Ciro arriva con la mano sul bordo della mia maglietta, alzandola lentamente, si ferma poco sotto il reggiseno. Subito mi irrigidisco e cerco di coprirla. Mentre lui al contrario accarezza la mia pancia cercando di mettermi a mio agio. Traccia con delle piccole linee i confini dei miei lividi, vorrei dirgli che mi fa male, ma preferisco stare zitta altrimenti potrebbe alterarsi molto di più
Ciro: uard loc chilli strunz c t'ann fatt.
Camilla: basta è passato, non ci pensiamo piùForse sto convincendo più me stessa ma non fa niente. Prende la mia mano, se la porta alle labbra e la bacia delicatamente per poi avvicinarmi a lui abbracciandomi. Mi stringo forte tra le sue braccia circondandogli il collo. Ha la faccia nell'incavo tra spalla e testa. Lo sento attaccare il naso alla mia pelle, fare un ispiro profondo prima di rilasciarlo
Ciro: maronna mij, e ch addor ca tien
Sorrido imbarazzata e mi posiziono meglio, per stare più vicino a lui, sul suo petto.
Camilla: grazie
SussurroNon so quanto tempo è passato ma piano piano mi stacco dalle sue braccia
Camilla: devo andare a casa
Ciro: no, vien cu me, nun t pozz purtà a cas cu sti livd
Camilla: dove andiamo?Entrambi ci alziamo in piedi e io mi sistemo la maglia.
Ciro: stat zitt e vien
Camminiamo verso una moto
Questa maledetta moto...
Ciro: tien ancor paur e sagli?
Camilla: cosa te lo fa pensare?
Ciro: o fatt ca nun staij saglien, muovt jaSbuffo e salgo. Mi stringo forte al suo corpo, con il vento il suo profumo viene rilasciato nell'aria, che io respiro volentieri. Ci fermiamo davanti ad un palazzo nelle piccole stradine di Napoli.
Camilla: dove siamo?
Ciro: scien jaScendo dal motorino, e subito sento la Terra mancarmi da sotto i piedi. Le mie gambe cedono come gelatina. Prima di finire con la testa sull'asfalto, due braccia possenti mi tengono per lo stomaco
Ciro: o, stai bon?
Camilla: si si
Cerco di rimettermi stabile, ma Ciro mi prende in braccio e si dirige verso non so che cosaCamilla: posso camminare liberamente da sola eh
Ciro: statt zitt
Bussa al campanello e dopo poca una signora che ho già visto ci apre la porta. Se non sbaglio è sua madre. Mi ha portata a casa sua? Ma è scemo?Carla: Ciro ma che è successo?
Ciro: nient mà
A passo spedito raggiunge una stanza, la apre e vedo una camera da letto tutta oro. Non farei mai arredare cosi una camera, ma se a lui piace che ben venga. Mi posa sul letto, ed esce di nuovo, lasciandomi lì sola e spaesataSento che cerca qualcosa in un altro punto della casa mentre parla con qualcuno. Dopo poco vedo entrare Pietro
Pietro: ue Camì, è stat fratm?
Camilla: no no no, non è stato lui
Fa un sospiro di sollievo
Pietro: come stai?
Camilla: beneCi raggiunge suo fratello.
Ciro: iesc
Esegue il suo ordine e ci lascia da soli chiudendoci dentro
Il moro viene verso di me con del disinfettante e l'ovatta
Ciro: scopri la pancia
Cosi faccioPrende a levare tutto il sangue con un tocco particolare, delicato, molto più delicato di quello che usa di solito, il che mi stupisce.
Fatto questo passa alla faccia, si sofferma un pò troppo sulle mie labbra
Come se mi fossi scottata mi allontano di scatto.Camilla: sto bene, grazie
Ciro: crè bllè, nun t piacc?
D'improvviso si è avvicinato troppo, la sua mano è sulla mia guancia è la sta accarezzando. Mi sento andare lentamente a fuoco
Mannaggia a te Ciro
Appena trovo un minimo di lucidità cerco di rispondereCamilla: già, sei tu troppo convinto, inoltre sei fidanzato
Ciro: chell è na zoccl, nun è a fidanzata mij
Camilla: parli così di una donna
Rispondo scioccataSale ad accarezzarmi i capelli
Ciro: riman ca a durmì...
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Io ho visto il diavolo~Ciro Ricci~M.F.
FanfictionCamilla è una ragazzina che si è fatta investire da una macchina ma con un unico e solo scopo, proteggere la sua migliore amica, Ginevra,che era in pericolo. Ginevra infatti non si era resa conto che si trovava in mezzo alla strada ferma, mentre un...