Eighth Part

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Frase di inizio capitolo: il sorriso è l'arma più potente che abbiamo

Sono le 8:40 di sabato 18 ottobre e sono sveglia da ben 50 minuti. Mi sono svegliata così presto per fare i compiti che non riuscirò a fare stasera, dato che sono costretta ad andare al pub. Mi hanno richiesto di cantare vari canzoni e le M&M mi hanno obbligato ad accettare di cantarle tutte, anche se ritornerò al college senza voce...
Ho appena finito matematica e, dato che non mi va di ripassare adesso scienze, mi dirigo verso lo scaffale dei libri per prendere il libro di letteratura inglese, anche se sono compiti per giovedì. Appena poso il libro di matematica sento bussare alla porta. Chi verrebbe alle 8:45 di mattina a bussare alla mia porta? Lena? Credo di si
Non curante del fatto che indosso un pigiama abbastanza largo di un verde pastello con cactus Kawaii, pantofole a forma di panda e una cipolla fatta malissimo, apro la porta ritrovandomi un Dylan O'brien con un pigiama rosso e blu, con infradito nere e i capelli tutti scompigliati che lo rendono carinissimo. In tutta la settimana non mi sono mai ricordata di chiarire l'argomento Matt, e quest'ultimo mi è sempre girato intorno. Dylan mi squadra dalla testa ai piedi per poi sorridere dolcemente, e io ricambio

Dylan: carino il pigiama
Sarah: buongiorno anche a te, Dylan
Dylan: buongiorno
Sarah: perché alle 8:45 di mattina vieni a bussare alla mia porta?
Dylan: mi sono svegliato per un incubo e non sono riuscito a riaddormentarmi. Ero tutto solo quindi volevo svegliare Amelia e Lena per stare un po' con loro, ma poi ho sentito dei libri che cadevano da questa stanza e mi sono detto 'perché rompere a Lena e ad Amelia se ho Molly sveglia' ma, come vedo, non è Molly che ha fatto cadere i libri
Sarah: eh, già. Mi sono svegliata presto per fare i compiti ma se ci sei tu che mi vuoi rompere non potrò farli ne adesso ne stasera
Dylan: si, ma mi stavo chiedendo se per caso sei libera ora
Sarah: apparte il fare i compiti, sono libera
Dylan: mi stavo chiedendo se...si, insomma...se ti va di passare del tempo con me. Magari facciamo colazione e poi usciamo dal college per farci un giro. Poi pranziamo e verso metà pomeriggio, tipo le 4:00/5:00, ritorniamo qui per prepararci e andare insieme agli altri al pub. Ovviamente se ti va di uscire con me

Eccola di nuovo. La sensazione di mille farfalle nello stomaco, di sudare a freddo, di non avere più ossigeno nei polmoni.

Dylan: ehi! Sarah? Sei viva? Sarah?!
Sarah: si, che c'è?

Dylan inspira e sembra rilassare le spalle per poi sorridere sollevato

Dylan: capisco che non ti va di uscire, ma almeno dimmelo. Non mi far preoccupare cos-
Sarah: no no, ceh si mi va. Mi va eccome! I compiti possono aspettare, no?
Voce alle spalle: cosa può aspettare?

Sia io che Dylan ci giriamo verso la direzione da dove proviene la voce, vedendo una Molly molto assonnata ma che si rianima vedendo Dylan accanto a me sullo stipite della porta. Mi rigiro verso Dylan e lui indietreggia di poco dato che si sporse per vedere chi si era appena svegliato alle mie spalle

Dylan: bene, allora appena hai finito di prepararti scendi. Ti aspetto nella biblioteca nell'area lettura, okay?
Sarah: oh, okay
Dylan: ah, e portati un costume da bagno
Molly&Sarah: un costume?!

Mi rigiro verso Molly, che sta ancora ascoltando la nostra conversazione, e la fulmino con lo sguardo. Lei sbuffa, si alza dal letto e si dirige verso il bagno. Rivolgo nuovamente la mia attenzione a Dylan e gli richiedo:

Sarah: un costume da bagno?
Dylan: si

Schiocco la lingua e richiedo incredula

Sarah: un costume?
Dylan: mmh-mmh
Sarah: da bagno?
Dylan: esatto
Sarah: in metà ottobre?
Dylan: eh già 
Sarah: okay...
Dylan: a dopo

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