Capitolo 7

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Un giorno mi chiamarono tino e signoretto e mi dissero che avevano deciso di lasciare la musica perché secondo loro non gli dava futuro e preferivano studiare per trovare un occupazione più seria, io rimasi deluso ma sono riuscito a capirli. Da quel momento non seppi più che fare, di continuare da solista e sciogliere la band non me la sentii assolutamente perché senza la band mi sentivo orfano, allora Diego decise di organizzare una cena con dei suoi amici che aveva conosciuto quando studiava musica per decidere il chitarrista e il batterista, quel giorno mi colpirono due ragazzi che se ne stavano in silenzio per tutto il tempo e mi diedero l'impressione di essere i più seri, infatti come chitarrista scelsi a Enrico zapparoli detto zappa perché durante le prove era quello che vidi più attento poi imparo i pezzi quasi subito, infine come batterista scelsi a Claudio dirani, mi colpì il suo modo di lavorare con un po' di emozione tanto che alla prima prova fece saltare le bacchette in aria però si scuso subito e con un po' di esercizi imparo subito i pezzi. Ormai eravamo i moda al completo e allora decidemmo di lavorare per un nuovo album che segnava che i nostri ostacoli gli stavamo superando a piccoli passi e lo chiamai "sala d'attesa" preso dalla canzone che parla delle mie insicurezze, poi ci misi molte che canto ancora oggi nei concerti, la più importante fu sarò sincero che l'avevo dedicata a Laura e il video con la regia di Gaetano morbioli supero il milione di visualizzazioni su youtube, l'album ottenne 50 mila copie vendute, abbiamo continuato a suonare nelle piazze di paese ma nel 2009 arrivo la svolta quando...

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