¹⁶Drag me down¹⁶

52 1 0
                                    

Miranda

"Mirandaaaaaaaaaaaaa"
"Noaaaaaaaaaaaaaaaah"
"Uhm che?" Ho detto contemporaneamente al ragazzo di fianco a me stropicciando gli occhi e aprendo la bocca in un grande sbadiglio.
"Svegliaaaaaa"
Ho iniziato a riconoscere le voci degli amici di Noah e sua sorella.
"Uhm che ore sono?"
Ho detto ancora scombussolata.
"Le undici e mezza"
"Ma... Alle dodici non dobbiamo andare al club di poker?"
"Esattoooooo!!! Ora slegate le vostre mani piccioncini e svegliatevi"
Oddio
Avevamo davvero le mani intrecciate.
Sono arrossita e ho lasciato quella mano , per poi staccarmi da lui ancora rossa come un pomodoro.
Ho sentito Noah muoversi di fianco a me e ci siamo alzati contemporaneamente , ancora un po' stanchi , dal divano.
"Muoviamoci"
"Sì , perché non ci avete svegliati?"
"Lo stavamo cercando di fare da mezz'ora ma dormivate come sassi!"
"Ok Finn , voi tornate pure a casa .
Grazie di averci svegliati"
"Di niente! Ciaooo"
Ci siamo cambiati di fretta e siamo corsi fuori casa , dritti al club.

Y

Cazzo ma non è possibile però!
Quella nuova mi sta sui coglioni!
Cioè già Agatha rompeva le palle ma quella mi rovina gli affari!!!
Sì , la nuova giocatrice è così brava che quando viene vince sempre.
Poi si porta quei due mocciosi che, cazzo , fanno troppe domande.
So esattamente chi sono e mi dà fastidio che gironzolino qui senza problemi.

Noah

Abbiamo novità a quanto pare
È confermato che Agatha sia stata avvelenata e che il veleno sia stato messo nel suo the.
Non sappiamo ancora chi sia stato però abbiamo molti sospetti.
Oggi la nostra finta mamma ha battuto tutti di nuovo e gli avversari sembravano molto scocciati, alcuni furiosi.
Alla fine è solo un gioco , no?
Comunque mi facevano quasi paura ma Miranda mi rassicurava.

Miranda

Ok sembravano tutti incazzati dell'ennesima sconfitta.
Non li biasimo , anch'io sono molto competitiva.
Però non avevo paura di loro , insomma non ero una ragazzina sola e indifesa.
Poi avevo Noah , che mi metteva sicurezza anche se sembrava fosse il contrario.
In ogni caso abbiamo fatto qualche domanda e le risposte sono state interessanti.
A quanto pare a vincere sempre prima dell'infiltrata  era proprio la zia e prima ancora una certa Margaret .
Margaret aveva un'aria tutta elegante e raffinata.
Portava maglietta e gonna nere , con un maglioncino rosso abbinato al rossetto messo e un foulard grigio attorno al collo.
Era davvero brava a bluffare e a nascondere i suoi pensieri ma sembrava sempre così sicura di vincere.
Eppure ultimamente non succedeva.
Alla fine della partita si è avvicinato a noi un uomo alto e abbastanza robusto , vestito di grigio.
"Salve , sono James Morgan , mi occupo degli affari di questo posto."
"Salve!"
"Volevo scambiare due parole con Luana."
Era proprio il nostro capo.
Che ansia.
È tornata e ci ha detto che con lui ha parlato di scommesse.
"Oddio , ma vere? Con i soldi?"
"Sì , vorrebbe essere il mio manager"
"Hai accettato per scoprire di più?"
"No.Ho registrato la conversazione così la potrò dare alla polizia.
Ho fissato però un incontro per dopodomani pomeriggio per discuterne.
Controllerò se a casa sua non ci sono veleni o altro di sospetto."
"Va bene"
"Sei già andata nella vecchia casa?"
"Oh scusa! Me lo sono dimenticata di nuovo!"
"Ma è da una vita che ci devi andare!"
"Va bene lo farò oggi. Prima di andare vado un attimo in bagno"
Non era la mia prima volta lì ma non avevo mai avuto la necessità di usarlo , di solito la facevo prima di uscire ma non avevo avuto tempo.
Sono andata dritta e ho trovato due porte.
Non sapevo quale delle due fosse il bagno quindi ho aperto quella a sinistra.
Mi sono ritrovata in un piccolo vicolo al freddo.
Brrr avevo aperto la porta di uscita sul retro.
Ho sentito una voce però e ho voluto ascoltare.
Una signora stava parlando al telefono.
"Nooo non capisci! Come faccio senza di lui? Mi ha rimpiazzata di nuovo! Ho bisogno di una nuova tecnica per barare o non guadagnerò un soldo!"
Avevo registrato tutto.
Ho guardato meglio chi fosse la signora.
Era Margaret!
Possibile che fosse lei l'assassina?
Sì, era probabile , ma non dovevo saltare a conclusioni affrettate.
Ho mandato la registrazione a Luana, sono andata in bagno e sono tornata in sala da lei e Noah.
Ho raccontato tutto , Luana ha accompagnato me e Noah nella vecchia casa di Agatha e ci ha lasciati lì.
Nella via della graziosa casetta c'erano davvero pochissime auto parcheggiate, la più vicina era una di quelle super costose veloci e nere(un po' strano per una via abitata quasi solo da anziani).
Ci siamo fermati davanti alla porta.
Noah mi ha guardata con tono dubbioso dicendo " Pronta? Sicura di volerlo fare?"
"Sì , entriamo prima che cambi idea."
E così sono entrata , con il mio cavaliere a proteggermi e darmi sicurezza.

