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E nonostante quello, alla fine, la nostra storia non è finita là.
La nostra storia ci è iniziata, con quella confessione.
E ha continuato ad evolversi, a cambiare, a riservarci tante cose diverse, a renderci felici, e tristi, qualche volta incazzati, qualche volta eccitati, qualche volta... semplicemente noi.
Ed è arrivata, non molto tempo dopo, ad ora.
A me che strofino il volto contro un petto nudo, senza vestiti, incastrato in un abbraccio soffocante fra le lenzuola arruffate di camera mia, la luce della abat-jour che mi illumina il viso e delle dita lunghe e affettuose fra i miei capelli.
Scalcio piano la palla di pelo acciambellata contro i miei piedi. Adoro Antimonio, e continuerò a farlo ogni singolo istante della mia vita, ma è cresciuto, e pesa. Pesa sulle mie gambette magre.
− Domani, eh? - sento chiedere a Kuroo, la testa sopra la mia, il mento appoggiatovi sopra.
− Domani. -
E cosa mai dovrà succedere domani?
Ecco... domani io e Kuroo ci sposiamo.
Lo so, lo so. È stato veloce.
Ma ci siamo detti "ti amo" dopo ventiquattro ore, pensavate davvero che non l'avrei sposato in meno di un anno? Insomma.
Diciamo che l'idea inizialmente non è stata mia. Diciamo che qualche testa calda ha continuato a dire che voleva passare il resto della vita con me ad ogni occasione disponibile, diciamo che potrebbe essere riuscito a portarmi alla fiera del fumetto di Tokyo nonostante i biglietti fossero esauriti da mesi e diciamo che potrei aver capito nel momento in cui il mio culo si è seduto sullo stand Nintendo a parlare con il doppiatore di Super Mario che Kuroo è l'uomo della mia vita.
Diciamo che sono tornato a casa, mi sono fatto fare la festa su questo stesso letto e poi l'ho guardato e gli ho detto "sì, Tetsurō, io e te ci sposiamo".
Fatto sta che, ora, sono qui.
E non potrei essere più felice.
− Domani, cazzo. - lo sento ripetere, e ridacchio.
− Smettila di ripeterlo come se non fosse vero, Tetsu. Sì, domani. -
Non posso vedere il suo viso ma so che sta sorridendo.
− Domani... domani ci sposiamo. -
Sospiro platealmente e mi abbasso per baciare la sua pelle bollente. Poi ruoto sopra il suo corpo e mi adagio con il petto contro il suo, concedendomi di guardarlo in faccia.
− E chi l'avrebbe mai detto. -
Lo osservo sorridere, guardarmi negli occhi e sorridere.
− Io te l'avevo detto il primo giorno. Ci abbiamo messo più di una settimana ma non mi aspettavo che sarebbe finita in nessun altro modo. - mi fa notare.
Arruffo il viso nella mia espressione da Kuroo definita come "incredibilmente adorabile che mi fa venire voglia di lottare per la pace nel mondo".
− Non hai tutti i torti, in effetti. Immaginavo sarebbe successo, prima o poi. Sembra sia stato più prima che poi. -
Tira su una mano per appoggiarla sulla mia guancia, strofina il pollice sulla pelle chiara.
− Sono lo stronzo più fortunato del pianeta, micetto. -
Il modo in cui mi guarda, quello non è cambiato. È diventato più spudorato, meno trattenuto, ma è rimasto lo stesso.
Come se fossi l'unica cosa che conta.
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this night || kuroken
Fanfic➭ 𝗞𝘂𝗿𝗼𝗞𝗲𝗻 ➭ 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗹𝗲𝘁𝗮 ➭ 𝗠𝗢𝗕! 𝗔𝗨 ➭ Kenma odia le interazioni sociali. Sarà pure il capo di una famiglia della Yakuza, ma odia le interazioni sociali. Kenma odia parlare, odia socializzare, odia il brunch a cui è stato trascinato. K...