L' ASSASSINIO SENZA MORTE

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Stavo tornando a casa, era buio e non c'era nessuno per le strade, eravamo solo io e la mia tracolla, non me ne separavo mai perché c'era tutto quello che mi serviva e una foto della mia defunta nonna.
Camminavo tranquilla nella penombra delle poche luci che illuminavano la piccola città.
Poi sentii dei passi, mi voltai e... niente, assolutamente niente.
Ripresi a camminare e notai che vi erano due ombre. Un momento due? Una era mia e l'altra? Mi voltai e ancora niente. Ripresi il mio percorso davvero molto spaventata l' ombra era ancora lí e i passi, i passi erano sempre più forti. Mi tolsi la borsa (e quello che ho detto prima vi farà capire che era un gesto disperato) e la lanciai alle mie spalle, un tonfo "Ok, è caduto a terra, non c'è nessuno" pensai, poi un altro tonfo "O celo ho colpito qualcosa o...qualcuno" mi voltai un ultima volta ma non c'era niente, nemmeno la mia tracolla, in compenso l' ombra "di nessuno" adesso aveva una tracolla "Le ombre possono rubare le borse?" Non mi soffermai troppo per rispondere alla domanda è corsi via con le lacrime agli occhi, corsi e corsi finché non arrivai al portone entrai e chiusi la porta alle mie spalle.
Credevo di essere al sicuro, guardai a terra, c'era una sola ombra, la mia.
Mi voltai, in cima alle scale c'era qualcuno, ma nella fioca luce si vedeva una sagoma nera che mi osservava.
Accesi la luce e vidi il suo volto, solo che non aveva un volto, era oscurità pura e semplice.
Che cosa successe dopo? Si fece tutto buio e sentii un forte dolore che mi saliva dai piedi fin su alla testa.
Poi più niente.
Ero morta.
Come faccio a scrivere? La verità è peggio della morte. Sono un ombra e ho preso possesso di un corpo che ben presto farà la mia stessa fine.

ATTENTO ALLE OMBRE PERCHÈ SONO "VIVE" È SÌ SENTONO SOLE. E FORSE LA PROSSIMA VITTIMA SARAI TU.

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