Mount Massive Asylum

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17 Settembre 2016

Da: 10260110756.mutemail.com

A: JeonJungkook.shur.gmail.com

Oggetto: INFO/Attività illegali nella clinica psichiatrica Murkoff


Non mi conosci. Devo fare in fretta. Forse mi controllano.

Ho lavorato quattro settimane come consulente informatico nella clinica psichiatrica Murkoff di Mount Massive. Sto per infrangere tonnellate di clausole di riservatezza, ma non me ne frega un cazzo. Per me quelli possono andare tutti a fare in culo!

Lì dentro succedono delle cose orribili. Non riesco nemmeno a capire.

Anzi non riesco a credere nemmeno a metà di quello che ho visto.

I dottori parlano di una terapia di sogni che è andata troppo oltre, rivelando qualcosa che li aspetta sulla montagna.

La gente soffre e quelli della Murkoff fanno i soldi.

Devono saperlo tutti. Ti prego, trovami.



JUNGKOOK POV'S

Sono le 9:37 p.m

Dopo quattro ore di macchina arrivo al Mount Massiv Asylum parcheggiando di fronte al cancello d'entrata. Prima di scendere rileggo la lettera con attezione mandata da un consulente anonimo della Murkoff. Sono un detective privato, per quello, avrà preso la mia email sui miei volantini per cercare aiuto.

E in questo caso i soldi sono l'ultima cosa a cui penso, la faccenda sembra davvero grave percui sono intervenuto subito. Non so neanche se il mittente è ancora vivo, lo spero, devo trovarlo.

Prendo la mia videocamera con gli infrarossi, secondo le mie esperienze gli infrarossi mi serviranno la maggiorparte del tempo, e devo registrare quello che vedo come prova, quindi si. Ho  preso anche un taquino, non si sa mai.

Scendo dalla macchina, cammino verso il cancello superando le sbarre di controllo con facilità visto che non c'è nessuno della sicurezza.

Avvicinandomi al cancello sbarrato noto un cancellino socchiuso in cui entro cautamente e che richiudo.

Al di fuori il manicomio si presenta cupo, ovviamente. Il giardino è deserto e di fronte alle porte d'entrata principali ci sono due furgoni della swat vuoti...che significa? Tutte le vie principali sono inaccessibili, ma verso la parte sinistra vedo un'impalcatura dove potrei arrampicarmi fino al terzo piano, dove entro da una finestra aperta.

Appena metto piede nella stanza la lampadina si brucia, ecco appunto lo sapevo, accendo la videocamera e gli infrarossi guardando attraverso essa per orientarmi. C'è un silenzio abbastanza inquietante per essere un manicomio, e la cosa non mi piace per niente.

Trovo la porta della stanza aprendola immergendomi in uno stretto e lungo corridoio fortunatamente abbastanza illuminato, la parte destra è bloccata da cassetti ammassati uno sopra l'altro mentre, nella parte sinistra oltre i cassetti con varie scartoffie di fuori, noto una strettoia che attraverso muovendomi lateralmente per passarci, appena l'attraverso vedo macchie di sangue sulla moquette e alcune impronte insanguinate sui muri con certi strappi sulla carta da pareti.

Continuo fino in fondo al corridoio trovandomi solamente due porte aperte, dopo essermi avvicinato alla porta destra perchè l'altra sembrava solo un bagno, sbatte improvvisamente per poi sentire all'interno qualcuno che grugnisce. Mi addentro velocemente nella stanza di fronte chiudendola e non vedendo altre vie d'uscita vidi una seconda alternativa per i condotti di ventilazione. Mi arrampicai entrandoci vedendo subito uno spiraglio di luce nel condotto sinistro. Sento la porta che avevo chiuso in precedenza sbattere e mi girai di scatto potendo vedere attraverso una presa d'aria un soggetto privo di capelli con la pelle pallida e rovinata, con i muscoli tesi e gli occhi sbarrati, era davvero nervoso per cui continuai a strisciare verso la fine del condotto cercando di non fare troppo rumore.

OUTLAST  (taekook)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora