Prologo.

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Buio e oscurità regnavano sovrani, ma lei non aveva paura.

Ovunque lui fosse, lei lo sentiva e provava serenità, rassicurazione e, poi, desiderio. Sentiva il suo respiro robotico, il suono pesante dei suoi passi, il ronzio della sua spada laser, e poi tutta la sua rabbia, tutto il suo dolore, tutta la sua passione per lei esplodevano come un vulcano, e bruciava.

Bruciava intensamente fra loro per molte notti indefinite, per anni forse.

Lei percepiva dietro la propria nuca e sul collo nudo il respiro dell'uomo, e le veniva la pelle d'oca alla sensazione della stretta salda in cui lui le teneva i fianchi, o per il modo in cui le sue mani le passavano sul ventre, carazzandola con la promessa che presto le avrebbe portate altrove e lei avrebbe sospirato di piacere per lui. Le tremavano le gambe se ci pensava.

E improvvisamente, da un incontro all'altro, qualcosa cambiò.

Quell'uomo che sapeva essere alle sue spalle, finalmente le fu di fronte, lo vedeva davanti a sé, troppo lontano, avvolto in un'armatura nera come la pece.

Ed egli aveva rotto il silenzio fra loro, usando la voce e non più il corpo per comunicare con lei.

La chiamava, chiamava il suo nome, come se non ci fosse altra speranza.

Kora.

Kora.

Stai con me.

La pregava, tendendo un braccio verso di lei, con la mano guantata di nero. Il suo viso era senza emozioni, poiché nascosto da una terrificante maschera altrettando nera.

Ho bisogno di te.

Chi sei? – gli aveva allora chiesto lei, provando a raggiungerlo, ma inutilmente, perché lui era sempre più lontano.

Darth Vader.

E poi, prima che tutto diventasse nero, c'era solo il suono del respiro del Sith. Un suono terrificante e allo stesso tempo eccitante.

Il suono che ascolti prima di soccombere.

GOLDEN - Star Wars - Darth Vader / OCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora