03: "I'm here" [j.hs]

95 6 36
                                    

[La foto sopra è una copertina che ho fatto in un momento di noia pensando a questa os.
Il titolo era messo a muzzo, non mi sono impegnata nemmeno proprio perché non credevo l'avrei mai usata; tuttavia ve la lascio solo per non abbandonarla al suo destino, ovvero il cestino del mio cellulare :') ]

Genere: Horror, angst
Canzone: Ve la consiglio nella seconda parte
Personaggi: BTS, Jung Hoseok, Kim Namjoon, nuovo personaggio [a cui ho preferito non dare un nome così da potervi permettere immedesimarsi meglio]

N.B. Questa one-shot partecipa al contest di rememberyourlife

Essendo particolarmente lunga, l'ho divisa in due parti.

-

29 gennaio 2018

Non riuscivo a dormire.
Quel materasso che io stessa avevo sempre definito di una comodità fuori dal comune era la causa del mio costante dormiveglia.

O forse ero io ad attribuirgli la colpa di ciò ed il reale motivo stava nella mia mente, tuttavia era molto più comodo fingere ed incolpare un oggetto inanimato: che avrebbe potuto fare un materasso per smascherarmi?
Parlare?
Buttarmi giù di peso mimando una scossa sismica?

Poco probabile.

Sarebbe stato assai più realistico che mi ci gettassi da sola, sul pavimento, per poi alzarmi ed andare in cucina, trascinandomi dietro la coperta, con lo scopo di prepararmi un bel tè caldo.

Dopotutto era fine gennaio ed anche se prediligevo il gelo dell'inverno all'afa estiva, lo soffrivo anche io il freddo.

Ma ero una persona parecchio pigra e preferivo sopportare la sensazione fastidiosa data dal non trovare una posizione comoda, piuttosto che poggiare i miei piedi su quelle piastrelle che sembravano fatte di lastre di ghiaccio: decisi, quindi, di voltarmi al lato opposto del letto doppio, dove trovai colui che ad occhi esterni sarebbe parso come il mio ragazzo.

I capelli, poggiati delicatamente sulla sua guancia destra, gli arrivavano fin sotto agli occhi e nonostante la poca luce presente nella stanza riuscivo, mettendo un poco sotto sforzo la mia vista, a vedere i riflessi biondi tra la sua chioma castana; la mano sinistra si trovava sotto al cuscino, l'altra teneva stretta il piumone fin sopra il mento come a volersi assicurare che non scappasse, lasciandolo all'ibernazione della nostra camera.

Mi venne quasi da ridere vedendo il piccolo broncio che si formò suo viso, non appena si strinse maggiormente nelle spalle a causa di un probabile brivido; le sue labbra un poco piene ed a forma di cuoricino premettero tra loro, ne rimasi incantata.

Era una relazione strana, la nostra.
Non eravamo fidanzati, a dire la verità fino a qualche mese prima non gli davo chissà quale importanza: lo vedevo quando veniva a casa per stare con mio fratello e ci scambiavo quattro parole in croce.

Detto sinceramente, per un periodo mi ero persino impuntata che stessero insieme e non volessero dirmelo; poi mio fratello conobbe una ragazza giapponese, trasferitasi nella sua scuola nel settembre del 2016, ovvero Harada Hikari, fidanzandosi con lei il giorno di San Valentino.

Nello stesso giorno Hoseok, questo il nome del ragazzo con cui vivevo, mi si dichiarò.

Ed io lo rifiutai.
Non desideravo un ragazzo, non ne sentivo il bisogno, stavo bene da sola.

BTS: OneShot Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora