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Marzo era giunto agli sgoccioli lasciando posto ad un aprile temperato, fatto di raggi caldi e boccioli in fiore, la primavera si faceva strada fra le silenziose cittadine d'Inghilterra e portava con sé il fresco aroma di frutti maturi e clorofilla.

Louis ed Harry non si parlavano. Non lo facevano da ormai una settimana e nessuno dei due sembrava voler compiere un passo nella direzione dell'altro. La situazione era difficile ma il riccio si costringeva a stringere i denti e tirare avanti.

Dopo quello che era successo nel suo soggiorno, aveva riflettuto molto, forse troppo. La tristezza era mutata in malinconia lasciando spazio a dubbi esistenziali che lo tormentavano giorno dopo giorno.

Il comportamento di Louis sarebbe rimasto il suo più grande quesito. Non riusciva a capire perché avesse agito in quel modo bizzarro. Voleva sapere cosa pensava, discutere di quella situazione che ormai era diventata troppo grande da gestire per entrambi.

Si era chiesto se per caso Louis l'avesse definitivamente categorizzato come una delle sue conquiste, da usare e poi gettare nella spazzatura. Solo l'idea gli provocava delle fitte dolorose al cuore, non voleva credere che davvero il ragazzo avesse buttato al vento più di tredici anni di amicizia per una cosa tanto sciocca e futile. Perché era scappato abbandonandolo ad uno sciame di dubbi e paranoie che stavano prendendo il sopravvento sulla sua vita?

Si era confrontato con Niall, cercando idee e pareri diversi da quelli che la sua testa aveva formulato, ma anche il biondo era sembrato parecchio in difficoltà.

-Mi stai dicendo che te lo ha succhiato così, dal nulla?- aveva domandato incredulo stravaccato fra i morbidi cuscini del letto di Harry.

Il riccio si ritrovò ad annuire sospirando.

-Deve essere impazzito, e non ti ha nemmeno toccato le gambe?- chiese.

-No, neppure sfiorate, è andato diretto al punto- e più rispondeva sconsolato dalla faccenda, più entrava in confusione.

-Forse la sua ragazza non è abbastanza- propose Niall alzando le spalle. Harry sperava che fosse così, davvero, ma non era quello il punto della situazione.

-Anche se fosse, non capisco perché venire a cercare proprio me? Ha così tante tizie che cadono ai suoi piedi. Inoltre io sono evidentemente un ragazzo- aveva riposto scocciato e l'irlandese si era crucciato attonito.

-Lo sai che gli atteggiamenti Louis sono imprevedibili - aveva borbottato puntellando con le dita sul materasso.

-A me non interessa. Io voglio sapere perché lo ha fatto. Non posso credere che sia tanto stupido da non aver capito che mi ha fatto soffrire. Non posso neppure pensare che lo abbia fatto per puro egoismo. Non me lo farebbe- si sentiva triste mentre stringeva un cuscino contro petto.

Infine Niall gli aveva ribadito che parlarci sarebbe stata la scelta migliore ma era fuori discussione, Louis pareva non volergli dare spiegazioni e Harry, in realtà, aveva paura di riceverle.

Si chiedeva spesso se quella sarebbe stata davvero la fine della loro amicizia, il pensiero gli faceva salire la bile in gola perché non poteva accettare che le cose si chiudessero in quel modo. Il castano era, prima di tutto, il suo migliore amico e ci teneva, gli importava di lui nonostante quegli stupidi sentimenti che, crescendo dentro di lui, l'avevano traviato.

Harry passava le giornate a pensare a Louis, cosciente o meno la sua mente si ritrovava sempre a rimirare occhi di ghiaccio e pelle dorata, senza neppure avere il tempo di formulare un reale pensiero di senso compiuto.

Avevano persino cambiato posti in classe. Non si erano detti nulla. Semplicemente una mattina era entrato nell'aula e lo zaino del castano non si trovava al solito posto sul loro banco. Fu una doccia gelida. Louis si era spostato in seconda fila con Stan, un suo amico di vecchia data con cui Harry non aveva mai parlato seriamente. La situazione era così drastica da non voler neppure essere più il suo compagno di banco? Preferiva davvero Stan a lui? Li aveva visti chiacchierare spesso e sembrava andassero d'accordo ma sostituirlo in quel modo pareva assurdo.

My best friend's obsession ~ Larry Stylinson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora