Il cagnolino affamato

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TAEHYUNG POV'S

Vedo ancora quella figura oscura girovagare in giro, che voglia qualcosa?

Sono sceso dal condotto e sono finito in una stanza con un paziente che si è avvicinato a fissarmi, a giudicare dalle urla che ci sono qua dentro ci sono ancora molte persone vive, non dureremo molto. Trovo la porta ed esco da quella stanza vedendo subito quella forma scura passare e andai verso quella direzione entrando in una stanza in fondo al corridoio, la stanza di accesso per la stanza a gas disinfettante in cui attraverso il vetro vedo un dottore affacciato al vetro verso di me <Aiutami ti prego! Sono un dottore! Devo tornare a casa dai miei...non sei della sicurezza. Io ero...io sono un paziente come te. Ho rubato questi abiti da...un cadavere che ho trovato. Devi farmi uscire da qui. Ti prego premi il bottone, apri la porta. Possiamo uscire da qui insieme.> premo il bottone e dietro le porte entra un paziente che lo indica <Tu! Sei uno di loro!> e gli salta addosso e il dottore lo prega, <No. No! Sono solo prestati...> quel paziente prende la testa di quel dottore sbattendogliela ripetutamente contro il vetro <Tutti voi. Dottori e bugiardi. Le...cose che vedi. Cosa vedi?> e se ne va uscendo dalpassaggio a gas lasciando lì quel corpo senza vita. Sono tutti convinti che io sia un paziente perché indosso la loro stessa tuta...aish. Esco da lì e vado verso quella stanza a gas che ho aperto passandoci, dottori e agenti della sicurezza che corrono verso quella porta d'uscita <Ne arriva un altro!> <Ehi! No! Sono un consulente informatico! Mi hanno incastrato! Non sono un pazien-> <E' uno di loro. Rinchiudilo, ora!> mi hanno chiuso dentro. Bastardi.

Trovo un'altra via passando sopra quei corridoi vicino ai condotti trovando un'apertura subito dopo per un nuovo corridoio, appena mi immergo in esso sento rumore di una specie di sega elettrtica, entro in una delle stanze e trovo tre cadaveri appesi al soffitto ad accogliermi e subito dopo una specie di piccola cucina con delle pentole e dentro di esse degli arti in decomposizione che bollono, mi viene da vomitare c'è un odore indescrivibile qui dentro.

Giro tra quei tavoli per sucire da quell'odore pestilenziale e di fronte ai tavoli vedo un uomo svestito barbuto e gracilino che taglia un corpo con la sega elettrica dietro ad un bancone, passo di fronte per raggiungere il passaggio in fondo a sinistra e appena mi avvicino questo mentra taglia mi arriva del sangue addosso e scappo. Passo per dei spogliatoi e trovo una porta aperta dove mi porta in un corridoio illuminato e deserto giro a destra, l'unica via libera <Ce l'ho fatta. Penso...sia sicuro: Puoi arrampicarti?> voci di dottori o di guardie in altri corridoi <Arrivo, Jackson. Devo solo chiudere...Ecco arrivo, resisti.>, merda devo passare da questa porta ma è chiusa da manette attaccate ad un paziente deceduto. Devo cercare la chiave, dietro di me trovo una via, magari la chiave sarà qui, sento di nuovo il rumore di quella sega elettrica, il barbone mi sta seguendo! <La cena è pronta.> <Smetti di seguirmi, cannibale schifoso!> tra stanze e stanze e scaffali trovo un passaggio nel muro scavalcando <Non ti puoi nascondere! Carne e carne solitaria! Feed me!> mi trovo in un altro corridoio e un paziente con delle bende sul naso e sugli occhi e con la camicia di forza che mi segue camminando lentamente <Hai la pelle liscia, talmente liscia che devo dirti un segreto.> lo lascio perdere e proseguo cercando nelle stanze di quel corridoio le chiavi delle manette che avrà sicuramente una guardia della sicurezza <Infermieraaa? E' l'ora del bagno, chi mi laverà? Ho bisogno di lei.>. Bene, ho trovato le chiavi sulla cintura di una guardia deceduto in un bagno, torno indietro scappando da quel cannibale maniaco che mi gridava addosso:< Mio! Tu sei mio!>.

