So che tu tieni un posto al Poeta nelle file beate delle tue Legioni, e che tu l'inviti all'eterna festa di Troni, Virtù e Dominazioni.
So che il dolore è la sola nobiltà cui mai potranno mordere e terra e inferno; e che per intrecciare la mia mistica corona si dovranno tassare tutti i tempi e tutti gli universi.
Ma i gioielli perduti dell'antica Palmira, i metalli ignoti, le perle del mare, montati dalla tua mano, non basterebbero al bel diadema.
Esso sarà pura luce attinta al focolare santo dei raggi primigeni, di cui gli occhi mortali, al massimo del loro splendore, non sono che specchi oscuri e lagrimosi.