Capitolo 5-Il passato non si dimentica mai.

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Noi esseri umani non siamo tutti uguali, come alcuni sostengono. Non centra la razza o il colore,parlo di carattere. Ognuno ha un suo carattere,riservato,egocentrico...quasi nessuno nella mia classe aveva un carattere come il mio. Sensibile,forse anche troppo. Alle elementari venivo considerata una "fontana" perché non smettevo mai di piangere quando litigavo con qualcuno o ricevevo un brutto voto. Non capivo mai la vera importanza della vita anche se ci riflettevo lo stesso. Alle medie incominciai a piangere di meno fino ad arrivare al liceo senza mostrar una lacrima a nessuno. Certe volte odiavo il mio carattere altre volte no. Pensavo sempre questo che il bello di essere sensibili è che non fai del male a nessuno. Ti chiudi nel tuo caloroso guscio e non pensi più a niente. Mentre tutti gli altri avevano caratteristiche diverse. Erano più forti di me,sempre e Comunque. Affrontavano la vita col sorriso anche dopo le sconfitte. Cadevano e si rialzavano. Solo il mio idolo m'insegnò a non cadere mai. Ascoltando le sue canzoni capivo sempre di più e non vedevo l ora di incontrare la meravigliosa donna che canta così. È un po' strano. Perché lei ha un carattere fortissimo,sempre rock,pieno di energia. Ecco perché la stimo vorrei essere come lei. Ritornando al fatto che a scuola andava tutto a rotoli, non volevo tanto essere depressa.ormai stava finendo tutto ma avevo paura dei debiti. Non sempre dicevo ai miei la verità dei voti,mio padre era più severo pretendeva al massimo 8 nei compiti,ma non era così,in latino al minimo avevo la sufficienza nello scritto mentre all'orale andavo meglio,stessa cosa in greco. Mia madre alle medie mi stressava,per un periodo non volevo più studiare ero troppo stressata da mia madre a tal punto di odiarla. Mia madre era arrabbiata anche per questo con papà non solo perché non c'era affetto di famiglia,ma anche perché di solitonon interessava niente di noi. Si sapeva,a quel tempo tradiva la mamma,lo scoprivo sempre in bagno a parlare al telefono,sapevo la sua password entravo ogni volta come un ladro in una casa in piena notte,leggevo quei messaggi, profondi, ma non capivo il perché non scriveva e non diceva mai quelle cose a mamma,ciò mi faceva dispiacere. Un giorno mia madre uscì di casa per fare la spesa al supermercato sotto casa,mentre papà come al solito parlava al telefono con la misteriosa,così stanca di tutto ciò registrai tutta la conversazione,mio padre era convinto che io non sentissi niente che fossi ancora una scema a non capire niente,questo perché non mi conosceva anche se era mio padre,parlava con l'amante solo quando la mamma usciva di casa. Ritornata feci mettere le cuffie a mia madre e ascoltò. All'inizio mi chiedeva<<Ma cos'è?>> mentre io rispondevo di ascoltare per bene. Dopo capí,tolse le cuffie e mi disse:<<Amore,so giá che tuo padre mi tradisce,significa che non prova più niente per noi,forse quella donna è più giovane più bella,forse lei è la felicità di tuo padre...>>. Dopo questo ero stranita! Perché Mamma continuava a farlo stare in casa? Perché Mio padre faceva questi comportamenti da stupido?! Tanti pensieri che mi sconvolgevano la vita.
Io ero così e lo sarò per sempre anche se volevo trattenere le lacrime non ci sono riuscita neanche in quel caso,si perché volevo la mia famiglia riunita e purtroppo non l'ho mai avuta forse. Mia madre è molto buona,non si arrende mai è forte,e forse pensava che quelle azioni di papà fossero solo prove oer capire se amava ancora la mamma. Passarono mesi e mesi,circa 6 mesi,finché mia madre scoppiò,andò decisa da mio padre con tutte le valigie già pronte per far uscire di casa mio padre,lui capí subito senza esitare prese il giubbotto e le valigie e se ne andò. Mia madre forse si aspettava che lui restasse o dicesse qualche scusa,no lui non mosse le labbra completamente, come un normale umano scoppió a piangere ed ad andare in bagno. Momenti tristi, indelebili,segnati. Ero arrabbiata con mio padre,non lo sostenevo più "mio padre",odiavo tutto di lui,tanto che lo strappai in tutte le foto del mio battesimo. Dopo 10 giorni mi arrivó una chiamata dal numero sconosciuto,ero tentata a rispondere,dopo 4 squilli,risposi e dissi:<<Chi é?>>un po' spaventata,:<<scusi ha sbagliato numero?chi è >> nessuno rispondeva così stavo per chiudere,ma proprio mentre mettevo giú rispose:<<Ehi scusa sono Papà,volevo chiederti solo come stavi>>, sconvolta perché volevo urlargli al telefono pensai fosse meglio chiudere e così feci. Forse aveva capito,perché non richiamò più per altri 5 guorni. Raccontai tutto a mia madre e mi disse esplicitamente:<<Dovevi rispondere ! É tuo padre ha diritto di sapere come stai!>> io la lasciai parlare perché tutto ciò non lo consideravo dato che odiavo mio padre nin rispondevo mai ad un numero sconosciuto,mai più. Finché l'avvocato chiamò la mamma per capire meglio la situazione,dove mio padre sosteneva di dovermi vedere tre volte a settimana,ma in quel momento rifiutai con tutto il cuore,anche se mia mamma come al solito sosteneva il contrario,convincendomi. Arrivarono quelle settimane,dovevamo vederci nelle nuova casa di papà dove ovviamente c'era la donna. Entrai a malincuore e con il cuore nero,e vidi subito quella donna,alta,bionda,occhi verdi,ma una particolare dovetti osservarlo più volte,la pancia non era come tutte le altre,era proprio incinta. Mi sorrideva e mi diceva di accomodarmi,ma in realtà ero ancora di più incazzata dopo aver visto che mio padre,non solo aveva lasciato mia miadre in un modo codardo ma anche aveva messo incinta una persona che conoscieva da meno tempo della mamma, e soprattutto non era la mia mamma! Ciò mi fece incazzare la guardai male e me ne andai subito. Sotto in macchina mi aspettava la mamma:<< Ma che fai? Perché piangi?>>, si piangevo come al solito un'altra volta ferita. Raccontai,e anche lei fu un po' delusa e ce ne andammo presto prima che mi potesse riprendere mio padre. Col passare del tempo dovetti accettare la verità per la millesima volta,e conobbi la ragazza che stava con lui,parlavo molto con lei,era carina e comprensiva,e soprattutto mi faceva molti regali. Ad oggi,io e mio padre siamo meglio di prima,abbiamo instaurato un rapporto migliore,forse grazie anche alla donna bionda,come la chiamavamo io e la mamma,e di solito ridevamo. Tutto migliorava,tranne che in amore. Volevo relazionarmi con qualcuno,alla fine Jack si fidanzò con quella misteriosa ragazza e non desi più importanza a lui. Forse non era il periodo dell"amore ma speravo. Forse perché non sono una ragazza che non è molto "facile" come si può dire in poche parole,si purtroppo in queste generazione tutte a 13-14 non sono più vergini,ed ero molto di non far parte di questa generazioni,volevo perdere la mia verginità con qualcuno di importante per me , ed essere sicura dell'amore e non pentirmi mai di ciò che avevo fatto. Aspettavo,e aspettavo,ma il tempo passava,e il ragazzo non era la mia felicità ma era mia madre e stare sempre con lei,fare le unghie assieme a lei,fare shopping,,ridere ogni momento,guardare film,si questa la considero la mia felicità!

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 27, 2015 ⏰

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