LOVER ~Missione Gemelli~

Capitolo 13

Ciaooooo!!!
Come state? 🙃
Se vi va commentate cosí sappiamo cosa ne pensate della storia e dei vari personaggi, speriamo che la nostra pazzia non vi scandalizzi 😝 e niente...BUONA LETTURA!😂
Chiara e Noemi ❤️

-Casa mia è distante, mezz'ora a piedi, l'autobus arriva tra venti minuti e la macchina di mamma è dal meccanico, come facciamo?- chiede Davide guardandoci, mentre Dam chiude il portone dell'ingresso della scuola.

Abbiamo deciso di andare a casa sua perchè è molto spaziosa e teoricamente sua mamma ha preparato la sua "buonissima torta cioccolatosa".
Quando ce l'ha detto io ho subito accettato, AMO il cioccolato!

-Conosco una scorciatoia, in cinque minuti a piedi riusciamo ad arrivare- afferma Willy smanettando sul cellulare, cosa ci sia tanto da smanettare su quel coso proprio non lo so.

-Hey ragazzi!- affermano Alaska e Margharette uscendo da scuola.
-Come mai non siete a lezione?-
-Ma ciao anche a te fratellone! Comunque eravamo nel laboratorio per fare degli esperimenti ma un nostro compagno ha fatto esplodere tutto, sporcando tutta la classe, i compagni e il prof, io ed Alaska ci siamo miracolosamente salvate, quindi ci hanno mandate a casa- Etty alza le spalle, mentre la ragazza al suo fianco ridacchia leggermente.
Willy va ad abbracciare Alaska, mentre io ed Etty ci guardiamo capendo già cosa vogliamo dirci: Sono cosí carini insieme!

-Noi andiamo a casa di Davide, venite con noi?- Chiede Diego che, dopo aver ricevuto una risposta affermativa dalle due ragazze, inizia a seguire Willy verso la cosí detta "scorciatoia".
Anche noi li seguiamo e, come previsto, in cinque minuti arriviamo davanti ad una splendida casa di medie dimensioni, che va sulle.tonalità del grigio, è evidentemente a due piani ed è contornata da un bellissimo giardino molto curato, il tutto recintato da un cancello non molto alto, ma abbstanza da evitare che venga sorpassato senza molta fatica.

Davide apre il cancello e, dopo aver oltrepassato un puccolo vialetto, arriviamo davanti la porta di casa, è bianca con uno spioncino e bel due serrature, direi che ci tengono alla sicurezza.

Dylan suona al campanello e, nemmeno dieci secondi dopo, una donna molto simile a Davide, evidentemente più anziana, che ci guarda sorpresa.
-Davide Pietro, cosa ci fai qui assieme ai tuoi compagni di classe e tre ragazze dall'aspetto invidiabile?- lo sgrida la donna.
E cosí Dav ha un secondo nome... Pietro, non me lo sarei mai aspettata.
Mi faccio subito avanti per cercare di difendere Pietro da un'altra possibile sgridata.

-Buongiorno, sono Samantha Marie, ma mi chiami pure Sam, sono la nuova compagna di classe di suo figlio e noi, insieme alle altre due ragazze, abbiamo deciso di decorare Città questo fine settimana in onore della sua scoperta quindi, avendo avuto il consenso dei professori per andare a casa ad organizzarci, abbiamo pensato di raggiungere casa di Davide, sapendo anche che è in preparazione la sua buonissima torta cioccolatosa-
Le porgo la mano che mi afferra con decisione -Io sono Piera, ora andate pure in camera di Davide, non appena la torta sarà pronta vi chiamerò- poi apre la porta per farci entrare.

Se fuori la casa era bella, dentro dire che è straordinaria risulterebbe un insulto.
A sinistra c'è il salone principale con un enorme televisione attaccata alla parete, ci sono tavolini, divani, poltrone, un camino, vetrate, mobili in legno scuro e sopramobili evidentemente costosi, mantre a destra c'è un arcata che porta alla cucina e in seguito alla sala da pranzo, poi ci sono le scale che penso portino alle camere e al bagno.

"ma che intuito, davvero"
Taci che nessuno può capire la tua ironia mancata.

-Da questa parte!- esclama Davide iniziando a salire le scale.
Anche la sua camera si rivela essere enorme e che, almeno a vista, lo caratterizzano in pieno: vari post di motociclisti molto famosi sono appesi ovunque; un'intera parete, invece, è dedicata ai videogiochi, da quelli più vecchi fino all'ultimo, uscito circa due settimane fa, ma la cosa che mi piace di più è il soffito: blu scuro con delle stelle disegnate, probabilmente si illuminano al buio.