Capitolo 1

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Ognuno di noi è un potenziale assassino – in ognuno di noi sorge di tanto in tanto il desiderio di uccidere – sebbene non la volontà di uccidere.
                       (Sipario)
"Non c'è niente di meglio di una vacanza, vero?" dissi a Poirot. Dopo il caso A.B.C. decisi di non tornare subito a casa e di trascorrere una settimana con Poirot a Bedford.

"Nessuno conosce noi e noi non conosciamo nessuno" Poirot concordò con me. Capii subito di essermi sbagliato, infatti un attimo dopo la nostra privacy fu turbata dall'ingresso di un uomo, che si presentò come Daniel Anderson, dal volto preoccupato e ansioso, per il quale provai fin da subito antipatia.
"E' lei Hercule Poirot?" domandò lasciandosi cadere su una sedia.
"Oui monsieur, al suo servizio" disse il mio amico

"E' magnifico conoscerla. Sono molto preoccupato" disse l'uomo appena entrato.

"Per che cosa, monsieur?" chiese Poirot

"Mio fratello, è morto ieri". Capii di chi si trattava: tutti i giornali parlavano della morte di Charles Anderson,un uomo molto ricco che viveva con il figlio, la nuora e il fratello in una grande villa vicino al paesino. Essendo un uomo anziano, si pensava che la morte fosse dovuta a cause naturali.

"Suppongo che abbia sentito della morte di Charles Anderson, la sera scorsa" disse Anderson

"Naturalmente, monsieur, e la prego di accogliere le mie condoglianze." affermò Poirot.

"Forse avrà anche sentito cosa è accaduto quella fatidica sera" chiese il signor Anderson.

"Naturalmente ho letto qualcosa sul giornale, monsieur, ma la prego di raccontarmi la storia. E con tutti i particolari" riferì Poirot

"Ieri io, mio nipote e sua moglie e Robert -un caro amico di mio fratello-, abbiamo giocato a bridge per tutta la sera. Verso le undici ci siamo alzati per andare a letto; abbiamo provato a svegliare Charles, ma inutilmente. Poco dopo è arrivato il dottor Smith, che ha confermato la sua morte" ci informò l'uomo.

"Capisco la situazione, monsieur, ma non vedo come possa aiutarla. Mi sembra di aver letto che sia morto per cause naturali" dichiarò l'investigatore.

"Secondo il dottore è andata così ma, secondo me, è stato assassinato." dichiarò Anderson

"Perché lo crede?" chiese Poirot

"Vede, monsieur, mio fratello era l'uomo più ricco della città e, naturalmente, aveva molti rivali; ma non è solo questo a preoccuparmi..." nel suo volto si lesse un attimo di esitazione

"Parli senza paura, monsieur" lo incoraggiò il mio amico

"Il giorno della morte di mio fratello sono successe alcune cose strane. Saranno state le tre del pomeriggio quando, mentre passavo vicino allo studio di mio fratello, ho sentito delle voci forti e concitate. Naturalmente non era mia intenzione origliare, ma non ho potuto fare a meno di sentire qualcuno (purtroppo non ho riconosciuto la voce, ma sono quasi sicuro che fosse una voce maschile) urlare "Mi hai mentito, come hai potuto?". Qualche ora dopo, potevano essere le 6, passando per il giardino (deve sapere che lo studio di mio fratello dà sul giardino), ho sentito nuovamente Charles parlare con qualcuno di un possibile scandalo coniugale. Forse mi giudica uno sciocco che vede un elefante al posto di una mosca"

"Nemmeno per sogno, monsieur, capisco esattamente quello che dice. Ma, se posso chiedere, perchè non si rivolge alla polizia?"

"Vorrei che, almeno per ora, non si spargesse la notizia. Potrei anche sbagliarmi" affermò l'uomo

"Capisco, monsieur, adesso andiamo alla villa per studiare la faccenda da vicino".

Le crime, il est partoutDove le storie prendono vita. Scoprilo ora