Cap.1

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"Eccoci qua... certo che questo suono è veramente fastidioso" penso tra me e me, mentre mi accingo a spegnere la sveglia del telefono.
Con fare svogliato, mi levo le coperte da dosso, sbattendole contro la parte finale del letto.
Qualche raggio della prima alba filtra tra gli scuri di camera mia, rendendo l'atmosfera abbastanza cupa.
Sono le cinque del mattino di una tiepida giornata, ovvero il primo Luglio.
Ancora con la testa nel mondo dei sogni, mi reco giù per le scale, fino ad arrivare in salotto.
Il mio cane era già sveglio, e con tutte le energie che avrei voluto avere io, inizia a scodinzolare e a saltarmi su per le gambe.

- Nebbia, stai giù per l'amor di dio - dico con voce lieve.

Senza fare troppo rumore, mi reco in cucina, prendo il latte dal frigorifero e i cereali dalla dispensa.
"Certo che mi sono proprio rotto il cazzo dei soliti cereali" penso tra me e me.
Dopo aver finito la misera colazione, ripongo tutto al proprio posto, e mi dirigo verso il bagno per prepararmi e fare i miei bisogni, ed è proprio da li, che la mia giornata ha iniziato a girare male.

*Buongiorno cucciolotto*

Prendo il cellulare e rispondo alla mia ragazza, la quale, mi ha sempre intrappolato in una gabbia che non credevo di poter lasciare.
Questa ragazza è una vera e propria manipolatrice sentimentalmente, riusciva infatti a fare di tutto per farmi sentire in colpa, farmi crollare e rendermi indipendente.

*Buongiorno* rispondo semplicemente io

*Com'è che non mi hai messo nessun cuoricino? Ti sei forse stancato di me?*

*Assolutamente no Leoncina Mia* rispondo, tirando un sospiro.

Dopo essermi preparato, e con già il morale a zero, mi reco alla fermata del bus, per aspettare l'autobus che mi avrebbe portato alla stazione.
Esatto, oggi devo partire per un campo "basket" come membro della croce rossa, ma ciò che non sapevo, è che questo campo avrebbe cambiato la mia vita.

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