Capitolo 21

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"Mi concede l'onore di questo ballo? Signorina?", mi fece James tendendomi il braccio.

Guardai interrogativa David, che mi cingeva la vita con le braccia. Mi rispose sospirando "Se proprio devi"

Sorridendo, mi feci condurre da James al centro della pista. Eravamo al ballo d'inverno della scuola, io avevo il vestito nero che avevo preso con David.

"Lo sai che state benissimo insieme?", mi disse James mentre ballavamo.

Divenni un po' rossa in volto "Davvero?"

Annuì "Lui è diverso. Tu sei diversa. È come se insieme vi completate.. Siete due calamite, si muove uno, si muove l'altro.. È una cosa che non ho mai visto.. Tu sei sempre sorridente, lui è più ottimista.. Io credo che tu lo stia migliorando, Bea"

Abbassai lo sguardo "Tengo davvero a lui.."

Sorrise "Ci vedo benissimo, fidati"

Lui mi fece fare una giravolta "E' la mia vittoria.. E in vita mia ho avuto tante sconfitte.. Lui mi fa.. Sentire come nessuno ha mai fatto"

"Lo so, Beatrix". Rimanemmo un po' senza parole.. A guardarci.. James ormai era diventato come un fratello per me. "Tu faresti qualunque cosa per me, vero James?"

Rise "Ogni cosa, bambina mia"

Respirai a fondo "Allora puoi farmi un favore?"

"Di che si tratta?"

"Voglio che qualunque cosa succeda, tu stia vicino a David.. Ha bisogno di te..", dissi esitante.

Mi sorrise teneramente "Dovrei chiederlo io a te"

"E.. Un'altra cosa..", continuai. "Vorrei che.."

"Il tuo turno è finito, rosso", David diede una pacca sulla spalla di James, il quale si voltò sorpreso.

Gli sorrisi e stampai un bacio sulla guancia a David "Come sei fiscale"

James rise "Non intendo litigare con te, David. È tutta tua"

"Grazie", fece lui guardandolo andare via. Poi tornò a guardarmi "Rimani con me stanotte?"

Gli cinsi il collo con le braccia baciandolo "Anche tutta la vita"

"Sei così bella", disse non appena varcammo la soglia della porta di casa Castell. Si tolse la giacca del completo, e mi sciolse i capelli "Mi piaci troppo con i capelli sciolti"

Risi e giocai con i suoi capelli mentre si avventava sul mio collo "Non vorrai mica azzannarmi"

"Errato. Voglio mangiarti in un sol boccone", fece lui facendomi avanzare di sopra.

Chiusi la porta di camera sua dietro di noi e presi a baciarlo passandogli le mani sulla schiena. David mi trasportò sul letto liberandosi del vestito in quel momento di troppo, io gli slacciai la cravatta e gli sbottonai la camicia. Sembrava divertito "Come vorrei che fosse sempre così"

Risi staccandomi un attimo dalle sue labbra "Non è nelle tue capacità acquisite svestirsi? O poverino"

"Tu e la tua lingua", disse ridacchiando e affondandosi nel mio collo.

Circondai la sua vita con le gambe e gli presi le mani, lui proseguì con una scia di baci lungo la pancia, e risalì, guardandomi negli occhi. Si era liberato dei pantaloni, ed io rimasta solo in mutandine, per la prima volta non provavo vergogna "Sei così bella", mi accarezzò la guancia dandomi un attimo di tregua.

"Dimmi che rimarrai sempre con me", dissi io sospirando.

Mi ricoprì di baci piccoli e teneri "Rimarrò sempre con te, qualunque cosa accada"

Era raro che David faceva così il sentimentale, ridacchiai "Il David dolce è una cosa da festeggiare"

"Mi faccio schifo da solo", disse esplodendo in una risata.

Presi il suo viso tra le mani "Hai fatto uscire la parte migliore di me, David"

Sorrise, come solo lui sapeva fare, e poi mi baciò sulla punta del naso "Passerò alla storia"

E così, mi abbandonai a lui.

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