Capitolo 1

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Mi sveglio di scatto, con le coperte tutte disordinate.

Ho sognato la mamma.

Era accanto a me e mi abbracciava, sussurrandomi parole dolci. Magari fosse qui con me in questo momento.

La sveglia continuava interperrita a suonare.

Cavolo! Sono le 07:42 !!!

Corro giù per le scale, mi metto in bocca un biscotto e poi bevo del succo d'arancia.

Sempre tutto di fretta, sempre.

- Emily!! Ti sembra l'ora di svegliarti? - urla mio padre

Sbuffo e vado nel bagno vicino camera mia. Non degno la camera di uno sguardo perché è un disastro, chissà che ramanzina mi farà mio padre!

Dopo essermi lavata con cura i denti, mi sono guardata allo specchio:
Che disastro! Lo so che è tardi, ma almeno un pochino di correttore me lo potrei mettere...... Dato che ogni santo giorno che mi sveglio mi ritrovo delle occhiaie da panda!

Dopodiché mi metto le lenti a contatto, altrimenti non ci vedo bene.

Vado in camera mia e mi metto i vestiti del giorno prima:
Delle sneakers bianche, jeans grigi, una maglia a maniche corte bianca e una felpa color del mare.

Che ore sono? Oddio sono le 07:58 !!!!

Prendo al volo lo zaino e le chiavi del mio motorino: spero di arrivare in tempo!

Avrei preferito dire " Accesi il motore e partii verso la libertà ", ma invece devo dire questo:
Accesi il motore e partii verso la scuola.

Adoro la sensazione dei miei rossi capelli che si lasciano trascinare dal vento.
Peccato che poco dopo arrivai: tutti erano ancora ad aspettare che aprissero il cancello, ciò significa che per un pelo non ero in ritardo.

Ovviamente arrivo e i soliti maschi si mettono a fissarmi e a bisbigliare qualcosa di incomprensibile.

A volte essere nel centro dell'attenzione mi da noia, ma è il problema della popolarità.

Anche se in tanti mi guardano..... Beh, i miei occhi sono solo per Philip: è uno dei ragazzi più carini della scuola e..... Si, mi piace. Un pochino.
Ha dei capelli castani e degli occhi grigi, profondi.
Ovviamente, non sono l'unica a cui piace Philip. Appena passa ci sono tutte le ragazze a sbavargli dietro.
Lo ammetto, a volte anche io.

La campanella suona e i cancelli si aprono: mi dirigo verso la mia classe passando per diversi corridoi.

Per mio grande piacere...... Avevo matematica alla prima ora. Uffa.

Anche se non è quello che penso veramente.

La professoressa è entrata nell'aula con una grande pila di fogli in mano.

No. Noooo. Ha portato le verifiche di matematica corrette.

La professoressa consegna i compiti, dicendo ad alta voce di chi era il compito, in modo da consegnarglielo.

Carl, Mark, Elisabeth, June..... Infine sentii la frase che non avrei voluto sentire
- Emily Walters. Il tuo compito di matematica. - disse la prof

Mi avvicino lentamente, con le mani quasi tremanti. È difficile fingere di essere forti quando in realtà si è fragili.

La professoressa mi porge il foglio, pieno di correzioni in rosso.

Non volevo guardare il voto, ma avrei dovuto prima o poi.

Apro il foglio...... C'è un grande 4 segnato in rosso fuoco.

- Abbiamo preso lo stesso voto, mia Best Friend Foreverrrr! - mi disse Elisabeth.
Ma cosa vuole, che mi sta anche antipatica? Le ho detto mille volte che non siamo migliori amiche, ma la sua testa è più dura di una montagna.

Ed ecco un'altra insufficienza.

Stranamente la giornata passò veloce, e finalmente suonò la campanella:
Potevo tornare a casa.

Ma prima di poter uscire, la professoressa di matematica mi ferma

- Emily, durante i primi anni di liceo sei stata una delle migliori della classe, e ora..... Ora continui a prendere brutti voti. Ti dovresti impegnare di più. O forse ti stai facendo condizionare dalle tue "amiche". -

Aveva ragione. Odiavo ammetterlo, ma aveva dannatamente ragione.

Ma ho una reputazione da mantenere.

All'inizio tutti mi prendevano in giro proprio perché ero la più brava....

...... E così sono cambiata. Ma almeno sono popolare. Mi sarei pentita molto presto di questo.

- Emily..... Ho assegnato a un tuo coetaneo il compito di farti ripetizioni di matematica.... Spero che lui ti possa far migliorare. Lo incontrerai tre volte alla settimana: il lunedì, il mercoledì e il venerdì. Dalle 15:00 alle 17:00. Incomincerai oggi pomeriggio. A domani. -

Ci mancava solo che qualche secchione mi facesse delle ripetizioni....

Beh lo so, anche io sono stata una secchiona. Shhhh!

Esco dalla scuola e mi dirigo verso casa, pensando a ciò che mi aveva detto la prof.

Arrivo a casa, e vedo mio padre e la sua compagna Nathalie insieme al suo figlio di un anno, Axel.

Nathalie è la nuova compagna di mio padre: si sono fidanzati qualche anno dopo la scomparsa di mamma.

All'inizio non accettavo che Nathalie sostituisse mia madre. Colei che mi ha concepito, che mi ha cresciuto e che mi ha donato tutto il suo amore. Poi mi abituai, e ho capito che Nathalie è una donna magnifica e sono felice che stia con mio padre.

Intanto Axel giocava spensierato e allegro con Nathalie.

Come vorrei avere anche io la sua stessa spensieratezza. Ma l'adolescenza è così.
Vieni costretto a lasciare la tua infanzia per entrare nel mondo degli adulti.
E rimani pieno di incertezze.

Il tempo perdutoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora