Risate, sentivo qualcuno ridere. Aprì gli occhi lentamente la luce mi dava un po' di fastidio, ero avvolta da delle lenzuola pulite, sentivo l'odore dell'ammorbidente e il mio corpo era intorpidito da un piacevole calore sotto le coperte. Dovevano essere Susan e Kate chissà di cosa stavano parlando.
Spalancai gli occhi e mi misi seduta, le tende bianche attorno a me mi fecero ricordare dove mi trovavo in realtà.
In infermeria.
La tendina attorno al letto si aprì e un uomo alto e moro fece capolino
《Buongiorno angelo》 mi disse sorridendo 《come ci sentiamo?》
《Bene》 risposi un po' confusa
《Lo sai da sveglia sei persino più carina che da addormentata》
Arrossì, chi diavolo era quello.
《Aoh aoh ok ok la smetto》 disse provando a difendersi 《 basta colpirmi le ho solo fatto un complimento》
Dietro di lui c'era la Evans che aveva preso a pizzicarlo sui fianchi.
《Professoressa che ci fa lei qui?》
Quando i suoi occhi si posarono su di me ebbi un piccolo brivido, ma non di freddo
《Ti ho accompagnato io in infermeria, non ti ricordi?》 mi chiese avvicinandosi e portandomi una mano sulla fronte per controllare la temperatura.
《O si si, me ne sono scordata per un attimo》 balbettai, era troppo vicina
《Sei ancora calda, Richard prendi il termometro》
《Vuoi rubarmi il lavoro per caso》 gli rispose l'uomo porgendole il termometro digitale.
《Non è rubare il lavoro se tu non lo fai mai》 gli rammentò la Evans, ma stava scherzando lo si capiva dal sorriso divertito che aveva appena fatto.
《37.5 è scesa》
《Si vedo, però meglio se per un paio di giorni prende queste》 l'uomo mi mise in mano una scatola di compresse《2 al giorno una la notte e una la mattina dopo i pasti per 3 giorni》 mi fisso un attimo 《facciamo 4, che è meglio》
《Ok》 risposi ancora un po' intontita.
《Ed è meglio se ti prendi questo giorno di riposo. Ora facciamo un piccolo check-up》 mi misurò la pressione, controllo i polmoni con lo stetoscopio, mi tastò la gola mentre in tutto questo la Evans mi fissava e basta 《ok tutto apposto, sei ancora un po' rossa in viso ma non è niente》
《Quanto ho dormito》 dissi cercando il telefono
《Non lo so, Lizzy quanto a dormito la signorina?》
Era strano non sentirla chiamare per cognome, e poi quel nomignolo sembrava fare a pugni con l'espressione torva che stava rivolgendo a Richard.
《Che c'è perché mi guardi così, sei tu che l'hai portata qui e c'è stata accanto per tutto il tempo, più ho meno dovresti saperlo quanto ha dormito》
Aspettate un attimino, la Evans mi ha fatto da balia mentre ero collassata nel letto, la guardo incredula, realizzo di aver spalancato leggermente la bocca quindi la richiudo in tutta fretta e cerco di distrarmi per distogliere lo sguardo per evitare che se ne accorga. Ma dall'espressione divertita sul volto penso che mi abbia notato.
《Poco meno di un paio d'ore》
Quindi la lezione di anatomia sarebbe durata ancora un ora.
《Bhe sarebbe stato meglio se avessi dormito qualche ora in più, ma immagino che la colpa sia nostra che abbiamo fatto un po' troppo casino svegliandoti》
《Qua l'unico che ha fatto casino sei tu Richard》 puntualizzo la Evans
Vidi Richard alzare gli occhi al cielo, prendere lo stetoscopio e rimetterselo al collo. Sembrava la tipica persona spontanea e divertente, che sta simpatiche a tutti, che vorresti come amico perché sai che la vita sarebbe più divertente con lui dentro. Dovevano essere amici stretti con la professoressa, il loro modo di parlare l'uno con l'altra era troppo intimo per dei semplici colleghi.
O forse erano fidanzati, quel pensiero mi paralizzo, cioè lo sapevo che le piacevano le ragazze ma poteva essere bisex, poteva benissimo avere un fidanzato.
Una piccola fitta mi colpì, mi sentii a disagio.
《Ehi, tutto bene? Hai dolori da qualche parte?》 Richard torno vicino a me
《A no no, tutto bene davvero》 il mio sguardo finì involontariamente su di lei, che era concentrata a leggere qualcosa sul suo computer 《non è niente》 sussurrai più a me stessa che a loro 《le mie amiche saranno ancora a lezione del professore Fitzgerald, è meglio se ora le raggiungo》
《Frena ragazzina, non penso sia il caso》
L'appellativo “ragazzina" mi diede alquanto fastidio, la cosa mi aveva irritato e lui se ne era accorto
《Volevo dire signorina Davis…》 prese una cartella sul comodino, la sfogliò 《 posso chiamarti Cassandra》 mi sorrise 《 non sono un tipo da cognomi e saluti standardizzati》
《Si certo nessun problema》 ero un po' spiazzata dal suo modo di fare così diretto, mi fece sorridere, scommetto che nessuno riusciva a rimanere arrabbiato con lui a lungo
《Ok Cassandra, devi riposare ancora un po' non puoi andare a zonzo per la facoltà. Anche se non è alta hai ancora un po' di febbre. Il mio consiglio è se non vuoi restare qua, di andare a casa e riposare. Hai come tornare a casa?》
《Vengo e vado a piedi il mio appartamento è qua in zona》
《No hai nessuno che ti può accompagnare?》
《Mmm no》
Si girò un attimo fissando la professoressa, ma non riuscivo a vedere il suo viso, solo quello della Evans che sembrava molto confusa.
Richard tornò a rivolgersi a me 《Bhe posso accompagnarti io, se vuoi? Così colgo anche l'occasione per invitarti fuori a cena》 mi sorrise.
Mentre io arrossivo imbarazzata dalla sua proposta e abbassavo la testa per distogliere lo sguardo, sentì la Evans dietro di lui tossire incontrollatamente, sembrava essersi strozzata con qualcosa.
Non volevo essere in Richard perché lo sguardo omicida che gli rivolse una volta che si fu ripresa impaurì pure me. Lui però non ci fece caso e continuò a sorridere divertito 《oh che c'è stavolta. Ho chiesto ha una bella ragazza di uscire, manco le fossi saltata a dosso》 si girò verso di me 《allora?》
La Evans mi stava fissando e l'unica cosa a cui pensavo era che avevo perso la connessione bocca-cervello
《No, si…》 stavo morendo dall'imbarazzo 《ehm》
《Non ti piaccio? Solitamente le donne mi trovano attraente e affascinante》 continuò divertito dalla mia espressione 《o aspetta non è che non ti piacciono i ragazzi?》
《Si, cioè no. Nel senso si mi piacciono anche i ragazzi. Ma non… lei è carino davvero》 Error 404, cervello in corto.
《Ahahahahh, ok ok respira ho capito non sono il tuo tipo》 mise una mano sulla gamba, e con la coda dell'occhio vidi la Evans un po' infastidita
《Prima o poi qualcuno ti denuncia per molestie sessuali Richard》
《Esagerata, per un po' di confidenza che mi prendo》 rispose divertito, si rivolse nuovamente verso di me 《Però è meglio se qualcuno ti accompagni a casa, e dato che io sono stato rifiutato》 si girò verso la professoressa con un sorriso a 32 denti
Oh no
《Lizzy perché non l'accompagni tu, tanto per oggi hai finito qui》
Disagio fu tutto quello che percepì, disagio e imbarazzo
《No no, la professoressa ha già fatto più del dovuto, davvero posso tornare, cioè andare a piedi》 mi alzai dal letto ma mi si impigliò un piede nella coperta che per poco non mi fece baciare il pavimento se non fosse stato per la rapida presa di Richard, il quale ovviamente non ebbe pietà e scoppiò a ridere.
Che figura di merda
《Dicevi, continua pure》 disse tra una risata e l'altra 《su dai, Lizzy abbi pietà di lei e accompagnala》 continuò mettendomi in piedi 《tanto abitate nello stesso palazzo》
《Cosa?》
《Cosa?》
Io e la Evans ci eravamo girate all'unisono
Richard prese in mano quella che doveva essere la mia cartella con i miei dati personali, girò le pagine e poi la porse alla professoressa indicando una riga
《A meno che tu non abbia cambiato casa da quando ti conosco Lizzy, questa via e numero civico mi sembrano proprio i tuoi》
Poi Richard passo lo sguardo prima su di me e poi sulla Evans ripetette il movimento un paio di volte poi scoppio a ridere di gusto, era come se qualcuno avesse raccontato una barzelletta ma io mi ero persa la battuta finale.
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I know it's not fair, but i want you anyway🏳️🌈
RomanceCassandra Davis è una studentessa iscritta alla facoltà di medicina di Boston, prima di partire per una meritata vacanza in giro per l'America, decide di andare a divertirsi in un locale con le sue migliori amiche Susan e Kate. La serata si conclud...