Pov Hilde
"Ma come avete fatto ad ignorarmi?" dico con imbraccio i miei figli "è stato difficile, perché ogni volta che ti incontravamo non potevamo salutarti ed era bruttissimo, non abbracciarti, salutarti niente... e ti dovevamo ignorare sia perché non ricordati Daniel e lui non voleva farti stare male, se lo ricordavi o qualsiasi cosa, che riguardava noi e lui, e sia i tuoi fratelli ci hanno avvertiti subito, come sono entrati nella gang, che non dovevano avere contatti con altri membri della loro famiglia, ma sopra tutto con la loro sorellina, quando ci ha detto il nome, eravamo super contenti che forse ci potevamo parlare anche se rischiavamo tutto, ma fin dalla prima volta che sono entrati nella gang, loro ci hanno portato a casa e niente ti dovevamo ignorare, ci dovevamo nascondere, non ti dovevamo vedere, loro non sapevano che ci conoscevamo..." "no infatti loro non sapevano nulla, ma da ieri sanno tutti, quindi da adesso per favore non mi ignorate più, e orami ricordo anche Daniel quindi, ma sopra tutto mi ricordo di te e di loro" dico sorridendo hai miei gemellini "ed è bellissimo" dice Justin abbracciandomi, e poi baciando sulle loro testoline i figli, "Justin voglio farmi conoscere alla mia famiglia, credo che ne abbiano diritto" "lo credo anche io, e credo che sia arrivato proprio il momento" "ma come faccio? sono incazzati con me, sono scappata di casa" io sento il mio cellulare squillare e dico "ma che mi squilla il cellulare" "si ti squilla da quando è arrivata mamma, non fa altro che squillare sia per la suoneria e messaggi" "e io non ho sentito nulla, mi potevi avvertire" "no, eri cosi presa dal momento che non te ne sei accorta, e no non ti potevo avvertire mi stavo godendo il momento" "oddio saranno loro, tienili prendili" lui prende mio figlio e io prendo il mio cellulare, e accetto subito la chiamata di Muse.
"Si pronto Muse dimmi" "dove sei finita? ti stiamo cercando per tutto il vicinato, Lee ha buttato giù la porta, ha visto che non c'eri e che eri scappato, e nero torna da noi ti ammazza" "fermatevi, tornate a casa, adesso arrivo fai comodare tutti che vi devo parlare" e attacco, "mi vogliono ammazzare" dico guardando Justin "non mi dire che ti spaventato cosi tanto, non mi dire che ti sei spaventata per così poco, la vecchia te non lo sarebbe" "infatti non lo so, mi spaventa di più entra e con una figlia, dopo tutto ciò che ho detto e poi mi hai sentita ho detto di farli accomodare, c'è ti rendi conto che noi come entriamo abbiamo gli occhi di tutti puntati su noi 4" "lo so, ma devi è giusto cosi" "io credo che sia giusto, che lo sappiano e che ci sono anche i nostri amici" "se intendi la gang, lo sanno Hilde lo sanno tutti, anche i tuoi fratelli sanno che ho due figli, ma non sanno chi è la madre" "e tutti gli altri?" "si, solo i tuoi fratelli non lo sanno, quindi dai su coraggio e andiamo, voglio vedere la vecchia te con la sua forza" "ma andiamo a piedi?" dico quando mi tira con due figli in braccio per camminare.
"Si" "e se li incontriamo" "meglio no?" "no, ti prego non ho voglia di camminare andiamo con la macchina e poi non mi fido di farti camminare con due figli, ti prego" lui mi guarda non mi risponde e continua a camminare e poi dice "dai su forza cammina davanti a me, non ti preoccupare noi tre ci facciamo sempre una camminata insieme, e ci sono abituato a camminare con loro due in braccio e poi qui tutti mi conoscono e non li tocca nessuno puoi stare più che certa" io annuisco e cammino dritta avanti a lui, e spero di non incontrare i miei fratelli.
"Visto ci abbiamo messo poco, e non li abbiamo incontrati" dice una volta davanti casa mia io annuisco ancora, prendo il mio cellulare e chiamo Muse "dove siete?" "a casa" "che fate?" "siamo qui tutti seduti come hai detto tu!" "davvero? è la prima vola che mi ascoltate e fate una cosa che vi ho chiesto" "no l'abbiamo fatto solo perché prima volevamo ascoltare cosa di nuovo ci dovevi dire e poi ti ammazziamo comunque" "si grazie Lee, siete tutti tutti?" "si" dice lui e poi continua "c'è la mamma, ci sono gli zii, e le ragazze, giusto non dovevamo essere tutti, ah abbiamo fatto come ci hai detto solo perché speriamo che racconti tutto alla mamma" "lo faro, come entro gli dirò tutto" "tutto, tutto" dice ancora lui, dalla finestra vedo che si è allontanato e dico "no, non le dirò che mi drogo, che non vado a scuola che faccio la troia ecc..." "cosa gli vuoi dire allora?" "quando vengo vi dirò ciaoo" vedo che torna da gli altri guardo Justin "vorrei la tua mano, ma hai i miei figli in braccio e non voglio farli cadere" "io li tengo con il braccio, prenditi un attimo la mano non ti preoccupare" mi stringo la sua mano la fra la sua, mi stampa un bacio in fronte e cammino, mi frugo fra le tasche, ma non trovo la chiave.
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dov'è la felicità? forse dietro l'angolo?
FanfictionChrlotte Alessandra è la migliore amica di Alaska Giulia quest'ultima, dopo l'ennesima litigata con l'ultimo compagno ha deciso che è tempo di tornare, alla sua vita, nella sua vecchia città, dalla sua migliore amica che l'ha invita ad andare a...