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"Buona giornata tesoro!" esclamò Xavier dalla macchina, mentre Aitor si avviava verso il cancello della scuola. "Ciao papà..." lo salutò a sua volta il turchese fingendosi felice. Xavier gli sorrise, mentre Jordan salutava il figlio con la mano, dopo di che la macchina ripartì. "Pensi che ce la farà?" chiese Jordan una volta allontanati dalla scuola. Xavier gli mise una mano sulla sua. "Sono sicuro che riuscirà a risolvere i problemi con Gabi" disse cercando di rasserenare il marito, che sospirò chiudendo gli occhi.

Aitor arrivò in classe tenendo lo sguardo basso per tutto il tragitto. Quando si sedette al banco, sentì una mano sulla spalla. Il turchese sobbalzò spaventato dal contatto. "AAAH!" sbottò. Il ragazzino si voltò di scatto, ritrovandosi Gabi che lo guardava con i suoi bellissimi occhi azzurri. "OH! Ah...Gabi..." mormorò imbarazzato per essersi spaventato per nulla. "Aitor..." sussurrò il rosa guardandolo con occhi lucidi. Dopo di che, senza dire un'altra parola, lo abbracciò. "Ti prego Gabi! Dimmelo! Cosa ti ho fatto?" esclamò con le lacrime che gli colavano per le guance. Aitor lo guardò ad occhi spalancati. "Co...Io...Preferisco...io preferisco non dirtelo Gabi...è...è troppo complicato per me, capisci?" disse mortificato. Gabi lo guardò con le guance arrossate. "Ma...Aitor..." mormorò inizialmente, ma d'improvviso, come punto da una vespa, gli afferrò il polso e lo trascinò con sé fuori dall'aula. Arrivarono in cortile, dietro la siepe, dove nessuno riusciva a vederli. "AITOR! TU ORA MI DICI CHE DIAVOLO DI PROBLEMA HAI!" sbottò il rosa. Aitor lo guardò impaurito. "Ma io..." iniziò a dire, ma gli arrivò uno schiaffo sulla guancia. "NIENTE MA! TU ORA MI DICI COSA HAI, LO CAPISCI?" sbottò ancora una volta Gabi, disperato e con le lacrime agli occhi. Aitor guardò Gabi stupefatto dal suo comportamento. Dopo di che, disse con tono rabbioso, molto indispettito dallo schiaffo dell'amico. "E VA BENE! VUOI SAPERE COSA HO? BENE, QUESTO è Ciò CHE VOGLIO!" esclamò rabbiosamente prendendo il volto del rosa e portandolo di fronte al suo, così da poterlo baciare. Il bacio durò solo due secondi o tre, quando finalmente Aitor si staccò con le lacrime agli occhi. "Capisci ora perché non volevo dirtelo?" mormorò mentre Gabi lo guardava a bocca aperta. Dopo di che, il turchese scappò, ritornando nell'edificio scolastico, mentre Gabi si toccava ancora le labbra, stupido dal gesto dell'amico.

"Pronto?" disse Xavier. "Salve signor Foster, suo figlio, Aitor, si sente male. Dice che ha mal di testa e vomito. Potrebbe venirlo a prenderlo? Gli abbiamo pure misurato la febbre, ma anche se non ce l'ha dice che sta molto male" disse la segretaria dall'altra parte. "Ma certo, arrivo subito signore. Grazie per avermi avvisato" rispose Xavier chiudendo la chiamata e sospirando. Cosa sarà successo ora?

"Sigh...sigh...sigh..." singhiozzò Aitor sul letto, mentre Jordan lo abbracciava. "Tesoro...mi spiace molto...Però guarda il lato positivo: hai finalmente confessato a Gabi i sentimenti che provi per lui, e questa è una cosa buona, no?" disse Jordan, ma Aitor continuò a piangere. "SI CERTO! UNA BELLA COSA! FIGURIAMOCI! ORA PENSERà CHE FACCIO SCHIFO, E STARà LONTANO DA ME!" sbottò il turchese mentre il padre gli carezzava i capelli. "Non dire così tesoro..." disse Xavier entrando nella camera del figlio. "Sai...non devi scoraggiarti per una cosa così..." gli disse, ma Aitor lo interruppe: "COME SCUSA? PAPà...IO...IO...BASTA! NON CE LA FACCIO Più!" urlò buttando la testa nel cuscino e ricominciò a piangere. Jordan e Xavier si guardarono sconsolati.

