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La mattina successiva dopo aver avuto lezione fino alle tre di pomeriggio, mi sono messa subito a cercare un lavoretto che mi permetta di pagare la mia parte di bollette e il cibo.

Fortunatamente papà aveva già versato l'affitto per poco meno di un anno, quindi non me ne devo preoccupare.

Il problema maggiore è che sicuramente la gran parte dei lavori prendono molto tempo e riuscire a farlo combaciare con l'università è difficilissimo.

Sono già entrata in qualche bar della zona ma non avendo esperienze in questo campo mi hanno subito scartato.

Ormai è da più di due ore che giro tra le vie del mio quartiere alla ricerca di qualche cartello d'assunzione, ma sono appesi solo su bar che vengono scartati o da me perchè richiedono troppo tempo o da loro per la mia mancata esperienza.

Sinceramente sto perdendo un po' le speranze dato che ho attraversato quasi tutte le vie del quartiere. Spero vivamente di trovare qualcosa in questa zona, perchè spostarmi al di fuori, vale a dire perdere altro tempo, dato che ne impiego di più a raggiungere il luogo.

Alcuni minuti dopo trovo un cartello su una piccola libreria a venti minuti a piedi o a tre fermate di metro da casa, e decido di provare a chiedere.

"Buonasera" saluto educatamente entrando facendo suonare le campanelline attaccate sopra la porta.

Mentre aspetto di vedere qualcuno, do un occhiata anche in giro. Sembra proprio la biblioteca di You, una vecchia serie Tv, che ho iniziato a vedere durante il volo di ritorno in Russia, dato che mi era stata consigliata da mamma.

All'entrata ci sono degli stand bassi per i libri dove sono riposti principalmente bestsellers, mentre ai lati delle imponenti librerie appoggiate al muro.
Sul fondo, dietro la cassa posta al centro del locale, ci sono numerose file di librerie, che formano tanti piccoli corridoi.

Mi avvicino alla cassa e in quel momento esce dalle scale dietro essa, che ancora non avevo notato, un ragazzo con una pila di libri in mano.

Devo dire che è veramente bello... mulatto, occhi scuri e capelli ricci. Ha proprio il classico fascino del bel ragazzo di colore che ti mozza il fiato, perchè diciamolo molte volte loro sono cento volte più belli.

"Ciao, ti serve qualcosa?" domanda poggiando i libri sul primo tavolino che trova.

"Si, ho letto dal foglio sulla porta che cercate un assistente. Volevo chiedere se è ancora disponibile"

"Certamente, solo che adesso mio padre è uscito per delle commissioni e torna tra quindici minuti. Nel frattempo, se vuoi, puoi dare un occhiata in giro. Magari trovi qualche libro che ti piace"

"Si si, aspetto senza problemi. Comunque sono Sofia, prima non mi sono presentata" dico porgendogli la mano che prontamente stringe.

"Jackson" risponde sorridendomi.

Devo dire che fino ad adesso New York mi sta facendo incontrare soltanto bei ragazzi. In Russia molti erano inguardabili e tamarri, mentre qui sono tutti dei fighi pazzeschi!

"Cosa ti porta qui?" domanda mentre sistema i libri che stava trasportando in una delle librerie alla mia destra.

"Ho fatto arrabbiare mio padre e mi ha tagliato tutti i fondi. Quindi mi devo trovare un lavoro" rispondo un po' imbarazzata.

"Cattiva ragazza..." afferma sorridendomi ridacchiando.

"Così sembra" continuo prima di aggiungermi alla sua risata.

"Sei di New York?"

"No, sono russa ma ho vissuto fino a dodici anni a Los Angeles. Adesso sono tornata per studiare"

Due anime distanti... forse non troppo (incompleta)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora