Lo storico litigio

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Oggi devo stare in negozio per servire i clienti visto che mamma, papà e gli zii (come li chiamo io) sono andati in città. Sebastian sta consegnando una torta per un matrimonio, ma dovrebbe rientrare a minuti. Ellie e Nick, invece, sono in cucina.
Sento suonare il campanello sulla porta e vedo entrare la signora Down, una donna sulla quarantina, gioviale e simpatica, che compra i dolci qui da anni. Lei adora i krapfen alla crema e almeno due volte al mese mi chiede di tenergliene uno da parte.
"Salve Carmen, il solito?"
"No cara, oggi vorrei un vassoio di paste. Per il compleanno di mia suocera"
"Ah auguri allora. Quanti anni compie?"
"Ottantasette"
"Caspita. Vanno bene una ventina di paste?"
"Sisi perfetto"
"Gusti, preferenze?"
"Non so, di solito viene mio marito. Qualcosa di classico forse..."
"Ok capito lasci fare a me"
Mente riempio il vassoietto con i nostri cavalli di battaglia vedo Ellie entrare in negozio alla chetichella e mettersi a rivedere il saldo dei vari pagamenti e la lista degli ordini, tutte cose che lei odi fare... e ciò mi inquieta...
Finisco di mettere le paste, poi prendo un cerchietto di ostia e ci scrivo sopra Buon Compleanno e il numero 87 vicino con il cioccolato; poi lo metto su una pasta. Aggiungo due mini-krapfen e incarto, facendo attenzione a non rovinare le paste. Consegno la confezione a Carmen e le faccio un piccolo sconto poi la saluto augurandole buona giornata e rinnovando gli auguri per la suocera.
Appena esce mi giro verso Ellie e la interrogo con lo sguardo. Mi sorge un sospetto...
"Kate e Nick?"
"Purtroppo..."
"Saranno ancora vivi?"
"Speriamo"
Giro il cartello con scritto chiuso e entro con lei nella cucina.

Nick e Kate non si sopportano, tra l'altro per un motivo mooooolto mooooolto sensato...
Kate non è nata a Black - Lake ma è arrivata in quarta elementare. Noi abbiamo legato subito pur non avendo caratteri simili. Per farla ambientare le ho presentato i miei migliori amici, compreso Nick, anche se era in quinta.
Nick è sempre stato il tipo di persona che dice sempre quello che pensa ma con gli anni ha imparato a tenersi... però da piccolo era incontrollabile...
Appena ha visto Kate, infatti, le ha detto:"Mi sembri noiosa, e anche un po bruttina".
È stato odio a prima vista.
Siccome Kate non ascolta ma preme il tasto registra, lei non se ne è mai dimenticata e gli ha sempre portato rancore.
Nick, dal canto suo, visto che non era abituato a quel tipo di reazioni e non prendeva mai nulla sul serio, era rimasto non solo stupito, ma anche offeso. Da quel momento i due si scannano praticamente su tutto e per il resto del tempo si ignorano o fanno acidi commenti che innescavano le discussioni... un circolo vizioso.
Testardissima lei, Testardissimo lui; nessuno dei due intende cedere.
E quindi...

Apriamo la porta e ci troviamo davanti a ciò che potrebbe somigliare all'inizio della terza guerra mondiale: Nick urla contro Kate e Kate urla contro Nick... poverino...
"Ti rendi conto che essere ancora arrabbiata per quella cazzata dopo tutto questo tempo non ha senso?"
"Cioè tu mi hai insultata e io dovrei metterci una pietra sopra così? Come se niente fosse? Scordatelo"
"Kate, cazzo, avevo 10 anni!"
"Smettila di dire cazzo! E poi non usare usare il nome Kate, ti ho detto che mi da fastidio."
"Ti chiamano tutti così"
" ma loro sono miei amici, tu no"
"Ma piantala"
"Stai zitto"
"Fanculo"
"Non permetterti di dire certe cose razza di imbecille"
"Sei soltanto una bambina viziata"
Né noi né Sebastian, che stava assistendo allo scambio di opinioni già da un po, riusciamo a fermare Kate che prede la prima cosa che le capita a tiro, ovvero un uovo (per fortuna) e la lancia verso Nick, colpendolo in pieno.
"Sebastian tieni Kate ferma prima che riesca ad arrivare ai coltelli"
Anche se Ellie lo ha detto scherzando, non mi sembra una cattiva idea portarla fuori da un posto così ben attrezzato per compiere un omicidio...
"Nick tutto ok?"chiedo.
"Stronza"
"Sei tu che hai iniziato io mi sono solo difesa"
"Tirandomi un uovo in faccia?"
"B..."
"Kate fuori dalla cucina"
"No, lui deve uscire, non io!"
"Lui lavora qui"
"Ma..."
"KATE"
"Okok"
Usciamo dalla porta sul retro.
"Allora, ci prendiamo un tè, una camomilla...?
"Vorrai scherzare spero"
"Bah io lo dicevo per te visto che mi sembri già abbastanza nervosa"
"È colpa sua"
"No che non lo è"
"E sarebbe mia?"
"Vorrei ben vedere"
"Ma stai dalla SUA parte?!?"
"Lasciamo stare..."

***
Kate mi mette davanti il caffè e lo zucchero (rigorosamente non di canna). Mi viene l'impulso di chiedere qualcosa di dolce da accompagnare al caffè ma poi ricordo che sono a casa di Kate, e siccome lei preferisce il salato i dolci qui sono merce rara.
"Allora, come mai ti sei avventurata in territorio nemico?"
"Perché volevo dirti che ci sono novità con Jonathan... grosse novità!!!"
Oddio no, Jonathan no...
"Oddio ti ha invitata ad uscire?"
"No non ancora ma io so che con lui sarei perfetta, cioè lui è così... E poi lo dice pure il test!"
Noo, il test no...
"Ceerto. Allora queste novità? "
"Beh ci hanno affidato una 'storia grossa' per uno scoop; cioè in realtà dovevano lavoraci lui e William, che è un anno che dice 'ti aiuto ti aiuto', ma stavolta finalmente mi ha ascoltato e ha fatto a modo mio"
"Quindi l'hai stressato fino alla morte?"
"Beh io avevo ragione, ma lui non mi voleva ascoltare quindi ho dovuto insistere"
"Ah beh"
" anche oggi, avevo ragione io. Perché io ho..."
"Sempre ragione, sì lo sappiamo tutti. Quando iniziate a lavorare su questo scoop?"
"Domani. Non vedo l'ora"
Eheh... noi no...

Amore, Cioccolato e VanigliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora