La bionda e la cieleste

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Tamara mi prese per mano e mi tranquillizzo' "Dai su tranquilla ora ci sono io.''

Le sorrisi e cercai di tranquillizzarmi anche se non ci riusci'.

Camminammo verso un grosso edificio grigio, molto alto ma anche molo vecchio! Infatti mi sembrava quello di un film horror.

Strinsi cosi' forte la mano di Tam che lancio' un gridolino soffocato.

"Oh scusa, non volevo, perdonami!''

"Non fa nulla, ahah sei molto tesa e ti capisco, quindi cerca di non guardare le persone.''

"Ci provero' anche se credo non sia possibile.''

Infatti non le diedi ascolto visto che sono una persona testarda e impulsiva. Camminando notai un ragazzo alto e moro appoggiato al grosso edificio, mi sembrava di averlo gia' visto ma non sapevo dove, poi mi sembrava molto strano visto che non ero mai uscita da queste parti, apparte per fare la spesa o per andare a cena fuori quelle poche volte con nonna Anne.

Non ci feci caso e continuai a camminare.

All'improvviso Tam si stacco' dalla mia mano e corse verso due ragazze che si stavano dirigendo verso di noi, una era alta forse 1,70, con i capelli lunghissimi biondo platino, "Forse è tedesca" pensai, era molto magra ma non troppo, la carnagione era chiarissima; l'altra invece era bassa ma anche lei magra, i capelli erano corti di un cieleste molto acceso e mi piacevano un casino!

Stetti li ha guardarle per qualche minuto quando all'improvviso mi apparve davanti Tamara che mi prese per una mano e mi portò verso di loro.

Ero molto imbarazzata perché non le conoscevo e non sapendo come comportarmi dissi loro "Piacere io sono Elizabet ma potete chiamarmi Effy" e sorrisi per non piangere perché avevo proprio una faccia che faceva pena per l'imbarazzo.

La ragazza dai capelli biondo platino mi si avvicinò, e anche di molto per questo arrossii di colpo e il mio cuore partì all'impazzata, era molto più bella anche da vicino; "Bel nome Eff, io sono Taylor ma chiamami pure Tay!" Mi si allontanò dal viso, per fortuna, così il mio povero cuore pote' riprendere a battere normalmente.

L'altra ragazza invece era un po' un maschiaccio diciamo, ma era anche molto elegante, si presentò con "Piacere io sono Hayley ma detta anche Hay che male!" Così scoppiai a ridere, questo giorno prometteva bene visto che avevo riso due volte poi con due ragazze appena conosciute ed entrambe molto divertenti e simpatiche, per la prima volta in questo brutto giorno mi sentivo bene.

Entrammo nella scuola, era molto illuminata e grande, c'era un buon profumo credo fosse di vaniglia.

Mi guardai intorno e notai molti studenti che si ammassavano per entrare o altri che uscivano per fumare una sigaretta; i corridoi erano pieni di alunni e di professori, sembrava un vero e proprio fiume impetuoso, pieno di pesci che non riuscivano a trovare una via d'uscita, un modo per scappare!

Almeno io mi sentivo cosi', intrappolata in un posto nel quale non desideravo affatto stare.

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