L'inizio

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"...Corri, corri, corri, non fermarti ci sei quasi... attenta non fare rumore potra' sentirti! No ti ha vista non fermarti, vai piu' veloce attenta!!"

Mi svegliai sudata e stanca "era il solito sogno'' pensai, non ne potevo piu' mi tormentava ogni notte, non riuscivo piu' a pensare cosa volesse significare.
Ma oggi era il primo giorno di scuola e dovevo stare piu' rilassata che mai; "Nuova scuola, nuova vita" mi dissi. Vidi l'ora, erano le 6,30, era presto ma era sempre cosi' dopo quel sogno non riuscivo piu' a dormire. Cosi' mi alzai dal letto perche' tanto non riuscivo piu' a chiudere occhio anche sforzandomi, mi andai a lavare e mi preparai la colazione, cappuccino e cornetto alla nutella che aveva preparato il giorno prima nonna Anne.
Ci misi 40 minuti per scegliere cosa mettermi per il mio primo giorno di scuola, era sempre un'impresa. Alla fine scelsi una felpa grigia con scritto "muori solo'' di mostro e un paio di pantaloni neri strappati e le mie solite creepers triple nere che non aveva nessuno, oggi mi sentivo una tumblr girl!
Dopo aver fatto tutto quello che dovevo fare mi misi il giubbetto piu' caldo che ho perche' sono una persona molto freddolosa.
Quando stavo per uscire di casa per prendere l'autobus, senti' un strano rumore nella mia stanza; pensando fosse la mia gatta Luna me ne andai tranquilla a scuola visto he erano le 7,15 senza preoccuparmi di cosa fosse quello strano rumore.
Stava piovendo e come sempre mi ero dimenticata l'ombrello a casa, mi misi a correre per ripararmi sotto a un pino senno' sarei arrivata a scuola fradicia e questo non andava bene, guardai l'orologio, erano le 7,30.
Come sempre era presto visto che le lezioni iniziavano alle 8,00.
Mi diressi verso la solita fermata dell'autobus e mi sedetti su una panchina per aspettare che arrivasse il bus numero 33.
Annoiata presi il mio mp3 e iniziai ad ascoltare "Lullaby" dei Nickelback.
Mi sveglio' il rombo dell'autobus, mi ero addormentata, di nuovo. Mi puli il giubbetto e sali sull'autobus, il cuore mi batteva forte ero troppo agitata, non conoscevo nessuno, se mi faceva quest'effetto salire sull'autobus non osavo immaginare quando sarei entrata a scuola.
Mi guardai intorno e c'erano un mucchio di ragazzi e ragazze che stavano tutti fissi su di me, arrossii e mi incamminaii verso un posto libero vicino al finestrino, fortunatamente non c'era nessuno vicino a me; l'autobus riparti' cosi in fretta che nemmeno me ne accorsi, i ragazzi avevano iniziato a chiaccierare e a fare il solito casino che fanno durante le gite scolastiche.
Mi sentivo piu' tranquilla perche' non mi rivolgeva la parola nessuno e preferivo cosi'.
Stavo per mettermi le cuffiete, che mi apparse davanti una ragazza della mia eta' capelli rosso fuoco e tutta lentigginata, non so se si dice cosi' ma la trovai molto carina che arrosii. "Piacere Tamara, puoi anche chiamarmi Tam, lo preferisco ahah."
Vedendomi che non rispondevo mi sorrise e mi disse "Non sono una cannibale, non ti mangio!''
Scoppiai a ridere, non me lo aspettavo che una ragazza appena conosciuta mi avrebbe fatto ridere cosi' tanto.
Mi asciugai le lacrime e le risposi "Piacere mio Tam, io sono Elizabet ma puoi anche chiamarmi Effy".
Tamara mi sorrise e venne a sedersi vicino a me.
"Non ti ho mai vista da queste parti, sei nuova?''
"Si, cioe' mi sono trasferita questa estate qui e non vado molto in giro, ahah''
"Ah ecco, perche' non ti ho mai vista.''
"Lo so, sono una persona strana.''
"Ma no che dici, mi sei gia' simpatica, poi quella strana e un po' pazza sono io fidati!" Mi disse Tam e io le sorrisi, era molto raggiante e simpatica, mi ero subito sentita a mio agio con lei, poi era anche una bella ragazza. Pensai di chiederle se era fidanzata ma non mi lascio' il tempo ''Scommetto stai pensando di chiedermi se sono fidanzata non e' vero?''
"Come fai a saperlo che stavo pensando proprio questo!'' Rimasi sbalordita e un po' confusa. Cosi' Tamara mi disse "E' una cosa normale me lo chiedono in tanti forse perche' sembro bella, ma non e' affatto vero! Ahaha Comunque non lo sono, poi a me piacciono le ragazze. "
Rimasi un attimo in silenzio, ero un po' sorpresa, cosi' Tam mi disse ''Tranquilla se hai qualcosa contro i gay puoi anche dirmelo e non ti rompero' piu'.''
Le sorrisi e le presi una mano senza neanche pensarci ''Hey non preoccuparti non sono omofoba, e' solo che ci sono rimasta un po' sorpresa perche' me lo hai detto in un modo cosi' naturale non e' da tutti.''
"Oh che carina, comunque qui lo sanno tutti perche' la voce gira, infatti non sto molto simpatica ai preti ahaha.''
"I tuoi lo sanno?''
"Certo, sono stata io a dirglierlo perche' non riuscivo piu' a tenermelo dentro...''
Rimasimo un po' in silenzio, senza parlarci cosi' le chiesi "Allora quanti anni hai?''
"Fra un mese 18 tu?''
"Li ho compiuti questa estate 18.''
Mi sorrise e mi disse ''Comunque scusa per prima, e' che non mi andava di parlarne...''
"Vabbe' ti capisco, e' stato molto difficile per te.''
"Comunque non preoccuparti, ora sto bene e sono felice. Allora cambiando discorso che scuola fai?''
"Liceo artistico tu?''
"Anche io! Forse staremo in classe insieme!''
"Lo spero anche io, almeno conosco gia' una persona.''
Il pullman si fermo' cosi' all'improvviso che fui costretta a reggermi al sedile per non essere scaraventata dal finestrino.
"Siamo arrivate!'' disse Tam.
"Oh oh'' pensai, il mio cuore inizio' a battere cosi' forte e velocemente che non riusci' a sentire quello che stava dicendo Tamara, ma riuscii a capire solo le sue ultime parole ''Benvenuta all'inferno Effy!''

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