Le due settimane

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Louis stava ancora correndo sotto la pioggia che non voleva cessare, si sentiva ferito, quelle parole gli risuonavano ancora nella testa. pensò che fosse sbagliato, non era giusto nei confronti sia di Louis che dopo veramente tanto era felice e sia per Harry che aveva messo impegno nel preparare tutta la faccenda.

Louis si guardò dietro e finalmente aveva seminato Harry, sapeva benissimo che scappare da lui non serviva e anche perché non era stata colpa del riccio, ma non voleva parlare.

arrivò alla fine della strada dove si affacciava sulla grande distesa d'acqua, era abbastanza alto e il mare parecchio agitato che sbatteva contro le pareti di cemento poste davanti al ragazzo.

louis si sedette sopra  facendo penzolare i piedi nel vuoto, si lasciò andare in un urlo straziante, un urlo pieno di rabbia e dolore, louis non aveva dimenticato nulla di quello che gli era successo negli anni, la morte dei genitori, Harry che si era staccato da lui, l'alcol, aveva solo accumulato tutto ma a quanto pare questa cosa del padre di Harry era la goccia che  ha fatto traboccare il vaso.

" perché dio? perché mi stai facendo questo?"

Queste erano le uniche parole che si ripeteva dentro di se

Non smetteva più di piangere, ormai gli occhi erano diventati Rossi sangue.
Tremava per il freddo ma pensò che quello non era nulla in confronto all'uragano che aveva dentro.

"LOUISS!!" Grida Harry
Non voglio girarmi, l'acqua sotto di me è parecchio movimentata.

Mi alzo in piedi e mi metto a limite del bordo

"Cosa stai facendo Louis scendi"

"Non voglio buttarmi Harry, ma cosa ci ha portato a stare insieme?"

"Che vuoi dire?" La faccia di Harry era visibilmente confusa

"Voglio dire.. da quando le nostre vite sono cambiate è successo di tutto.. alcune cose non hanno portato al bene, noi due siamo la causa di tutto questo."

"Continuo a non capirti, stai dicendo che stare con me è una brutta cosa?"

"Non ho detto questo" intanto cammino avanti e indietro, rimanendo sul bordo, mi fa sentire quel brivido di sfida, cercando di rimanere in piedi in equilibrio, tra la vita e la morte.

"Ho detto solo che tante cose non stanno andando come avevo immaginato, vivere la tua vita è difficile, non possiamo nemmeno andare in giro insieme, dobbiamo andare in posti nascosti per non farci vedere, sennò pensano che stiamo insieme, che in fondo è la realtà.. tu credi che io possa farcela.."

"Certo che puoi e ti prego scendi da lì"

"No e comunque non credo proprio Harry"

"Tu si che ce la fai, guardati Louis, hai passato mille cose e sei ancora in piedi, hai anche dubbi?"

"Ascolta" scendo dal muretto e mi avvicino a lui "tu pensi che io possa fare così tutta la vita? Andare in giro come se non fosse nulla, comportarci da estranei sennò la tua manager ti punisce?
Io non posso abbracciare, baciare, o tenere per mano il mio ragazzo non che ormai mio marito perché delle stupide persone non accettano questa cosa.. com'è possibile che a te vada bene? Non hai bisogno di questo lavoro per sopravvivere, ti hanno tolto tanto, ti hanno cambiato Harry, e non mi dire che eri tu a volerlo perché non ci credo!!"

Lo guardo negli occhi dicendo tutto questo, qualcosa brucia dentro di me, è un misto di rabbia e delusione, non avrei voluto scegliere proprio questo giorno per dovergli dire tutto ciò, ma la cosa è venuta fuori sola.

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