Scavalco e apro le manette con le chiavi e mi chiudo la porta alle spalle <Ti ritroverò! Sei la mia carne!> vado avanti finendo in una specie di fornaia, l'attraverso ma dalla porta alla mia sinistra il cagnolino affamato butta giù la porta venendomi addosso, mettendomi sopra una lastra di ferro scorrevole e puntandomi la sega elettrica sul collo che io cerco di trattenere <La carne è mia.> e la tira indietro spingendomi <Tu stai lì> dice puntandomi il dito contro <A cuocere!> e muove la lastra di ferro scorrevole con sopra e dentro il forno di mattoni, dietro di me trovo un muro a cui mancano dei mattoni che riesco a buttare giù dopo diverse spallate prima di cuocere lì dentro <No! No! Eri mio!> mi urla dall'altra parte <Fottiti!> e cerco l'uscita da quella fornaia trovando delle scale sopra i forni. Diverse scale mi aiutano a salire tra quelle quattro mura, chee sembrava esserci un ascensore ora non più funzionante, mi arrampico fino a che trovo una presa d'aria aperta in cui entro nel condotto scendendo in un luogo buio e con molta umidità, atterro su delle scatole e altri corridoi mi aspettano...Oh no non di nuovo, quel cane bagnato con la sega eletttrica in mano, lo aggiro e passo da dove è venuto lui <Ti raggiungerò carne!> <Lasciami in pace bastardo!> ma la carne che aveva là non gli basta? Gli basterebbe per due anni con tutti quei cadaveri che cazzo vuole da me?

Devo passare per questa camera stagna per uscire nel cortile interno della prigione e devo disattivare il gas.

Ho fatto un giro assurdo per disattivare quel maledetto gas e le sue valvole di merda e c'era di nuovo quel cannibale che mi tirava coltelli...assurdo. Non sapevo di tutto questo. Torno indietro verso la camera stagna e appena si riapre esco scendendo dalle scale, sarà stato il secondo piano quello, appena fuori sento la voce di quel cane affamato <Carne maledetta che mi è fuggita! Eri mio!> era affacciato ad una delle finestre del secondo piano, <Stai zitto!> e me ne vado tra l'erba e gli alberi e quei recinti altri vidi oltre a me altri pazienti che correvano cercando l'uscita, altri che correvano con i manganelli...secondo me se non aveva la tuta da paziente mi avrebbero aggredito questi. Un paziente correndo mi viene addosso spingendomi e urlando, c'è parecchia nebbia qua fuori sarà per il clima e l'umidità di montagna. Trovo un campo da basket e tra la rete vedo che un paziente cerca di fare panestro con una...testa, li dentro vedo delle scale che portano ad una torretta, dev'essere là sopra la radio, cerco un accesso quel campo ma appena entro la testa con qui giocava il tipo mi sfiora di poco quasi colpendomi, quel paziente si avvicina <Guastafeste. Guastafeste. Guastafeste. Guastafeste!> dice spingendomi <Scusa...>, raggiungo le scale prima che vada a finire male.

novum infernum





Frank Antonio Manera detto "cagnolino affamato"era uno dei soggetti del Progetto Walraider, ma l'attività del Motore Morfogenico si rivelò al minimo e solo a estremi livelli di terapia ormonale (fasi 5 o 6). I suoi sogni, tormentati da immagini di isolamento e tradimento, non intercorrevano stati di lucidità. La diagnosi aveva inoltre rilevato accumuli bronchiali di elevata entità che suggerivano una vita da fumatore di tabacco e marijuana; l'attività REM era estremamente bassa. Frank pesava 70 kg al momento del colloquio e 103 dopo il ricovero: era letargico e non reattivo, mostrava interesse solo nel modello di ipnoterapia 9 di Wernike, e cioè bere sangue dal petto di un uomo addormentato. Rifiutava di lavarsi e di radersi se non sotto anestesia totale, affermando: "Se non posso partecipare, non posso condividere".







OUTLAST  (taekook)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora