Jimin pov's:
Sono le undici di mattina e sto andando a casa di Jungkook.
Non ho fame, ma mi sono sforzato a prendere un po' di caffè per avere un qualche minimo di energia, sennò avrei pure fatto fatica ad andare dal mio migliore amico.
Suono il campanello e dopo vari secondi mi apre.
-Jiminie!- Urla il ragazzo abbracciandomi.
-Puzzi di ragazza disperata con gli ormoni a mille.- Aggiunge staccandosi dall'abbraccio.-Yah Jungkook!- Ridacchio guardandolo un po' male.
-È successo qualcosa?-
-Mi puoi dire come fai?- Entro in casa dirigendomi verso il divano.
-Non lo so, forse ogni emozione forte che provi la fai odorare di un qualcosa... quando sei arrabbiato odori di banana... giuro! non so perché...-
-Mi stai seriamente offendendo!- Ridacchio prendendo un piccolo cuscino per buttandoglielo addosso.
-Yah, ok! non parliamo dei tuoi odori ma di quello che ti è successo.- Si siede vicino a me, abbassando il volume della tv.
-Stamattina... ho incontrato un ragazzo...- Lo guardo giocando un po' con le maniche della felpa.
-E...? chi è?-
-Presente quando ti ho detto della serata in discoteca dove ho fatto un'infinità di bocchini?-
-Difficile da dimenticare.-
-Si, già... vabbè! ho beccato quello dove quel giorno era il più ubriaco di tutti, infatti non si è ricordato di me, da quel che ho capito é l'amico del mio nuovo vicino...-
-Oh... sei così perché vuoi fargli un altro bocc- Non gli lascio finire la frase che gli lancio un altro cuscino.
-Yah! sei impazzito?! ovvio che no! ero solo imbarazzato, tutto qui, con tutte le persone che potevo incontrare proprio lui.-
-Beh se come hai detto tu non si ricorda del tuo volto perché farne un dramma? fai finta di niente e basta.-
-B-Beh ma detta così sembra che tu sia il genio della situazione, cosa non vera!- Mi alzo dal divano, ridacchiando.
Come ho fatto a non arrivarci prima? stupido!
-Donna ciclata, ho una cosa da proporti.-
Mi giro guardandolo.Ma questi nomignoli così a caso?
-Serata con Namjoon e Jin hyung.-
-Jungkookie non mi va, dai...-
-Non ti va? e per quale motivo non ti va?-
-Sono stanco.-
-Stanco? però eri elettrizzato quando hai fatto serata da solo a fare un milione di bocchini.-
Lo guardo sgranando gli occhi.
-Sai la motivazione per cui sono uscito!- Mi avvicino di poco a lui.
-Allora esci anche stasera per quella motivazione!- Usa il mio stesso tono.
-Mi stai dicendo di pensare a mia madre solo per fare un'uscita stupida con te e gli altri?!- Sbraito guardandolo male.
Rimane zitto e mi sorpassa per dirigersi verso la cucina.
Abbasso lo sguardo, avendo gli occhi un po' bagnati.
Non devo piangere.
É riuscito a farmi cambiare umore in neanche cinque minuti, congratulazioni...
-Voglio solo farti divertire, ma se per qualsiasi cosa devi dire di no io non so come fare.- Parla dopo lunghi minuti di silenzio.
Questa volta sono io a non spiccare parola, sedendomi di nuovo sul divano.
-Ah e poi, pensi davvero che non me ne sia accorto del tuo cambiamento fisico? stasera cenerai con me e si, ti sto obbligando, ho fatto passare troppo tempo ma ora basta. Quando vorrai parlarmi sai dov'è la mia camera.- E detto ciò sparisce dal salotto, lasciandomi solo.
Se n'è accorto?
Davvero?
-No no no...- Metto entrambi le mani nei lati della mia faccia, scoppiando in un pianto liberatorio.
Ma cosa sto diventando?
Mamma, cosa sto diventando?
Mamma, ho bisogno di te...
Mi alzo andando verso il bagno, dopo aver chiuso la porta a chiave mi siedo sul water cercando di calmarmi ma non sta succedendo, anzi, i singhiozzi si stanno facendo sempre più rumorosi.
Nessuno doveva accorgersi del mio cambiamento, nessuno!
-Mamma...- Piango, sento il caffè fare su e giù per la mia gola e sento il bisogno di vomitare, anzi, voglio vomitare.
-Jimin-ah?- È Jungkook, e sta bussando alla porta.
Abbassa la maniglia notando che è chiusa a chiave.
-Apri subito!-
E senza peggiorare la situazione apro la porta tenendo lo sguardo basso.
Sento le sue mani sulle mie spalle.
-Perché cavolo stai piangendo?-
-Voglio andare a casa...-
-Perché cavolo stai piangendo?!- Urla, facendomi sussultare.
-Ti prego... non voglio parlare, voglio andare a casa, quando mi sarò calmato ti scriverò... però ti prego, fammi andar via...- Tutta la frase sussurrata, guardando il pavimento.
Mi fa sorpassare e finalmente, esco dall'abitazione.
Doveva essere un incontro tranquillo, io che vado a casa del mio migliore amico e spararci qualche giocata alla play parlando di tutto... invece no... .
Cammino a passo svelto, stringendo l'elastico al polso di mia mamma, lo utilizzava sempre.
Dopo un po' arrivo ed entro dirigendomi subito in bagno, vomitando liquido.
-Non ce la faccio più...- Chiudo gli occhi respirando profondamente.
Per fortuna papà è al lavoro, sennò mi sarei dovuto sentire anche in colpa perché lo faccio sempre preoccupare.
Mi dirigo infine verso la camera e mi sdraio sul letto, guardando il soffitto.
●●●●
Sento il telefono vibrare e con malavoglia guardo chi è, mh, Instagram... lascio stare e guardo l'orario.
23:00.
Mi siedo sul letto sbadigliando.
Papà starà già dormendo.
Vedo diversi messaggi di Jungkook e uno di papà, dove mi dice che non voleva svegliarmi e così mi ha lasciato stare.
Mi alzo e vado in bagno a fare pipì e dopo esser uscito mi affaccio alla finestra di camera mia.
Il cielo è pieno di stelle e fuori non c'è nessuno per via dell'orario.
Vedo una panchina davanti casa, potrei andare lì e ammirare il cielo.
Sono già vestito, così mi metto un giubbotto e una sciarpa, dopo aver messo il telefono e le chiavi di casa in tasca esco dal condominio andandomi poi a sedere.
-Aish... che freddo...- Borbotto guardando le stelle.
-... mamma, hai visto che situazione sto vivendo?- Guardo una stella precisa, immaginandomi sia lei.
-Non so più cosa vuol dir aver fame... oppure cosa vuol dire felicità... davvero mamma, non lo faccio apposta, vorrei tornare come prima ma sapere che... che non ti vedrò più mi si spezza il cuore...-Ed improvvisamente sento ancora gli occhi bagnati.
-Mi manchi così tanto...- Tiro su col naso, avendo la voglia di piangere e così faccio.
Tanto nessuno può vedermi o sentire, quindi sono libero.
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Your Attention - Yoonmin
FanfictionDopo la morte della madre di Jimin la sua vita diventa buia e difficile, si trasferisce con il padre e come vicino di casa si trova il migliore amico di un ragazzo conosciuto.