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Una chioma rossa aprì la porta di legno scuro, cercando una testa platinata sul letto a baldacchino.
Si erano visti giusto un paio di ore prima, scambiandosi la buonanotte, ma degli incubi la svegliarono, sudata ed irrequieta.

Si avvicinò alle tende verdi, appoggiandosi per un momento, per poter osservare la figura tranquilla del giovane Malfoy.

Sua madre le aveva scritto impanicata per le nausee mattutine, affermando che Draco la stesse assecondando in tutto e per tutto, ormai si era trasferita in pianta stabile al Manor, mantenendo comunque l'appartamento a Londra come residenza ufficiale.

Goyle stava russando rumorosamente, ranicchiato su un minuscolo letto, che doveva essere il suo baldacchino dopo un incantesimo restringente.

Si avvicinò alle coperte, scostandole per potervi sgusciare al suo interno, godendo del calore che il corpo di Scorpius aveva lasciato sulle lenzuola in quel sotterraneo.

Le tende di Christian Nott erano completamente tirate, probabilmente vi aveva lanciato un muffilato e si stava intrattenendo con una ragazza, mentre Albus stava dormendo in una posa decisamente scomoda, sul bordo del letto da una piazza e mezzo.

Avvicinò il naso al collo pallido del fidanzato e ascoltò il respiro costante di quest'ultimo.

In quella esatta posizione si svegliò il giorno successivo il biondo. Tra una marea di onde rosse, gli coprivano il collo facendo assaporare i frutti tropicali che davano quel profumo caratteristico della giovane Granger.

Fece passare una mano sotto al corpo ranicchiato della ragazza per stringerla maggiormente a sè, aprendo un occhio quando sentì una serie di imprecazioni provenire dal centro della stanza. Una chioma brillante ed estremamente bionda si stava accingendo ad uscire dalla stanza con i vestiti spiegazzati ed un paio di boxer scuri sotto ai piedi, a farla inciampare nel buio.

Gli occhi scuri della ragazza si guardarono intorno, nella speranza di non aver svegliato nessuno con tutte quelle imprecazioni, ma nel buio la giovane tassorosso non si accorse degli occhi chiari di Scorpius che si staccarono dal suo sedere scoperto da un paio di culotte scure, per poter tornare ad osservare le onde rosse della fidanzata. Avendo appurato che no, non era la cugina della fidanzata quella appena uscita dal letto di Nott.

Mancavano ancora un paio di ore all'inizio della prima lezione, così si gustò meglio l'abbraccio della fidanzata.

-Non mi arrabbio se guardi il fondoschiena ad altre ragazze, lo capisco.

La porta era stata chiusa proprio in quel momento, quando gli occhi chiari e divertiti di Rose si puntarono nei suoi.
Era estremamente intenerita, che lui avesse controllato che quella non fosse Dominique, sperando vivamente che i capelli biondi appartenessero ad una ragazza sconosciuta, non sapendo come dirlo o come l'avrebbe presa Rose la situazione.

-Rosie.

Le lasciò un bacio a fior di labbra, sperando di non intossicarla con il suo alito mattutino, dopo aver dormito tutta notte a bocca aperta.

-Nott è razzista contro le grifone, tranquillo che Domi non la potrebbe neanche guardare per il bro-code.

Il biondo ridacchiò stringendo le braccia per potersi portare la ragazza più vicina sul corpo, per evitarle il panorama del sedere nudo e del corpo contorto di Nott.

-È successo qualcosa stanotte? O sentivi terribilmente la mia mancanza?

Parlò a bassa voce, stronfinando il naso sul collo affusolato, facendole spargere dei brivdi per il corpo.

-Mi sono fatta trasportare da un momento di romanticismo per intrufolarmi nel letto del mio fidanzato, e ho fatto un brutto sogno.

Scorpius sorrise senza che lei lo potesse vedere, aspettando che i ricordi dell'incubo di Rose prendessero forma nella sua mente.
Così funzionava, poche parole ma molti pensieri e ricordi scambiati.

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