-Capitolo 3-

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Akemi's pov

<Lo sapevo!> ripetevo sempre le stesse parole a raffica, ormai nel bel mezzo di un forte attacco di panico. 

Ero sopraffatta dall'adrenalina della situazione, ma allo stesso tempo da paura, delusione e ribrezzo verso la mia scelta di fiducia. 

<Akemi.> ripete Eijiro. Accarezzandomi delicatamente la testa mentre mi abbracciava. 

Tremavo sempre di più, non sentivo nient'altro che il dolore dei miei polmoni che prendevano aria a malapena. 

<Concentrati sul battito del mio cuore, respira lentamente con me. Inspira, ed espira molto lentamente.> ripeteva la sua voce calma, ma piena di preoccupazione. 

<S-sto bene.> dissi, ancora sotto shock. ricambiai l'abbraccio di Ei, scoppiando in lacrime. 

<Akemi! Tesoro, sei ferita?> sentii la voce di mia madre adottiva, con gli occhi pieni di lacrime. 

<Non ti preoccupare, non lo sono. Sono solo un po' turbata, tutto qui.> dissi cercando di tranquillizzarla. 

<Keigo si è già diretto lì, quando tornerà di aggiornerà sulla situazione. L'ha promesso.> tolsi lo sguardo da mia madre per scorgere Touya avvicinarsi per dare la notizia. 

<Devo tornare lì. Al più prest-> 

<Hey, hey, hey. Calma i bollenti spiriti. Ti ho detto che Kei è già lì. Tu devi stare qui a calmarti, altrimenti non risolverai nulla.> mi afferra per un braccio Touya, ma mi scostai immediatamente. 

Posso veramente fidarmi di lui? E se dopo tutto questo tempo ci sta pedinando? Non posso assolutamente permettermelo. 

<Ei, torniamo a scuola, per favore.> dissi senza nemmeno dare una risposta a Touya, che iniziò a guardarmi storto. 

<Chi guardi così?> gli chiesi in modo freddo. <Oh, proprio te. Sei l'unica che voglia tornare lì ora.> e fece per indicare tutti, compreso Ei. 

Rinuncio, anche perchè ho tutti contro. Non ne varrebbe la pena di faticare per nulla. 

Mi dirigo verso camera mia, per lavare via il disprezzo e il nervoso che ho accumulato in poche ore. 

Dopo essermi fatta una doccia e tolta il costume, mi buttai di peso sulla sedia della mia scrivania. Ero in combutta con me stessa, come avevo fatto a fidarmi di un tale essere come lui? 

Tutto questo prova come ci si possa fidare solo ed esclusivamente di pochissime persone nella propria vita, ed è inaccettabile. 

Mi sorge un dubbio, ma mi passa immediatamente di testa quando vedo entrare Ei in camera mia. 

<Hey. Stai meglio?> mi chiese, a guance rigate. 

<Suppongo di sì. Anche se non ne sono certa. L'unica cosa che vorrei fare ora è sfogarmi e pestare qualcuno.> dissi appena prima di sentire una lieve risata da parte di Ei. Non riuscii a resistere, e sorrisi. Mi rende veramente tutto più semplice da affrontare, non sarei nulla senza di nulla. 

<Piuttosto, e tu?> mi rivolsi a lui ancora sorridendo lievemente. 

<Sto bene, nessun bisogno di preoccuparsi. Non sarebbe da me perdere il controllo quando lo hai già perso tu.> 

<Ne sei sicuro? Sai come la penso su queste cose. Puoi sfogarti quando vuoi per quanto io ne sappia, Ei. Non c'è nulla di cui vergognarsi. Lo sai che ti amerò sempre lo stesso.>

Nell'arco di due secondi me lo ritrovo tra le braccia, distrutto. 

<Non riesco a vederti star male. Forse è il mio punto debole. Non ci riesco emotivamente.> mi stringe a se ancora di più, ed io ricambio. 

<Ei... io sono qui, sto bene, sono solo turbata. Lo sai questo vero?> annuisce, senza mai staccarsi dall'abbraccio. 

Non lo perderò mai di vista, anche se capiterà che le nostre strade si separino, non proverò mai a sparire dalla sua vista, e lui non uscirà mai dalla mia testa. 

Dev'essere questo il vero amore, la parte che mi è sempre mancata prima di conoscerlo ed innamorarmene. 

