche Vittorio, poi sospira e scuote la testa, poggiandosi il portablocchi girato sulle cosce.
«Ambra, lo hai fatto anche oggi?»
Oh, sì, certo... è comprensibile che loro pensino che sia stata lei a far entrare Enea, ma no! Lui fa sempre tutto da solo.
Infatti non si smuove da lì, fregandosene di essere visto da tutti. Vuole farle fare una figuraccia, è palese, e Ambra si ritrova a lasciare la presa dal ciondolo per poter giocherellare con le dita, nervosa.
Si aspettano una risposta da lei.
Ha le viscere contorte e non le piace per niente sentirsi così infastidita, né mostrarsi diversa dalla persona allegra e solare che ama essere. Quindi, alla fine, Ambra alza le spalle e si leva da quella terribile sedia.
«Perdonatemi, sono un po' stanca. Preferisco tornare a casa. Delego Benedetta per ogni decisione, mi fido del suo giudizio.»
Si avvia alla porta, consapevole che le spetta una lunga chiacchierata con Enea, però non può fare a meno di notare, mentre sta uscendo, che Vittorio si è portato l'indice e il pollice di una mano alla base del naso e ha abbassato il capo, incurvando le spalle.
Nega con la testa in modo lieve, pare proprio afflitto.
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Il segreto di Ambra
RomanceAmbra ha un segreto, ma fatica a ricordarlo. Insegna yoga nella palestra di Vittorio, che è anche il suo vicino di casa. Si è trasferita a Milano sei anni fa ed è stato proprio lui a proporle il lavoro. Ambra ne è molto felice. Il suo fidanzato Ene...