Dovevo cercare di capire meglio,avevo bisogno di parlare con Jared.
Ero arrabbiata un po con tutti,il mio corpo mi diceva di restare esattamente lì dov'ero,fuori scuola,ma la mia mente mi diceva di correre da Jared,e così feci.
Ero delusa con tutti,e sopratutto con me stessa,ma in quel momento mi importava solo di Jared.
Lo cercai e chiamai per delle ore ma senza alcun risultato,e quindi esausta da tutto ciò,andai a comprarmi un pacchetto di sigarette nel bar in cui eravamo stati insieme qualche giorno prima.
Vidi una sagoma in penombra,di spalle,troppo familiare per i miei gusti,mi avvicinai a lui,con le mani che tremavano e con un filo di voce riuscì a bisbigliare uno 'scusami'
Appena si mosse per girarsi verso di me e guardarmi negli occhi mi venne un colpo al cuore.
'Non pensavo che non ricordassi nulla' mi disse guardandomi i jeans neri.
Ero davvero esausta di tutta questa situazione,e non volevo fare altri giri di parole.
'Raccontami tutto' gli ordinai.
Per me era importante,era importante sapere cosa avessi fatto.
'Noi non saremo mai amici' esordì.
'Lo dicesti tu prima di baciarmi' continuò
'Non c'è tanto da raccontare,eri ubriaca,e quello che succede quando si è ubriachi non conta' disse freddo.
'Anche se non ricordo niente Jared,per me è stato importante,è stata la mia prima volta' dissi arrossendo.
'Jamie,tu mi piaci dal primo anno di liceo,ti ho sempre guardata mentre ridevi,parlavi o facevi altro con i tuoi amici,e quella sera poteva essere la sera più bella di tutta la mia vita,ma poi quella frase mi lacerò il cuore,ti odio ancora per questo.' Mi disse portandosi una mano dietro al collo.
Ero davvero scioccata dalla sua confessione,finalmente Jared iniziava ad aprirsi e a raccontami qualcosa di sè.
'Non odiarmi jar,ti prego non farlo.' Gli ordinai
Non so perché gli dissi questo,lo conoscevo da ben poco,ma alla fine era vero,non volevo che mi odiasse.
Andò via,lasciandomi sola in quel bar,lo seguì fino a fuori dove dopo qualche minuto passato a girare trovo pace sedendosi su un tavolino di legno.
'Io ero lì ferma,pietrificata nel guardarlo mentre fumava,era così calmo ma agitato nello stesso momento'
'Non sono alla tua altezza,tutto qui' disse tutto d'un tratto.
'Cosa?' domandai
'Tu vieni da una famiglia ricca,hai una casa enorme,hai buoni voti a scuola,gli amici non ti mancano e sei bellissima' disse tra un tiro e l'altro,come se la cosa non gli importasse.
Non riuscivo a capire perché lui non potesse essere alla mia altezza allora continuai
'non capisco'
'Sai jam quando si è ubriachi si dice sempre la verità,e tutto quello che io ho detto è uscito dalle tue labbra,ti ho aspettato per così tanto tempo e adesso ti odio.'
Devo dire che la cosa non mi scioccava molto,sono sempre stata una ragazza con la puzza sotto il naso una principessina 'so tutto io' o 'nessuno è meglio di me' ero conosciuta anche per questo e non so perché proprio grazie al mio carattere tutti volevano essermi amici,anche se devo dire che a volte con chi volevo sapevo essere 'normale'.
Feci per avvicinarmi a lui,ma lui andò via.
Così chiamai Lily,non ero arrabbiata con lei,non ero più arrabbiata con nessuno,se non con me stessa,avevo solo voglia di vederla,ma si era fatto tardi,così decisi di tornare a casa.Erano circa le 10PM ero a casa sul divano aspettando che finisse la mia serie tv preferita per andare a dormire,ma ero stanca così feci per andare di sopra.
'jam dove vai?' Domando mia madre
'A letto mamma' risposi annoiata
'Tieni,le chiavi della tua auto,non voglio che mia figlia si faccia vedere in un autobus'
In un primo momento fui felicissima,ma poi pensai a Jared e a quello che mi aveva detto il pomeriggio stesso.
'Grazie mamma,ma credo che per andare a scuola prenderò ancora l'autobus,adesso vado notte'
Non le detti il tempo di replicare.
Durante la notte mi arrivo un messaggio.
Da Jared:'adesso il dolore invade anche il mattino'
A Jared:'jar sono le 3 del mattino!'
Risposi e posai il telefono ai piedi del letto.
Ripresi il telefono per controllare l'orario,e trovai un'altro messaggio.
Da Jared:'ti va di andare a fare un giro?'
A Jared:' adesso?è la scuola?'
Da Jared:'la sciamo perdere la scuola che ti porto a vedere l'alba.'
Sorrisi a quel messaggio,e senza darmi il tempo di replicare scrisse:'Preparati che arrivo!!'
Era primavera inoltrata e quindi decisi di indossare un paio di pantaloncini a vita alta con delle adidas bianche nere e d'orate e una maglia nera,i capelli li avvolsi in modo abbastanza distratto con un pinza,lasciando solo due ciocche d'avanti.
Dovetti aspettarlo alla mia finestra,perché se fossi uscita per la porta d'ingresso mia madre se ne sarebbe accorta.
Sentì lanciare qualcosa dalla finestra,era Jared che lanciava le ciliegie cadute dall'albero.
'Hey giulietta scendi tu o salgo io?'mi disse ironizzando.
'Un secondo che scendo.'dissi ridendo.
Una volta scesa lo abbracciai e quando ci staccammo mi disse:'sei ancora più bella illuminata dalla luce della luna.'
Mi riportò tra le sue braccia.SONO TORNATAAAAAAAAAAA.
SCUSATEMI DAVVERO,MI AVETE MANDATO UN CASINO DI MESSAGGI CHIEDENDOMI DI CONTINUARE,AVEVO AVUTO UN BLOCCO MA ADESSO SI È RISOLTO,È CORTO LO SO E NON È UN GRAN CHE MA STA ARRIVANDO DI MEGLIO‼️
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7:45 || crookids
FanfictionJamie ha 17 anni, è la ragazza più ricca e popolare della sua scuola,ha una vita perfetta,ma solo dopo una festa finita male la sua vita inizierà a cambiare. Si trova spaesata perché non ricorda nulla,tutti sanno qualcosa che lei non sà e che a quan...