Strane sensazioni

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Finalmente ero uscita da quella scuola, aspettai in giardino Tamara e le altre due.

Mentre camminavo notai un corvo nero come la pece che volava li' intorno, dentro di me sentivo un'angoscia crescere molto velocemente, non capivo il perche'; cosi' mi affretai ad andare verso il cencello che vidi Taylor e Hayley che mi stavano aspettando.

Corsi verso di loro "Hey ragazze!'' urlai come una scema, ero molto felice di vederle.

"Ciao Eff, come e' andata?'' mi chiese Taylor.

"Mh bene dai, poi ho conosciuto un.. emh niente, nulla di che a voi?'' non volevo fare sapere loro che avevo incontrato in bel ragazzo e che mi ero imbambolata davanti a lui come una cretina, avrebbero riso' per la mia stupidita'!

"Credo bene, apparte che la prof di chimica mi ha cacciato fuori dalla classe, perche' stavo ascoltando la musica, bah!'' mi dksse Hayley.

Mi scappo' una risatina, era davvero simpatica, sembrava lo facesse apposta a farmi ridere.

Non vedendo Tam le chiesi "ma Tamara dove e'?''

Taylor e Hayley si guardarono, poi guardarono me "Non ne ho la minima idea.'' mi rispose Taylor,

"A me aveva detto che veniva subito, quindi arrivera' tra poco'' disse Hayley.

Qualcosa mi sfuggiva ma non ci feci caso che apparve subito Tam "Heey ragazze, eccomii scusate per il ritardo!!''mi abbraccio'.

Salutammo Taylor e Hayley che si avviarono a piedi verso casa mentre noi prendemmo l'autobus.

Arrivata alla mia fermata salutai Tam e mi avviai a piedi verso casa.

Era iniziata a tirare un'aria gelida e sentivo un po' freddo "Strano questo vento, prima era ancora caldo.'' pensai tra me e me.

Allungai il passo, stavo iniziando a sentire molto freddo, sembrava inverno, era molto strano perche' era appena primavera, ero spaventata non vedevo l'ora di arrivare a casa e accendere un bel fuoco caldo; cosi' iniziai a correre ma la strada sembrava non finire, "Cosa cazzo sta succedendo!'' pensai. Mi stavo spaventando, le mie gambe iniziavano ad essere pesanti come la mia testa; stavo rallentando pero' non per mia volonta' c'era una forsa che mi portava indietro e sentii una voce familiare, sembrava lontana anni luce "...corri, veloce, piu' veloce, non fermarti!! Ti scoprira' attenta, vai...'' Era la voce del mio sogno, cercai di combattere la stanchezza e mi divincolai ma non ce la feci, mi sentivo stanca morta come se avessi corso per tutta New York.

Cosi' svenni in buco nero, battei la testa sull'asfalto sola e persa.

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