Che cos'è la libertà?
Il sole, i prati, gli alberi, gli animali e il cielo.
Tutte cose che non avevo mai visto fino a qualche mese fa.
Avevo poco più di un anno quando mi murarono, avevo cibo, acqua e ossigeno, ma non potevo uscire.
Chi e perché lo fecero?
Mi ripetevano solo "è un esperimento" ma perché fare un esperimento del genere non me lo dissero mai.
I miei genitori? Morti, questo è quello che sapevo, erano morti.
Avevo sei anni quando conobbi Nico, lui era il figlio dell'uomo che mi aveva murata "mio padre adottivo" quindi in un certo senso era il mio fratellastro.
Lui era poco più grande si me all'epoca aveva sette anni, stava girovagando nei corridoi quando le sbarre del "mio" miro attirano la sua attenzione si affacciò e mi vide -Chi sei?- Mi chiese -Non lo so, non ho un...come si dice? Nome- -Oh, io sono Nico...è impossibile che tu non abbia un nome...che ne dici di Ginevra?- -Oh, bello- -Allora ti chiamerò così-.
Nico mi parlava della vita fuori, di come fosse bello il Sole la luna le stelle aaaaaah, le stelle dei meravigliosi puntini gialli che illuminano la scura notte.
Lui divenne il mio migliore amico, il mio unico amico e poi, quando crebbi, be i miei sentimenti per lui diventarono sempre più forti, mi innamorai di lui e lui si innamorò di me, o almeno lo speravo.
Arrivai poi ai vent'anni.
-Ginevra, Ginevra, è il momento di vedere il cielo- -Il cielo? Nico, dici sul serio?- -Si, mio...mio padre è morto e be, sono io ora che decido- -Sei felice che tuo padre sia morto?- -Mi picchiava. Bene, vai indietro ora ti libero- e BUM ruppe il muro con una martellata.
Ora sono con lui, ci siamo sposati e finalmente ho visto con i miei occhi il mondo, è bellissimo.