Black Rose-My Hero Academia O.C. (feat. DabiHawks)

-Le origini-

27 novembre. 

Ore 6 e 45 del mattino. 

Il giorno in cui la mia tormentata vita iniziò. 

Quando nacqui, sia mia madre, sia mio padre erano estremamente felici. 

Tuttavia, quella felicità durò ben poco. Mio padre si ammalò di leucemia quando avevo cinque anni, e nell'arco di due anni morì. Nè io, nè mia madre riuscimmo a realizzarlo fino a che lei, affranta dalla sua mancanza, iniziò a incolpare me della sua morte. Insinuava che ero troppo irascibile, troppo piena di me, e che lo avevo fatto faticare troppo; era arrivata al punto da dirmi che il mio quirk era una disgrazia, come se non lo avessi sempre saputo. Come se non avessi mai pensato che invece di una benedizione, aver ricevuto quel quirk sia stata una maledizione. L'unica cosa che mi piaceva di questo era il fatto di averlo ereditato da mio padre. Lui mi diceva sempre che se avessi ereditato tutti e due i loro quirk, avrei potuto fare grandissime cose, ma mi disse anche che avrei potuto farle comunque se ne avessi ereditato solo uno dei due. 

Ora vi chiederete, ma di cosa parla? 

Bene, sarò chiara. Io... sono un mezzo ghoul. Oltre a questo, ho ereditato una lieve percentuale del quirk di mia madre, il controllo della mente. Fino ad ora sono solo riuscita a leggere solo ed esclusivamente i suoi pensieri, e nient'altro. Per fortuna, oserei dire. 

All'età di nove anni, dopo due anni ad essere continuamente picchiata, assalita e degradata dalla mente ormai contorta di mia madre, sono riuscita a chiamare i servizi sociali, e a farmi portare via da quell'incubo.

Sono stata relativamente poco in orfanotrofio, diciamo che è stato uno dei pochi colpi di fortuna mai avvenuti nella mia vita. Sono stata adottata dalla famiglia di un pro hero, ormai 24enne, nella speranza di avere un bel resto della mia vita. 

Ed ora eccomi qui, sette anni dopo la mia adozione, con un fratello maggiore fantastico, un ottimo amico che condivide la maggior parte delle mie esperienze del passato, ed un compagno semplicemente meraviglioso. 

L'unico problema qui, sono e sarò sempre io.