Capitolo 15

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WOO POV'S:
Mi sveglio dopo un paio di ore.
Sono sdraiato sul lato.
San mi abbraccia. Sento il suo respiro profondo attraverso la schiena.
Non voglio staccarmi. Voglio restare così. A fissare la parete... senza sentimenti, come se il mondo per me, fosse indifferente e che tutto quello che sto facendo adesso, in generale, mi provoca solo indifferenza.
Sono certo che in questo momento, maggior parte delle persone, si ritrovano come me, a fissare il nulla, senza intenzioni o scopi. Solo, e pura indifferenza.
Quando ti sofferimi a guardare qualcosa, in quel momento, ti senti vulnerabile, ma non in maniera negativa. Ti senti invincibile, è come se ci fosse una voce che dentro di te dicesse: "tu puoi farmi di tutto, ma non sarai in grado di ferirmi".
Questo è il sentimento che provo ora.
Non mi sento uno schifo, non mi sento in colpa, non sento niente. Ma mi chiedo per quale motivo, mi trovo in questo stato.
È come se il mio intuito stesse cercando di darmi dei segnali, ma di quale tipo?
Cosa vuole dirmi?
Mentre continuo a fissare la parete bianca. Ripenso inconsciamente hai miei ricordi delle superiori.
Come mi sentivo libero. I bei momenti passati con i miei amici, le risate in classe. Mi piacerebbe rivivere un giorno così.
Sono curioso di sapere se oggi le cose sono cambiate. Se i ragazzi vanno ancora nei bagni.
A quell'epoca, spesso mi facevo delle domande. Mi chiedevo come avessero il coraggio di fare queste cose tra ragazzi.
Ma forse oggi ho capito perché.
Lo so perché si prova un senso di stacco dalla realtà. I pensieri  spariscono, non ti senti più preoccupato perché pensi goderti il momento, brutto o bello che sia.
Insomma diciamolo, non credo che qualcuno ne andasse fiero. Non ne vado io, quindi suppongo che anche per gli altri sia così.
La scuola era davvero pesante, non avevo mai voglia di fare nulla. Il zero assoluto, perché sapevo che avrò avuto un altro futuro, diverso da quello degli altri. Sarei divento un famoso, avrei riempio il cuore di amore e di gioia delle mie fans.
Ma la vita da idol non è facile e non la sarà mai. Vivi continuamente nella paura di non essere mai abbastanza, di essere quello meno considerato e sempre confrontato con altri. Vivi sentendoti continuamente un peso e di essere un totale fallimento. Hai la sensazione costante di non andare mai bene a nessuno perché qualcuno vedrà sempre qualcosa di sbagliato in te.
Ma in questo momento, mi ritrovo nelle stesso letto con qualcuno, che cerca il mio stesso modo per scappare dalla realtà.
Ora che ci penso è buffo.
Poi scappare  dalla realtà solamente grazie al sesso.
Sesso
Sesso
Una parola che a molte persone fa paura.
Io e San andremo mai oltre? Faremmo di più di quello che abbiamo fatto?
Se penso a queste cose significa che questa parola non mi provoca dimore, ma grande curiosità.
Voglio scoprire.
Voglio imparare.
Voglio lasciami andare.
Voglio provare cose nuove.
Voglio conoscere me stesso.
Voglio conoscere San così.
Dall'eccitazione momentanea mi giro dalla parte di San.
Ci troviamo naso contro naso, ma non si toccano, si sfiorano solamente.
Lui sta dormendo.
Faccio un sospiro profondo e chiudo gli occhi.
Li tengo chiusi un attimo, e poi, li riapro.
Inizio ad osservare il visto si San.
È rilassato, le sue labbra sono socchiuse. Fa respiri regolari e molto silenziosi. Li trovo estremante carini, sembra un bambino. Baby San. Il mio baby San.
Mentre lo guardo i miei occhi pesanti si chiudono e si riaprono lentamente.
Noto il suo bellissimo neo sulla guancia.
Appoggio la mia mano sul suo viso e lo comincio ad accarezzare.
Mi avvicino ancora di più a lui.
I nostri nasi adesso si toccano.
Continuo ad accarezzarglielo.
San apre gli occhi.
Non di colpo.
Ma con tranquillità, come quando, ti svegli da solo senza aiuti.
Ci guardiamo negli occhi per alcuni attimi e poi San si avvicina e mi bacia.
Io mi stacco e San si riattacca.
Il nostro bacio a stampo si trasforma in un bacio passionale con tanto di limonata.
Entrambi abbiamo gli occhi chiusi.
In tanto abbasso la mano e la porto sui suoi fianchi.
Avvicino il suo corpo al mio.
San si sposta e viene sopra di me.
Ricominciamo a baciarci.
San alza le coperte e adesso ci ritroviamo sotto.
Appoggio le mie braccia sulle sue spalle e le stringo.
I nostri baci sono profondi, dolci.
Sono felice così.
Mi sento sollevato.
Non ho bisogno di altro.
Perché sto così bene quando sto con lui?
Forse provo qualcosa?
Non che mi sembra assurdo, anzi,  è del tutto possibile.
Dopo numerosi baci ci stacchiamo.
San mi guarda dal basso. I suoi occhi sono sottili,mi guardano con gentilezza.
Il nostro sguardo parla da solo.
Entrambi sappiamo e capiamo che, ci sarà una svolta.

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