Noah

La casa di Agatha era proprio nello stile della zia.
Una volta aperta la porta ci ha colpiti un'esplosione di colori.
Ogni singola parte dell'abitazione era composta da colori vivaci e l'atmosfera era allegra.
Solitamente quando si pensa a agenti segreti o cose del genere vengono in mente persone in smoking bianco e nero tutto il tempo manco fossero pinguini , con gli occhiali da sole in pieno inverno e una valigetta nera .
Se davvero fossero così si riconoscerebbero subito quindi non ne vedo il senso.
Infatti zia Agatha sembrava tutto tranne un agente segreto.
Non era per niente riservata , diceva tutto quel che le capitava per la testa , chiacchierava tanto e amava fare giochi di qualsiasi tipo.
Nessuno avrebbe mai detto che potesse avere segreti così grandi .
Miranda si è fiondata in cucina , la sua parte preferita della casa della zia , il luogo dove cucinavano insieme allegramente.
Io intanto ho iniziato a osservare attentamente ogni dettaglio dell'atrio , ma niente sembrava sospetto.
Poi ho visto Miranda scoppiare in lacrime e sono corso ad abbracciarla.
"Guarda questa foto..."
Eravamo io Miranda e la zia , tutti sporchi di pittura , con in mano un dipinto che Leonardo Da Vinci non avrebbe fatto meglio raffigurante noi tre con dei grandissimi sorrisi.
Era appesa lì in cucina ed una lacrima è scesa anche a me al ricordo di quel magnifico giorno.
"Te lo ricordi?"
"Sì , Mira , benissimo"
"Avevamo sei anni"
"Già , ed eravamo già degli artisti grandiosi!"
"Sì"
"Comunque ora iniziamo a cercare , facciamolo per Agatha"
"Sì sì  certo"
In cucina non c'era traccia di cibo o bevande avvelenate , così siamo passati al salotto.
Siamo andati in giro per tutto il primo piano senza trovare niente , così siamo poi saliti al secondo.
Miranda è andata nella camera da letto , io nel bagno (chi può mai sapere dove si potrebbero trovare indizi utili).
Come immaginavo nella toilette non c'era niente di strano , solo profumi da signora , saponette rosa  e tante altre tipiche cose da bagno.
Ad un tratto , mentre stavo uscendo dalla stanza , ho sentito un rumore.
Anche Miranda doveva averlo sentito , perché è arrivata velocemente verso di me preoccupata.
"C'è nessuno?"
Ho detto come se qualcuno mi avrebbe potuto rispondere.
"Sicuro se c'è un assassino ti risponde."
"Trovato niente?"
"In realtà c'è una cosa un po' strana...
Nell'armadio manca il suo vestito preferito ...
Non ce l'aveva quando l'hanno trovata morta, quindi non capisco dove potrebbe essere."
"Magari da qualche parte in giro ?"
"Uhm lo sai com'era la zia , sempre così ordinata , soprattutto con le cose a cui teneva"
"Sì hai ragione , poi magari cerchiamo meglio insieme .
Ma prima hai sentito anche tu il rumore?"
"Sì, ma pensavo l'avessi fatto tu"
"Eh no, sembrava venisse dallo studio"
Mi sono girato nella direzione da cui era venuto il rumore e mi è sembrato di intravedere , attraverso la porta socchiusa , qualcosa o qualcuno muoversi.
Allora mi sono avvicinato cauto, ho sentito un altro rumore così ho aperto la porta di scatto pronto a sorprendere qualche ladro .
La stanza però era vuota .
La finestra però era socchiusa , quindi ho guardato al di fuori e ho visto un suono entrare in una macchina nera che è partita ad alta velocità.
"È fuggito"
"Già , ma questo ci dice che qui c'era qualcosa di importante che dovevano eliminare o magari controllare ."
"Giusto , cerchiamo"
Sulla scrivania c'era un quadernino , ma era completamente bianco e le prime pagine sembravano essere state strappate.
L'ho passato a Miranda e lei ha guardato un attimo il vuoto , poi ha detto:
"Ma certo!Hai un pastello?"
"Secondo te io mi porto in giro pastelli?"
"Ok ci penso io"
Ha aperto l'armadio della cancelleria e tra tutti quegli scaffali ripieni di colori ha preso dei pastelli a cera.
"Non so se funzionerà ma l'ho visto in qualche film o serie tv"
Ha passato il pastello su un foglio del quaderno , che ha rivelato delle scritte.
"Siiii "
"Non capisco"
"Aveva scritto qualcosa sulla pagina prima a questa e , avendo calcato , sono rimasti i segni su questo foglio"
"Forte!"
Ma le parole di Agatha non avevano senso.

Miranda • Life Is A Song - With Noah Schnapp And Millie Bobby BrownDove le storie prendono vita. Scoprilo ora