Papà

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Si chiama effetto farfalla.

Una farfalla, in un luogo chissà dove nel mondo, sbatte le ali provocando una piccola corrente di aria che si propaga e propaga, diventando sempre più grande fino a diventare, in un qualche altro luogo del mondo, un enorme e distruttivo tornado. Un'azione così piccola, così semplice, così normale che crea una catena di eventi che porta ad un finale enorme e, spesso, tremendo.

È difficile da credere che una sola azione possa causare delle grandi ripercussioni. Che quella azione, se non fosse avvenuta o se fosse avvenuta in un altro momento, avrebbe portato ad un finale molto diverso. Ma è così. Perché nessuno si rende conto dell'impatto che ha sulla vita di una persona o su una sua decisione.
Spesso, quando qualcosa non va ci chiediamo dove abbiamo sbagliato. Quando una presentazione a lavoro va male ci chiediamo che cosa abbiamo sbagliato, quale parte della presentazione non fosse fatta bene, in che cosa abbiamo peccato nel discorso, su quale punto non siamo stati convincenti. Ma se invece, l'unica cosa andata storta fosse stata un caffè? Avete mai pensato a questa ipotesi? Avete mai pensato che, magari, la presentazione è andata male perché la segretaria del capo ha messo troppo zucchero nel suo caffè mettendolo così di cattivo umore? Talmente tanto da non accettare la vostra proposta benché fosse ben esposta? Una piccola cosa, come un cucchiaino in più, un granello in più di zucchero e bom. Il lavoro di un mese rovinato.

Il battito di ali di una farfalla che distruggerà un'intera città. Una porta sbattuta che convincerà il ragazzo più fragile di una cittadina ad andarsene. Piccole cose che hanno un finale enorme, inaspettato, non voluto.



























Quando Liam arrivò alla stazione non c'erano molte persone. Non c'era da sorprendersi, infondo era piccola stazione in una piccola città dispersa nella campagna. Poche persone scesero a quella fermata, la maggior parte erano diretti Hoolen, che sarebbe stata la fermata successiva.

Quando Liam scese dal treno, insieme a poche altre persone, la stazione era praticamente deserta. Il sole era alto nel cielo e davvero caldo, come il classico sole estivo di inizio agosto, tanto che Liam si pentì di aver indossato la giacca di jeans. Con lui scese anche una ragazza dai riccioli scuri e cuffie alle orecchie ed una donna anziana accompagnata da quello che doveva essere suo figlio dato come la sorreggeva, aiutandola a scendere dal treno senza farsi male, con preoccupazione e affetto. 

Liam osservò con nostalgia quella scena, ricordando di come il suo patrigno aiutava sempre la nonna di Liam a scendere le scale ogni volta che incontravano una rampa.
Quando il lupo tornò a concentrarsi su quello che era venuto a fare lì, si sistemò meglio il borsone in spalla e prese a camminare verso l'uscita della stazione, seguendo i cartelli. L'orologio, proprio sopra alla porta che portava dal binario al dentro della piccola stazione, indicava che erano quasi le dieci del mattino.

Aveva dovuto prendere ben 3 treni per raggiungere quel paesino. Due per raggiungere l'Alabama ed uno per raggiungere quel luogo. Ma non era stato un problema. Aveva passato i minuti di attesa tra un treno e l'altro nei fast food 24h vicino alle stazioni, che per qualche motivo si trovavano sempre. Ma non era stato tanto male. Aveva ordinato caffè e un po' da mangiare, non toccando mai il suo telefono. L'aveva spento mentre era sul primo treno dato che, in meno di un'ora, aveva ricevuto quasi cinquanta chiamate da parte di Theo e altrettante da parte del suo migliore amico successivamente. Sapeva che sarebbe successo. Tempo che qualcuno si accorgesse della sua scomparsa e avrebbero cominciato a tartassarlo di telefonate.

Così aveva deciso di spegnerlo. L'avrebbe riacceso solo quella sera, al massimo, in caso di necessità anche se da quel poco che aveva visto tutti i messaggi dicevano più o meno la stessa cosa ossia dove si trovasse. Prima di spegnerlo però aveva mandato un messaggio a Mason dicendogli che stava bene, che doveva fare una cosa e che sarebbe tornato presto. Non poteva scomparire così, non in una situazione come quella. Sapeva che, se non avesse risposto qualcosa, avrebbero anche potuto pensare che fosse stata opera dei cacciatori.

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