Me ne sono innamorata anche prima di capire cosa fosse l'amore, prima di sapere i suoi pro, i suoi contro, è sempre stato lui. 

<Sto per caso interrompendo qualcosa ragazzi?> mi giro verso la finestra per vedere mio fratello lì appeso come un pollo. 

<Sì, in effetti. Ma proceda, Pro Hero Hawks.> lo osservo con aria interrogativa. 

<Shigaraki è scappato, di nuovo. Dev'essere opera di Kurogiri.> disse con tono annoiato. 

<Almeno avete in mano Mic?> chiesi impaziente. 

Annuisce, e io tiro un sospiro di sollievo. 

<Avremo tutti bisogno di una giornata buona per fargli delle domande, spero che per il Preside Nezu non sia un problema.> gli dissi, guardando sia lui, sia Ei. 

<Oh, non credo lo sia. In ogni caso, sai cosa devi fare, Akemi.> mi disse, e io ed Ei annuimmo. 

<Bene, Ake. Per me è ora di andare a scuola, tu che dici? Altrimenti perderemo le lezioni pomeridiane.> disse Ei dandomi una lieve pacca sulla spalla. 

<Dobbiamo per forza?> mi riattaccai al suo braccio, svogliata di tornare in classe dopo una mattinata parecchio movimentata. 

<Per forza, dai. Sta volta mi siedo di fianco a te, Bakugo se ne farà una ragione.> disse sorridendo. 

Mi rimisi la divisa scolastica, presi i libri per le lezioni pomeridiane, e mi diressi verso la scuola con Ei, che aveva lasciato la sua divisa in classe, ovviamente. 

<Hai lasciato ancora la divisa in classe invece che negli spogliatoi? Complimenti, mio signore.> dissi ridendo. 

<Assolutamente no! Cosa te lo fa pensare? Volevo sfoggiare il costume!> arrossì, poichè stava mentendo. 

<Mh, contaci Mister Muscolo, andiamo!> ricominciai a ridere. 

Dopo venti minuti buoni di camminata, mano per mano, arrivammo a scuola, e ci dirigemmo subito in classe. 

Mentre aspettavo che Ei si fosse cambiato, scorgo Denki entrare in classe, con Hanta al suo fianco. 

<Akemi! Come mai qui? Saresti dovuta rimanere a casa oggi pomeriggio.> mi disse con aria preoccupata. 

<E perchè? D'altra parte non sono diversa da voi, non avevo motivo di rimanere a casa. Anche se onestamente avrei voluto. Voi piuttosto, come state? Avete saputo tutto?> 

<Sì, eventualmente ci ha aggiornati tuo fratello quando si è diretto al campo. Avrei voluto dirgliene quattro a Mic, onestamente.> mi rispose Hanta, con lo sguardo rivolto verso la cattedra che avrebbe occupato Aizawa pochi minuti dopo. 

<Ne avremo occasione, stanne certo. Parlerò con Nezu più tardi insieme a Ei, se tu e Denki volete unirvi siete i benvenuti. Nessun problema.>

<Ragazzi, buongiorno. Iniziamo con alcune notizie giornaliere, di cui sarete comunque a conoscenza dato l'accaduto di questa mattina. Iniziamo con una breve spiegazione dell'accaduto. A nostra completa insaputa, abbiamo ospitato per tre lunghi anni un traditore, di cui già avevamo parlato ma senza alcun dubbio su nessuno. Tuttavia, ad ora i nostri dubbi sono stati dissolti con la rivelazione del traditore, ovvero l'ex professore Present Mic.> si ferma, per il trambusto creato in classe. 

Al primo attimo di silenzio, ricomincia, catturando di nuovo l'attenzione di tutta la classe. 

<Sono anche venuto a conoscenza che voi vogliate rivolgere delle domande personalmente al traditore, non è forse così? Bene, ma non sarà assolutamente fattibile, sia per la vostra, e sia per l'incolumità della scuola. Nessuna discussione, soprattutto tu, Takami. So che hai organizzato tu questa impresa.> si rivolse direttamente a me. 

Sapevo che non avrei dovuto parlarne a Keigo, ma comunque va bene così. Avremo altre occasioni. 

<Come terzo e ultimo argomento di oggi...>


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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 07, 2021 ⏰

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