Quella stessa sera, nella camera da letto, Jordan si rivolse al marito tristemente: "Xav...cosa possiamo fare?" chiese mentre si metteva il pigiama. "Non lo so...solo Aitor può risolvere la questione..." mormorò il rosso togliendosi gli occhiali. "Lo so è che...no niente..." mormorò il verde mentre Xavier lo abbracciava da dietro per consolarlo.

Il giorno dopo Aitor non andò a scuola. Neanche il giorno dopo ancora. Insomma, si rifiutò di andare a scuola per una settimana intera, perché rivedere il rosa gli avrebbe fatto male. Era come se quel bacio gli avesse provocato una coltellata al petto. Un giorno però, di pomeriggio, qualcuno suonò al campanello di casa. "TOC TOC TOC!". Xavier andò ad aprire la porta. Indovinate chi c'era sulla soglia della porta?

"C'è qualche problema Gabi?" chiese Xavier al rosa, che era rosso come un peperone. Neanche lui era rimasto differente al bacio. Insomma, era durato due tre secondi, ma quella sensazione di calore che lo avvolse, lo fece sentire come se un bozzolo caldo lo avvolgesse. "Io...vorrei vedere Ait..." mormorò lui grattandosi la nuca. Xavier ci pensò per qualche minuto, non sapeva se fare entrare in casa il ragazzo che spezzava il cuore a suo figlio sarebbe stata una buona idea, però, se voleva che i due risolvessero i problemi che li distanziava, magari...

"E va bene entra" disse Xavier qualche secondo dopo.Gabi fece un piccolo cenno con la testa in segno d'inchino, e salì le scale perandare in camera dell'amico. Dapprima bussò, ma quando si accorse che non c'eranessuno, aprì la porta. Sul letto, giaceva un Aitor addormentato. Gabi loguardò con tenerezza chiudendo la porta dietro di sé, e si sedette sul lettoaccarezzando i capelli del turchese. Passò qualche minuto, fino a quandofinalmente, Aitor non aprì gli occhi. Quando si accorse che due occhi azzurricome il cielo lo fissavano sobbalzò. Sapeva benissimo di chi fossero quegliocchi. "Cosa vuoi?" disse girandosi dall'altra parte per non incrociarenuovamente lo sguardo dell'amico. "Vuoi prendermi in giro? O vuoi dirmi che nonsaremo più amici?" mormorò. Gabi spalancò gli occhi. "Scherzi? Ma i che staiparlando? Io...volevo...rivederti Aitor..." disse piano il rosa. "E perché vorrestivedermi quando hai Riccardo da ammirare? Perché non passi tutto il tempo aguardare facebook come fai sempre anche quando ti sono accanto?" sbottò Aitor.Gabi sussultò. Solo in quel momento si rese conto quando aveva fatto soffrirel'amico. "Ait...ti prego..." disse, ma Aitor lo interruppe. "perché SEI VENUTO QUI?EH?" urlò. Gabi abbassò lo sguardo. "è che...volevo salutarti un'ultima volta..."disse. Il turchese lo guardò sorpreso. "U...un'ultima volta? Ma cosa dici?"esclamò. Gabi lo guardò tristemente. "Aitor...tra un paio di giorni mi trasferiròa Tokyo...volevo salutarti prima di andarmene..." disse con le lacrime che glirigavano le guance. "Cosa..." mormorò Aitor. "Lo so..." disse il rosa. "Comunque...pensoche sarai felice...ormai non mi sopporti più...hehehe...comunque...volevo darti questa" disse porgendogli una foto...

...continua

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 03, 2021 ⏰

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Mi amerai mai? ( RanMasa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora