<<Sono un valoroso cavaliere! A cosa mi serve stare fermo davanti a questa stupida fontana?!>> borbottò una voce dietro ad un pesante elmo d'argento.
La guardia accanto a lui non disse nulla. Si stavano ancora addestrando per diventare cavalieri, in realtà, e quello era solo un turno di prova, solo al compimento di diciassette anni avrebbero potuto considerarsi tali. E in effetti, un motivo per cui erano fermi in mezzo alla piazza, c'era: anni e anni erano passati, ma finalmente il circo dei mostri era tornato anche a Repertas, e le strade erano piene di persone. Una ragazzina marciava per le strade della città insieme ai suoi modron e seguita dalle centinaia e centinaia di mostri che aveva catturato. Tutti esultavano e festeggiavano, mentre i bambini guardavano affascinati e allo stesso tempo spaventati draghi, troll e altre specie mostruose. La persona che conduceva la fila di creature aveva l'aspetto di una bambina: i corti capelli lilla erano legati in due codine, le calze colorate erano tirate su fino alle ginocchia, un grazioso vestitino in tinta con i capelli cingeva il suo esile corpicino e, anche se il viso era sempre coperto da una strana maschera che raffigurava quello che pareva sia un ghigno che un sorriso, ci si potevano immaginare i tratti dolci e l'espressione allegra. Si fermarono in mezzo ad una larga strada davanti alla piazza, e i modron piantarono a terra una piccola tenda, quasi facendo a gara a chi riuscisse a montarla meglio, mentre la ragazzina li guardava divertita, facendo girare il suo ombrellino.
La prima ad entrare fu proprio lei, seguita da mostri mastodontici e incredibilmente potenti. Era quasi divertente, vedere creature spaventose entrare in una piccolissima tenda decorata da fiocchetti e piccole gemme, ma se questo stupiva gli abitanti, elfi, umani, orchi e tanto altro, allora lo spettacolo di quella sera li avrebbe lasciati letteralmente senza parole.
Non erano cose chissà quanto strane, bastava guardarsi attorno per vedere cose ben più strane, come un ibrido tra un umano, un Cambion e per un quarto Aasimar, che andava in giro con un enorme spadone a lanciare frammenti di pietre preziose e luccicanti, ma lo spettacolo del circo dei mostri era unico, e non ci si stancava mai di guardarlo e riguardarlo.
<<Ehi! Voi due! Anche se non siete in servizio e non vi state addestrando, non potete giocare!>> urlò una donna.
Olive buttò la testa all'indietro sbuffando e guardò l'amica, mimando con il viso l'espressione della loro istruttrice.
<<Cara signora Nirgle, se non siamo in servizio e non ci stiamo addestrando>> la ragazza, che fino a un secondo prima stava lanciando in giro piccoli frammenti di gemme luccicanti agitando in aria la sua arma, alzò un dito, con fare colto e intelligente <<vuol dire che possiamo fare quel cazzo che ci pare.>>
<<Signorina Anima! Come osi contraddirmi!>> la donna era così rossa dalla rabbia che a Liam e Dante, che guardavano tutto da dietro l'elmo dell'armatura, sembrava quasi che potesse scoppiare da un momento all'altro.
<<Mh...non lo so, non credo che nel codice dei cavalieri ci sia scritto che non posso contraddirla.> rispose con nonchalance l'ibrido, mentre Olive sogghignava.
Alexis Nirgle strinse i pugni e respirò profondamente.
<<Signorino Dante, Signorino Liam, fate cambio con loro due.>>
Olive sbuffò. <<Eh dai!>>
L'istruttrice la ignorò. <<Zachary, tu vai ad affilare le loro armi.>>
Il ragazzo dai capelli neri annuì, prese l'alabarda e l'ascia dei due e se ne andò tranquillamente. Le armi erano le uniche cosa che era concesso loro scegliere.
Anima trascinò lo spadone verso il bordo della fontana, dove aveva appoggiato l'elmo. <<Che palle!>>
La donna mosse velocemente la mano verso la ragazza, e le raddrizzò la postura con la magia. Con la schiena dritta, Anima era alta più di un metro e ottanta, e se contiamo anche l'alta coda di capelli biondi che sbucava dall'elmo, sfiorava quasi il metro e novanta.
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Circus (SGE RolePlay AU)
Fanfiction[Dal primo capitolo] Anni e anni erano passati, ma finalmente il circo dei mostri era tornato anche a Repertas, e le strade brulicavano di persone. Una ragazzina marciava per le strade della città insieme ai suoi modron e seguita dalle centinaia e c...