8. Moonlight

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-Tieni.- mi porse una tazza di té fumante che accettai volentieri.

Eravamo scesi in cucina dopo che mi ero rivestita. Chris non aveva ancora aperto bocca praticamente. Restava palesemente immerso nei suoi pensieri, che dovevano scorrere più frenetici del solito, sia per quello che era successo sia per quanto aveva fumato.

-Che ore sono?- chiesi osservando la notte scorrere silenziosa fuori dalle mura di quella casa.

-Le tre e cinquanta.- rispose versandosi del latte nella tazza dove aveva già messo il tè.

-Che schifo.- commentai osservandolo disgustata.

-Si beve così il tè.-

Lo guardai perplessa. -Davvero? - mi fissò per qualche secondo, non disse niente ed io aggiunsi con un alzata di spalle: -Ed io che ne sapevo scusa.-

Successivamente presi il latte e ne versai un po' nel te, assaggiai. Non era poi così male, decisi l'avrei bevuto tutto.

-Ora che facciamo?-

Il ragazzo sbuffò.

-Sai, mi stavo chiedendo mia madre cosa penserà mi sia successo... Credo dopotutto, sia quella che ha sofferto di più tra le due. Ha perso una figlia praticamente.- il biondo continuava a non dar segno di vita mentre guardava il pavimento con la fronte appoggiata sul tavolo. -Ogni tanto mi chiedo come fossi prima dell'incidente. O meglio, chi fossi.-

Finalmente catturai la sua attenzione, si mise a guardarmi con espressione dubbiosa.

-Non c'erano vecchi amici ad aspettarti quando ti sei svegliata? Qualcuno ti avrà pur raccontato qualcosa.- Feci spallucce.

-Non è che mi fosse importato molto a dire il vero. Quando mi sono svegliata comunque ero da sola. Poi sono arrivate le infermiere e dopo qualche ora mia madre. Sono passati dei parenti a salutare e alcuni amici della scuola. Ma quando hanno scoperto che non riconoscevo nessuno, se ne sono andati.- sembrò quasi dispiaciuto, così mi sentii in dovere di commentare. -Comunque non me ne importa davvero, quelle poche persone che ho visto neppure mi piacevano, a pelle mi sembravano tutte troppo prese dalla loro vana esistenza, convinte che la loro verità fosse assoluta.-

-E avevano ragione?-

-Cazzo, ovvio che no.- lo guardai con le sopracciglia aggrottate.

-Di cosa stiamo parlando?-

-Di niente.-

Mi fissò per qualche istante, sembrava pensieroso.

-A cosa stai pensado?-

-Che tocca a te girare quello delle quattro e venti.-

***

-Vedi: prima fai la mista, la metti sulla cartina. Mi raccomando la colla: sempre rivolta verso il basso, così poi la giri e lecchi. Infine aspetti che si asciughi e strappi. Ricordati di aspettare che la colla sia asciutta altrimenti rischi di strappare tutta la cartina e non solo l'eccesso. -

-E' difficile.- constatai. Il biondo sorrise.

-Ma no, bisogna essere delicati e avere pazienza. Tutto qua. -

Provai a seguire i suoi consigli e dopo la terza volta che provavo ad arrotolare la cartina su se stessa, finalmente il tutto aveva preso una forma dignitosa, così leccai la cartina, aspettai si asciugasse e ne strappai eccesso, mostrando il mio risultato finale a Chris.

-Ta-dan! Che te ne pare?- 

L'afferrò analizzandola. -Devi compattarla, quando hai finito di girare assicurati che all'interno l'erba ed il tabacco siano compatti abbastanza o quando l'accendi si brucia male.-

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 05, 2021 ⏰

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