capitolo 3

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Sono piena di sangue, mi è venuto il ciclo, perchè proprio adesso, non mi poteva venire a casa. Allison continua a ridere, Draco ha un sorrisetto stampato sulla sua faccia mentre  Mattheo fa finta di niente.

Dato che sono piena di sangue chiedo alla profesoressa'' prof. potrei andare a casa, dato che sono piena di sangue e non ho il cambio?''
"Si, y/n'' mi ha risposto con un tono gentile.

Mi dirigo verso il mio banco e inizio a mettere l'astuccio e il quaderno dentro lo zaino, successivamente prendo lo zaino e prima di uscire dalla classe, saluto tutti dicendo ''ciao''

Arrivo al mio armadietto, prendo i libri e dopo averli presi, inizio a camminare verso l'uscita della scuola. Appena esco da scuola mmi incammino verso casa, perchè lo scuolabus non è attivo.

Mentre cammino, vedo le macchine frecciare affianco a me, al contrario mio che devo fare 20 minuti di strada a piedi e neanche mia madre ha potuto venire a prendermi.

Non so che fare, così mi giro e prendo dallo zaino il mio telefono. Lo sblocco e vado su instagram per capire qualcosa in più su Mattheo.

Ho guardato tutto il suo profilo guardando le sue vecchie foto, sembrava così felice a differenza di adesso, molto probabilmente è stata la morte della madre che ha definito il suo comportamento, mi dispiace per lui. Non mi piace vedere gli altri tristi, ma sembra quasi come se non avesse emozioni.

Finalmente, sono arrivata a casa. Ho aperto la porta e mi sono trovata di fronte Sebastian, mio fratello, ma non capisco il motvo per il quale lui fosse gia a casa. Così gli ho chiesto ''Seba, perchè sei già a casa, non dovresti essere a scuola?''

''Potrei farti la stessa domanda'' ha risposto con un tono rauco.

''Sono tornata a casa prima del previsto perchè mi è venuto il ciclo e sono sporca di sangue'' gli ho risposto con un tono deciso.

Mi guarda e non risponde, forse non ha una scusa accetabile. Non volevo incoparlo, perchè non avevo nessuna prova, così sono andata nel bagno è ho messo tutto a lavare. Poi mi sono seduta sul WC e mi sono messa l'assorbente.

Subito dopo sono andata in camera a fare tutti i compiti che avevo da fare per il giorno successivo, non ho neanche mangiato, perchè non avevo fame. Alle sette di sera mi sono straiata sul letto rifletendo su tutto ciò che era successo, ma sopratutto a Mattheo.

Dopo un po' ho iniziato ad annoiarmi, così mi sono seduta sulla scrivania e ho aperto il mio portatile, sono andata su internet e ho cercato ''Mattheo Riddle''. Dopo qualche secondo mi è uscita la risposta alla mia ricerca, era indagato per aver picchiato e pestato un altro ragazzo. Merda, è una specie di criminale. 

Ero indecisa se chiamare Allison o no, i miei pensieri scorrevano nella mia testa e nel frattempo mi sono stesa sul letto fino al momento nel quale mi sono addormentata.

La mattina seguente, svegliata, mi sono guardata allo specchio e mi sono resa conto che avevo tutto il residuo del mascara della sera precedente e così sono andata a levarlo in bagno. Dopo, ho fatto colazione mi sono vestita indossando una gonna bianca e una felpa.

Sono uscita di casa e ho visto che lo scuolabus mi stava aspettando. Appena entrata nello scuolabus mi vado a sedere affianco a Mattheo, che era seduto all'ultimo posto. Mi sono seduta e lui mi guardava annunciando un sorriso.

Dai è carino, sopratutto quando sorride. Subito dopo mi ha guardata e ha detto:
"buongiorno, come va?''

''bene'' ho detto, anche se sapevo che non dovessi mettermi affianco a lui.

''perchè ti sei vestita da troia oggi?'' ha detto guardandomi male.

''mi vesto come voglio e tu, Riddle non ti puoi permettere di chiamarmi troia'' ho risposto, intanto mi guardava così ho deciso di guardarlo anche io.

I nostri occhi si sono incrociato, per qualche secondo. Devo dire che ha degli occhi davvero belli.
Poi li ho guardato il sopraciglio e ho notato che aveva una cicatrice e così gli ho chiesto ''perchè hai una cicatrice sul sopraciglio?'' in quel momento vidi il suo sguardo cambiare completamente.

''non te ne importa'' ha risposto, metre guardava d'avanti a lui.

''se vuoi puoi parlarne con me'' ho risposto, cercando di convincerlo.

''ok, quando mia madre morì il giudice decise di mandarmi in una casa famiglia, ma non era una casa famiglia come le altre, la ci schiavizavano, dovevamo cucire tutto il giorno e se non lo facevamo ci picchiavano ho pure ci lasciavano senza cibo. Avevo un compagno di stanza, che mi sfruttava e picchiava. Un giorno mi chiese di andargli a prendere un panino ma io mi rifiutai e lui prese un coltello e mi graffiò in faccia lasciandomi insanguinato sul pavimento, non facendo niente e così quel coltello mi lascio la cicatrice'' ha risposto, Mattheo.

''mi dispice, le persone sono delle merde e non sanno cio che fanno'' ho risposto, guardando i suoi occhi marroni privi di emozioni, poi ho sorriso e lui ha ricambiato.
                                                                                                                                                                                                              

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