DUE

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" E che la gente non crede mai troppo, e le parole trovano il tempo che possono, che non puoi morire due volte di seguito , che se fuori piove, io dentro nevico "

Tirava le marce una dopo l'altra, lo faceva per sentire il rombo della sua Kawasaki risuonare per le strade della città, gli piaceva pensare che qualcuno lo avesse riconosciuto dal rumore che faceva scoppiettare la marmitta .
Mise la freccia e girò a destra, dove un grande cancello automatico cigolava nell'aprirsi, svelto girò la chiave per spegnere la moto, prima che qualcuno lo sentisse rincasare a quell'ora .
Abitava in collina, a dieci minuti dal resto della città, mentre scese si soffermò a guardare quelle luci sotto di lui, poteva vedere tutto e questa sensazione gli era sempre piaciuta, si sentiva importante, un gradino sopra tutti. A spinta accostò il suo gioiellino al muro e con delicatezza fece girare la chiave nella serratura , appena mise la punta del piede in casa, una abat-jour si accese " Davide sei tu ?" , alzò gli occhi al cielo , " Ehi mà sono io, vado a letto sono stanco " , sapeva bene che fermarsi li e rispondere diversamente, sarebbe significato dare inizio a una delle solite discussioni , odiava essere controllato dai suoi genitori lo faceva sentire chiuso in una gabbia e a lui piaceva immaginarsi piu come uno spirito libero , un figlio del mondo, ma infondo era consapevole di meritare tutte queste "attenzioni" doveva riconoscer che in passato aveva dato parecchi problemi.
I brutti voti a scuola, le risse , gli atti vandalici con la compagnia , come quella sera che il sindaco si vide costretto a chiamare le famiglie perchè avevano deciso di imbrattare il monumento e una volta beccati, avevano avuto una rissa con la vigilanza.
" Si vai a dormire, ma domani ne riparliamo" la madre accompagnò questa frase con un occhiolino e un sorrisino di chi avrebbe nascosto le sue marachelle, Davide sorrise e fece le scale due a due .
Aprendo la porta della camera, sentiva che la sua vescica stava per scoppiare, cosi lanciò il casco sul letto e corse verso il bagno , ma con una pessima mira , lo fece cadere per terra con un tonfo sordo, si affaccio con la coda dell'occhio per controllare che suo padre non arrivasse sbuffando come un bufalo impazzito, e gli cadde l'occhio su una chiazza rosa cipria sul pavimento , sgranò gli occhi ...
Prese in mano quel taccuino, e si guardò intorno per capire se fosse uno dei pessimi scherzi che sua sorella era solita fare , ma non aveva mai visto quell'affare in casa sua , si mise a sedere sul letto e accese una sigaretta continuando a rigirarselo tra le mani indeciso se aprirlo o meno .
Prese un enorme respiro e girò la prima pagina, nessun nome solo dei cuori spezzati e delle note musicali che circondavano una frase " Ho scoperto che le cose belle appassiscono, e che i sogni dentro a un cassetto svaniscono" , gli risuonava famigliare ma forse per l'alcool in circolo e lo stupore che provava tenendo in mano quell'oggetto sconosciuto , così prese il telefono e su google digitò le prime parole, immediatamente apparve il link della canzone , Gazzelle non era proprio il suo genere ma prese le cuffie e schiacciò su play .
Mentre ascoltava prese a sfogliare le pagine di quello strano diario , erano piene di frasi , testi di canzoni , disegni e foto , fù proprio allora che ricollegò tutto " Cazzo" pensò " la ragazza del molo" , una piccola polaroid la ritraeva seduta sulla riva mentre sorrideva guardando l'alba , la staccò con cura dalla graffetta e buttò la testa all'indietro battendo la testa alla testiera del letto , ma era troppo preso da quegli occhi verdi per rendersi conto che era dolorante .
Scoppiò a ridere ripensando allo spavento che le aveva fatto prendere , non l'aveva mai vista prima strano considerando il fatto che lui conosceva tutti , ma il viso di quella ragazza gli era del tutto nuovo , si rese conto che non le aveva nemmeno chiesto il nome, ma infondo era da lui visto che non dava confidenza a nessuno, sopratutto alle ragazze .
Nonostante la sua fama da Don Giovanni , non riusciva a staccare gli occhi da quell'immagine , e con le dita sfiorava ogni singolo centimetro del suo viso , era così dannatamente bella pensò, spense la sigaretta e si decise a poggiarla sul comodino .
Si addormentò scorrendo centinaia di foto sui social , nella speranza che quella sconosciuta da un momento all'altro sarebbe apparsa .

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 27, 2022 ⏰

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