Carter Avery
Sgrano gli occhi, terrorizzato, con la testa in preda a tremende fitte di dolore. Mi prendo il capo tra le mani, infilando le dita nei capelli bagnati fradici dal sudore e mi concentro sul respiro per calmare il battito del cuore.Mi metto a sedere sul letto con lentezza, cercando di ritornare nella realtà che mi circonda e allontanarmi il più possibile da quell'incubo.
Sembra di essere sdraiato in una pozza di acqua, tanto è il sudore che ricopre me e le lenzuola.
Ichabod, il mio cucciolo di Siberian Husky, drizza le orecchie vedendomi in quello stato, ma rimane sdraiato dietro al cuscino, inconsapevole di cosa stia succedendo dentro di me.
Guardo l'orologio e resto sorpreso dall'orario. Mi sembra di non aver dormito affatto. Sarà stato a causa dell'incubo, che come promemoria ritorna ogni anno, da quindici maledetti anni, ormai.
Mi scrollo di dosso quella brutta sensazione e mi alzo dal letto, barcollando e quasi incespico nei miei stessi vestiti. Sul pavimento giacciono bottiglie di tequila vuote, lenzuola stropicciate e una sedia capovolta. Sembra sia passato un tornado.
Trascino i piedi sul parquet di mogano nero fino ad arrivare nel bagno e mi fermo davanti allo specchio sistemato sopra al lavandino. L'immagine riflessa mi accompagna da anni: gli occhi gonfi di ore passate a scrivere, pieni di dolore e bottiglie di liquore; gli zigomi rossi sempre ricoperti da ferite e le labbra spaccate, prese a pugni dalla vita.
Sposto lo sguardo sul mio corpo nudo nello specchio del bagno per controllare le ferite sul corpo: il costato destro è ancora viola mentre quello sinistro sembra stia tornando del suo colorito normale. Probabilmente, dovrei farmi controllare, ma il dolore è passato e non sono in vena di prediche quindi lascio perdere l'idea.
Sospiro e mi trascino sotto il getto d'acqua della doccia, assaporandone la freschezza sulla pelle.
Nel momento esatto in cui abbasso la guardia e comincio a rilassarmi, la mia mente ritorna all'incubo e tutto ciò che rappresenta.
Non mi sembra vero siano passati tutti questi anni. Ogni volta sembra sempre essere la prima. Non ci si abitua mai. E quando pensi di averlo fatto, di essere andato avanti con la tua vita, la realtà è dietro l'angolo pronta a travolgerti più forte di sempre e a ricordarti quanto dannatamente sia miserabile la tua esistenza. È sorprendente quanto la felicità e l'essere normale, a volte, possano solo sembrare un'illusione, un fottuto miraggio.
Spengo il getto d'acqua ed esco dal bagno, avvolto in un asciugamano. L'aria fresca che entra dalle finestre mi sfiora la pelle ancora bagnata, provocandomi dei piccoli brividi.
Apro l'armadio e, senza perdere tempo in scelte complicate, indosso una camicia di lino bianca, un jeans e delle scarpe sportive bianche. Mi avvicino al piccolo mobile di fianco al letto e, appoggiato al mio cellulare, trovo un bigliettino sporco di rossetto. Lo prendo e lo leggo.
Grazie per avermi difeso. Spero di aver ripagato al meglio la tua gentilezza. :)
Con affetto, Dana.
Un accenno di sorriso si disegna sul mio viso al ricordo della notte selvaggia appena trascorsa, causa del casino nella mia stanza. Le ferite al volto ancora fresche attenuano la piccola espressione di felicità e mi provocano leggere fitte di dolore ad ogni movimento ed ogni minimo contatto.
"È esasperante!"
Prendo i miei oggetti personali e mi dirigo in cucina.
«Vieni bello, andiamo.» sussurro al cucciolo, «È ora della pappa.»
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Love In The Scars
RomanceTOP #10 BESTSELLER AMAZON TOP #3 BESTSELLER THRILLER AMAZON TOP #5 BESTSELLER ROMANZI ROSA AMAZON Carter Avery è un giovane scrittore dal passato burrascoso, colmo di dolore e tristezza. Per un qualche strano scherzo del destino, proprio grazie agli...