Inizio

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Non sono una ragazza molto aperta...faccio fatica a fare amicizia è per questo che nella vecchia scuola mi prendevano in giro,mi chiamavano "Quella strana"mi ero stancata di sopportare tutte quelle prese in giro...non potevo sopportare di stare in quella città neanche per un altro secondo.
Tanto non avevo amiche di cui potevo sentire la mancanza,ero sola.
Implorai mia mamma di andarcene via...ah quasi dimenticavo...io sono figlia unica,vivo con mia mamma e mia nonna.
Mio padre morì un mese prima che io nascessi...forse con un padre sarei stata più normale,mi sento fuori posto.
Tutte quelle famiglie felici...una madre un padre e i figli,sarebbe stato bello essere normale...ma in fondo io non avevo mai conosciuto mio padre e non si può avere la mancanza di qualcuno che non si è mai conosciuto.
La pregai in tutte le lingue che conoscevo...e alla fine riuscii a far cambiare idea a mia mamma.
Era il 13 dicembre.
Quella mattina mia mamma piombò nella mia stanza urlando di alzarmi...presi il telefono e lo accesi,vidi l'ora:
13 DICEMBRE
Ore: 03.17
Dopo aver dato un'occhiata al telefono guardai fuori dalla finestra per cercare conferma del ora letta.Era tutto nero con degli schizzi di luce qua e là che illuminavano il cielo come delle candele accese in una camera buia.
Dopo aver guardato fuori dalla finestra schizzai fuori dalle coperte e appoggiai i piedi nudi sul pavimento ghiacciato della camera,a quel punto saltai verso mia mamma per chiederle perché mi aveva svegliato così presto.
Mi disse con voce roca e assonnata"oggi partiamo Livia...lo so...lo so avrei dovuto dirtelo prima ma volevo fosse una sorpresa,prepara tutto alle 9.00 il nostro aereo partirà...ma dovremmo essere fuori casa per le 8.00 così non rischiamo di perdere l'aereo"le risposi con tono acido"ma i mobili tutte le mie cose...?"non mi lasciò finire che invasero la nostra casa due grossi ragazzoni...la mamma ordinò di prendere tutti i mobili e caricarli sul camion.Osservavo incredula i due ragazzi che sollevavano tavoli e armadi come fossero cuscini.
In poche ore la casa era smantellata.Avevo l'ultima valigia da riempire e mi resi conto che non avevo portato nessun mio abito,così presi tutti i vestiti che possedevo e li misi a forza nella piccola valigia.
Entrai in bagno mi lavai la faccia presi lo spazzolino e iniziai a strofinare...iniziai a districare i capelli con la spazzola.
Mi misi le uniche cose che avevo lasciato fuori dalla valigiaie,mi guardai allo specchio e scesi le scale per poi arrivare in soggiorno dove c'erano mamma e nonna con le loro valige che mi aspettavano per partire.

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