LOVER ~Missione Gemelli~

Capitolo 21

L'appartamento è enorme e praticamente identico al mio, solo che ha due stanze in più, con dei veri letti matrimoniali, e non ha le vetrate, tantomeno quel pianoforte.

Andiamo in cucina e attaccata al frigo c'è una busta, chiusa da un sigillo azzurrro con la scritta "LOVER" in rilievo.
-Sam, Dam, ormai le cose difficili le fate voi, siete i leader, se vi fate male voi... Noi ci cacciamo nei guai- inizio ad odiare quella sorta d'insieme di battute mezze ironiche di Willy.

Dam recupera la busta e la apre lentamente.
-Accidenti da' qua!- gli strappo la busta dalle mani e posiziono il contenuto sul bancone: sei foto, tre di ragazzi e tre di ragazze molto, ma molto simili ad ognuno di noi, simili ma non indentici... Gemelli!

-chi sono?- ci giriamo verso Alex che alza subito le mani in segno di resa.

-La foto che spicca di più- sussurro mordendomi il labbro inferiore, come per provare a concentrarmi meglio.
-Per me è questa!- Alex prende la foto del suo "simile" ma gli cade un biglietto, nascosto dall'immagine.
Alaska lo raccoglie e legge il contenuto con molta attenzione.
-Che c'è scritto?- Etty si avvicina e si sporge in modo da vedere.
-Dice:
"Cari Samdaw, ecco a voi la vostra prima missione: le foto che avete trovato nella busta rappresentano i vostri gemelli, ogni settimana, in una città italiana diversa, ne troverete uno, ovvero quello che risalta di più tra le foto, dovrete conoscerli bene e consegnarli l'immagine.
Non dovete assolutamente pubblicizzare e/o pubblicare la vostra missione, infatti per non farvi riconoscere vi chiamerete "LOVER" ovvero il nome della squadra che c'è stata prima di voi.
Ogni volta che troverete un gemello si illuminerà una pietra e una volta che avrete capito una vosa findamentale e, ovviamente, dopo averla cofessata, la pietra centrale si illuminerà, essa non si dovrà neccessariamente illuminare in questa missiaone.
Buon Lavoro!"-

Sono sconvolta!
Ci guardiamo con gli occhi sbarrati, cercando la soluzione a domande inesistenti, negli occhi degli altri.
-Beh, che aspettiamo? Abbiamo una settimana per trovare il gemello di Alex, inoltre Sam dovrebbe conoscere tutta Verona quindi dobbiamo sbrigarci!- Dam ha ragione, non possiamo starcene con le mani in mano, ormai siamo qui.

-Alex- lo richiamo -Controlla se ci sono informazioni dietro la foto, Willy i vari cambiamenti avvenuti nell'ultimo mese, Etty e Alaska sistemate i vesiti e recuperate abiti scuri e poco appariscenti per ognuno di noi, con un cmmbio comodo messo in zaini o borsoni, decidete voi, intanto io e Damon controlliamo quanto sono affilati i coltelli, dobbiamo mettere in pratica tutto ciò che abbiamo imparato in questo mese-
Ognuno fa quanto detto e in meno di dici minuti siamo tutti seduti attorno al bancone.
Io e Dam sembriamo i leader? Bene, i leader faremo.

-Alex, hai trovato qualcosa?- chiede Dam in modo autoritario, fa quasi ridere.
-Si, si chiama massimo, ma tutti lo chiamano Max, frequenta il liceo classico e va spesso in questo bar dal nome impronunciabile, nient'altro- prendo la foto e guardo il nome del bar, nemmeno io ho mai capito come pronunciarlo, ci sono passata molte volte ma senza mai metterci piede.
Annuisco lievemente e riconsegno la foto ad Alex.

-Willy?-
-No, nulla di particolare, a parte la notizia che tu rompi il naso alla tipa e l'Arena che riaprirà a breve, ho guardato anche i calendari scolastici e tutte le scuole sono chiuse fino a dopodomani, ovvero fino a mercoledí, per le vacanze di carnevale, tutto qui-
Perfetto, il locale di giovedi è aperto solo per tre ore ed è chiuso nei giorni festivi.

-Alaska, Margharette, cosa avete trovato?- chiedo io rivolgendomi alle ragazze, che si illuminano.
-In questo borsone ci sono cambi comodi ma scuri, divise attillate, nere e poco appariscenti, poi abbiamo stivai e vari accessori- comincia Etty tirando fuori man mano, ogni cosa che ha nominato.
-Inoltre ci siamo permesse di prendere queste orrende cinture dai ragazzi, trasformandole in bellissimi porta armi che si nascondono perfettamente sotto i cappotti, non c'è di che!- afferma entusiasta Asky tirando il tutto fuori dal borsone.
-Perfette sia per i coltelli che per i taglierini, ottimo lavoro!- batto il pugno a tutti con aria soddisfatta.

-Abbiamo bisogno di un piano ben definito per questa settimana- ci guarda Alaska in modo attento
-Prima dobbiamo riunire tutti i dati che abbiamo- picchietta le dita Willy in modo pensieroso.

-Allora, noi sappiamo che Max va al liceo classico, che riapre mercoledí, gli orari variano in base ai giorni ma fino a tre anni fa il mercoledí, venerdí e sabato facevano dalle otto alle due di pomeriggio, invece il lunedí, martedí e giovedí dalle otto e mezza fino alle tre di pomeriggio;
Il bar che Max frequenta spesso ė pieno nelle fasce orarie che comprendono dalle sette e mezza alle otto e mezza della mattina e dalle due alle cinque del pomeirggio circa nei giorni lavorativi, con l'aggiunta del sabato.
Vediamo, Willy e Alaska, vi dispiace stalkerarlo un pochino perfarvore?- annuiscono mentre Etty e Alex riassumono tutto quello che abbiamo detto su un foglio.

Intanto Dam mette i coltelli e altre possibili armi nelle cinture e nelle divise di ognuno, mentre io creo una mappa semplificata del luogo.

-Fatto, abbiamo appena scoperto che frequenta la scuola di pattinaggio artistico non molto lontano da qui, ci va una volta a settimana con la sua migliore amica, che è la figlia della parrucchiera di un'amica della tua vecchia preside- mio dio, hanno trovato l'intero albero genealogico...
-Scritto!- esclama Etty passandomi il foglio mentre Dam mi affianca di nuovo.
-Questa è la piantina del posto che frequenteremo di più, ora vi faccio fare un giro, cosí vi mostro la zona e scorciatoie varie, con i migliori nascondigli eccetera, cosí quando passiamo davanti alla cartoleria mi fermo per fare delle fotocopie, ad ogni modo usciamo cosí o daremo troppo nell'occhio con le tute- tutti annuiscono ed usciamo di casa.

-Sammy-
-Hey papà!- sorrido nervosamente vedendo la vicina uscire dalla porta accanto.
-Oh cara, come ti sei fatta grande, tutto ben?- nonostante la signora Luisa abbia sempre provato a parlare italiano, l'accento veneto si percepisce sempre.

-Si, grazie Luisa, lei come sta?- le sorrido cordialmente mentre mi avvio alla porta in modo lento e quasi impercettibile.
-Eh, si va avanti, e questo bwl giovanotto chi è? Il tuo ragazzo?- alza e abbassa le sopracciglia mentre papà lancia ochiate di fuoco a Dam, che ci guarda in modo spaventato.

-Si, è il mio ragazzo e loro sono i miei amici, ora scusateci ma dobbiamo andare, ciao!- detto ciò spingo tutti fuori dalla porta il più velocemente possibile e la richiudo di scatto...che il tour abbia inizio!