Dopo aver superato il momento di shock iniziale, Louis si incamminò verso la cattedra, dove posò la sua borsa a tracolla.
"Buongiorno ragazzi, scusate il ritardo. Il mio nome è Louis Tomlinson, ho 24 anni e questo è il mio secondo anno di insegnamento. Sarò il vostro professore di francese per il resto dell'anno" iniziò, sedendosi su un banco vuoto e poggiando le gambe, leggermente divaricate, sulla sedia.
Il cuore di Harry perse un altro battito al suono di quella voce, così delicata e piacevolmente acuta e alla vista di quelle cosce, che sarebbero state perfette attorno al suo collo mentre- È il tuo professore, Harry, tieni a freno gli ormoni gli ricordò il suo subconscio. Tanto mica può leggermi nel pensiero si disse Harry. Certo che non può leggerti nel pensiero, ma è comunque abbastanza evidente che tu lo stia spogliando con lo sguardo. Smettila. SUBITO gli ordinò il suo subconscio e lui eseguì.
"Potete chiamarmi come vi pare, monsieur Tomlinson, o professore. È indifferente" continuò, facendo vagare lo sguardo tra i ragazzi e cercando di non soffermarsi troppo su un certo alunno con i capelli ricci che gli ricadevano poco più al di sopra delle spalle e due gemme verdi al posto degli occhi.
"Allora, visto che oggi è il primo giorno, non faremo lezione, ma semplicemente un giro di presentazioni, ovviamente in francese. Dovrete semplicemente dire come vi chiamate, la vostra età e cosa fate nel tempo libero. Niente di troppo complicato, giusto? Bene, iniziamo" disse, alzando entrambe le mani e sbattendole sulle sue gambe.
Basta con i pensieri impuri Harry, tanto lo sai non ti noterebbe mai. Non sei tutto questo granché e gli basterebbe toglierti la camicia per correre via a gambe legate, pensando che tu sia pazzo la vocina parlò, facendo abbassare la testa ad Harry.
Quando fu il suo turno, Harry si alzò in piedi ed andò al centro della classe, in modo da poter essere ben visibile a tutti. Gli occhi di Louis si sgranarono per un secondo, mentre guardava il ragazzo che stava camminando: il torso coperto da una camicia blu scura di raso, che faceva risaltare la sua carnagione chiara, lasciata sbottonata quanto bastava da poter intravedere dei tatuaggi sul petto. Pennuti, probabilmente. Le lunghe gambe perfettamente fasciate dai jeans e il fondoschiena, di grandezza media e che Louis era sicuro avrebbe riempito perfettamente le sue mani.
Louis adesso basta, è un tuo studente ed ha 17 anni. Smettila di fissarlo come se volessi piegarlo sulla cattedra e scoparlo mentre gli tieni fermi i polsi e lui ti chiama 'daddy' si disse, mentre scuoteva la testa ed accavallava le gambe. Giusto in caso.
"Uhm... salut. J'ai m'appelle Harry Styles et je 19 ans" disse Harry con insicurezza, dato che erano almeno tre anni che non sentiva una parola in francese.
Louis, pur notando gli errori, ci mise qualche secondo ad aprire bocca per correggerli, poiché troppo sorpreso dall'età e distratto dalla voce bassa e roca appartenente a quel ragazzo. Harry pensò subito. Si chiese anche come sarebbe diventata nei momenti di piacere e come sarebbe suonato il suo nome, urlato e gemuto da quella stessa voce.
Louis! Riprenditi immediatamente e smettila di pensare certe cose, avrà anche 19 anni, ma è pur sempre un tuo studente. Illegale. Ricordi? pensò subito dopo, scuotendo ancora la testa e stringendo ancora di più le gambe. Giusto in caso.
"No Harry. 'j'ai' è la prima persona singolare del verbo avere, mentre 'je' è il pronome personale 'io'. Lo so che hanno pronunce molto simili, ma hanno significati differenti. Quindi, purché la tua frase risulti corretta dovresti invertire quelli che hai usato. La frase, dunque, sarebbe 'je m'appelle Harry Styles et j'ai 19 ans' disse con un sorriso accennato, sperando di non essere sembrato troppo rude.
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We were born sick // Larry Stylinson
FanfictionLouis adesso basta, è un tuo studente. Smettila di fissarlo come se volessi piegarlo sulla cattedra e scoparlo mentre gli tieni fermi i polsi e lui ti chiama 'daddy' si disse, mentre scuoteva la testa ed accavallava le gambe. Giusto in caso. Dove Ha...